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"Sarah dai sveglia" sento mio padre urlare dalla cucina. Già me lo immagino indaffarato con la colazione e i toast bruciacchiati. Un sorriso mi curva le labbra.
"Dai che altrimenti faremo tardi" a queste semplici parole il sorriso che mi si era formato in volto prima scompare. Oggi è il fatidico giorno, dove la mia vita subirà una svolta.
Andremo a vivere insieme a Gina, la compagna di mio padre che presto diventerà mia matrigna. E nonostante essa sia una buona donna, non riesco ad abbandonare i ricordi che si celano dietro la porta di questa casa.
"So che per te è difficile, ma sappi che tutti i bei momenti e tutti gli oggetti a te cari e che non potrai avere sottomano, te li porterai nel cuore" Mi aveva rassicurata papà l'altro giorno, e so che ha ragione, ma è più facile a dirsi.
Dopo essermi preparata scendo lentamente le scale, mi posiziono al mio solito posto a tavola in cucina, e cerco di mangiare qualcosa, ma mentre mi guardo intorno le lacrime minacciano di uscire.
"Ha un figlio della tua età, vedrai che andrete d'accordo piccola mia" si porta la tazza fumante alle labbra
"Che gioia!" Esclamo con tono seccato
"Non fare così, lo faccio per il tuo bene"
"Sì certo perché sono io che vado a vivere con il mio compagno e tra qualche mese lo sposerò. Ma fammi un piacere" mi azzardo a dire
"Non parlarmi così!" Alza la voce e sbatte il palmo della mano sul tavolo provocandomi un brivido. Taccio, lascio la valigia all'entrata e mi imbuco in macchina, con le cuffiette collegate al padiglione auricolare.

Il viaggio è stato lungo, e l'unica cosa che desidero in questo momento è un letto e un bagno. Mi scappa la pipì e durante il viaggio non ho avuto il coraggio di chiedere a mio padre di accostare in qualche autogrill.

"Louis amore mio ce l'hai fatta" strilla la mia quasi matrigna
"Oh benvenuta cara" mi stringe in un abbraccio e non posso evitare di ricambiare l'abbraccio con un sorriso più falso del seno di Nicky Minaj.
Mio padre mi fulmina con lo sguardo, io con noncuranza prendo la valigia e mi fiondo all'interno della casa.
Rimango sbalordita dalla grandezza di quest'ultima "oddio ma è ginormica" le parole quasi escono da sole, non sono mai venuta a casa di Gina prima, è solo adesso che capisco perché papà insisteva affinché vivissimo qui e non nella nostra casetta.
"Al piano di sopra, la terza porta alla tua destra c'è la tua nuova stanza" sento una voce alle mie spalle
"E il bagno?" Chiedo
"Quello di sopra attualmente è fuori servizio, lo stanno riparando per un capriccio di mio figlio, ma puoi usare quello là" mi spiega Gina indicandomi una porta
"Grazie" le sorrido prima di salire le scale seguita a ruota dai due piccioncini, apro la porta della mia neo stanza, e devo ammettere che non mi dispiace  il design, appoggio a terra la valigia e mi dirigo verso il bagno. Cerco la chiave con lo sguardo, non la trovo quindi mi arrendo.
Sto per sfilarmi i pantaloni quando una figura maschile a petto nudo si fionda in bagno
"Oddio ma tu sei una ragazza" Ha la voce assonnata
"Ma cosa dici? Non vedi che sono Winnie The Pooh in versione femminile che cerca di cagare miele?"
"Tesoro come sei simpatica, tanto quanto sei stata brava a letto l'altra sera, ma adesso devi andartene perché sta per arrivare quel cagacazzi del compagno di mia madre e quella nerd di sua figlia. Chiamami o ci vediamo direttamente a qualche altra festa" mi cinge le spalle con un braccio, spingendomi delicatamente fuori dal bagno. Sta per poggiare le sue labbra sulle mie, ma lo interrompo
"Alt ma ti sei bevuto il cervello?! Primo: toglimi quello schifoso braccio di dosso, secondo: io a letto con te? Ma neanche se fossi l'ultimo uomo sulla faccia della terra, terzo: non vado da nessuna parte perché si da il caso che quel cagacazzi del compagno di tua madre sia mio padre." Se gli sguardi potessero fulminare, a sto punto questo troglodita sarebbe in stato di cenere.
"Scusa, io pensavo.." si gratta la nuca imbarazzato
"Tu non pensavi un bel niente ora fammi passare"
"Ti ho chiesto scusa, possiamo iniziare con il piede giusto? Io sono Cameron e tu?"
"Sarah, piacere tutto tuo. Ora scansati" rispondo acida
"Ma ce l'hai su con me per sta stronzata?" Mi guarda con sguardo tra il confuso e l'irritato
Alzo gli occhi al cielo, e dopo che mi ha fatto spazio lo sorpasso
"Cosa succede qui!" Esclamano all'unisono Gina e papà che si sono precipitati al piano sottostante per la confusione
"Ah vedo che hai finalmente conosciuto  Cameron" Gina accenna un piccolo sorriso, mentre mio padre soffoca una risata. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo.
"Comunque frequenterete lo stesso liceo a partire da Martedì prossimo" continua Gina entusiasta
Ed è adesso che posso annunciare l'inizio dell'inferno

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