Non c'è niente di meglio che avvertire il tiepido venticello estivo mentre si fa una passeggiata in una città del tutto nuova.
Mentre passeggio, sento il mio telefono squillare e aprendo la borsetta, lo prendo. È mia mamma.
"Pronto mamma" dico curiosa di sapere cosa vuole.
"Ciao tesoro, ascolta, io vado in centro per alcune cose del nuovo lavoro, le chiavi di casa le hai?"
"Sì, mamma. Dai, a dopo" le dico.
"A dopo amore" risponde attaccando.Mi sono da poco trasferita a Milano, la città dei miei sogni, insieme alla mia famiglia, ovvero la mia mamma. Ha trovato un nuovo lavoro qui e ne sono davvero felice, perché nella città dove abitavamo -Pisa- avevamo molti problemi economici e sociali. Mamma è riuscita a raccogliere un po' di soldi ed una nostra cara amica di famiglia ci ha aiutate a trovare un piccolo appartamento in periferia.
Nella mia vecchia scuola avevo molti amici, ma nessuno con cui stessi bene davvero, di fatto non avevo migliori amiche lì. L'unica vera amica che ho si chiama Ciara e abita a 1310 km da qui, a Londra.
L'ho conosciuta 2 anni fa, durante la gita del secondo superiore.
Siamo andati con la mia classe al museo di Harry Potter e lì una ragazza dai capelli celesti mi è andata addosso e ha cercato di parlarmi in inglese. Da quel giorno siamo uscite tutti i giorni fino a quando non siamo dovuti tornare in Italia. Prima di partire ci siamo scambiate i numeri e adesso chattiamo quasi tutti i giorni. Mi manca moltissimo.Cammino sul marciapiede, sto andando a comprarmi le sigarette. Fumo da due anni, in seguito alla morte di mio padre e ora non posso farne a meno. Non è molto bello vedere una ragazza di 17 anni rovinarsi così, ma ormai ciò che è fatto è fatto.
Entro in tabaccheria e noto subito una signora insieme ad un ragazzo, probabilmente suo figlio. La madre sembra molto arrabbiata e mi avvicino per sentire cosa sta dicendo al tabaccaio.
"Salve" dice il signore dietro al bancone.
"Salve, mi sa dire se questo ragazzo è mai venuto a comprare sigarette qui?" chiede lei indicandolo.
Vedo quel ragazzo molto a disagio, probabilmente la sua mamma ha sospetti che fumi e sta cercando prove.
"Mamma non ho fatto nulla! Non ho mai fumato in vita mia!" si difende lui.
"Sta zitto Luciano" ordina lui sua madre.
"Signora, il ragazzo non è mai venuto qui a comprare sigarette, ne sono sicuro" dice il tabaccaio alla donna, che ora sembra più tranquilla.
"Va bene, grazie mille" risponde.
I due si allontanano, ma non escono dal posto, stanno guardando tra i vari biglietti degli auguri.Mi avvicino al bancone e mi metto a parlare:
"Un pacchetto di Chesterfield Blue"
"Ecco a lei signorina, sono €4,80" mi dice sorridendo.
Do i soldi ed esco.
Ad un tratto vedo uscire anche i due di prima, con un biglietto d'auguri.
"Te lo avevo detto mamma, io non fumo" dice il ragazzo, che ho capito si chiami Luciano.
"Va bene figliolo, scusami tanto. Adesso corro a lavoro, tu va pure in giro a divertirti!" dice la sua mamma e poi sale in macchina, sfrecciando velocemente per la strada.
Luciano torna dentro alla tabaccheria e lo vedo uscire con un pacchetto di Chesterfield Blue."Ma che cazzo sta succedendo?" penso tra me e me.
"Scusa hai da accendere?" mi chiede qualcuno.
Distolgo i miei pensieri e vedo che il ragazzo è Luciano.
"Sì, ecco" rispondo passandogli l'accendino.
"Grazie" mi dice sorridente.
Una volta accesa la sigaretta mi ridà l'accendino."Ti va di fumare insieme?" mi chiede.
"Ehm non so... Non mi fido degli sconosciuti" faccio per andarmene.
"Dai, ho visto come eri interessata alla situazione in tabaccheria" mi risponde ridendo.
Abbasso lo sguardo imbarazzata, che figura di merda."Comunque piacere, sono Luciano Spinelli" dice dandomi la mano.
"Piacere, io mi chiamo Sharon... Sharon e basta"Lo guardo, esaminandolo bene e mi accorgo di averlo già visto da qualche parte, ma non mi viene in mente nulla.
"Andiamo?" mi chiede indicandomi la strada a braccia aperte (?).
"Sì" rispondo un po' inquieta.Prendo una sigaretta e la accendo, mentre Luciano prende la seconda.
"Allora Sharon, da quanto fumi?" dice il ragazzo incuriosito.
"Da due anni, in seguito alla morte di mio padre" dico facendo un tiro lungo e profondo.
"Mi dispiace, anche se non dovrei nemmeno dirtelo. Non so com'è e spero di non saperlo mai" dice.
"E tu invece Luciano? Da quanto nascondi tutto questo a tua mamma?"
"Da qualche mese" dice "volevo provare e in più mi serviva a essere meno stressato".
"E ha funzionato?"
"Perfettamente" esclama facendo l'ultimo tiro.
Buttiamo entrambi la sigaretta e nella situazione incombe un profondo silenzio.
"Io dovrei andare" dico "è stato bello fumare insieme a te".
"Il piacere è tutto mio" dice salutandomi con una mano, allontanandosi subito dopo.Decido di tornare a casa. Raggiungo la prima fermata dell'autobus che trovo ed aspetto. Dopo circa 10 minuti vedo un autobus arrivare e prima di salire, chiedo al conducente se passi nei dintorni di casa mia. Dopo essermi assicurata di riuscire a tornare a casa, salgo e mi siedo su uno dei numerosi posti. Il veicolo è quasi vuoto e per non annoiarmi, mi metto le cuffiette nelle orecchie e faccio partire i System Of A Down a palla.
Essendo molto stanca, chiudo per qualche minuto gli occhi e appena riaperti mi accorgo di essere da tutt'altra parte. Guardo lo schermo del telefono: 21:15. Mia madre mi avrebbe uccisa se fosse stata lì in quel momento. Mi alzo velocemente e corro verso il conducente, chiedendo se casa mia fosse vicina.
"Da qui ci voglio 7 km, signorina" mi conferma gentilmente.
Chiedo di fermare l'autobus e scendo. Mi accorgo solo ora che sia un posto in periferia, un po' troppo buio per i miei gusti.Prendo il telefono, giusto per avvertire mia madre e nel mentre vedo qualcuno avvicinarsi. È un ombra alta e magra...
Ciao a tutti! Questa è una nuova fanfiction su Luciano Spinelli. Mi sto inventando una storia davvero originale, quindi, se non volete perdervela, vi consiglio di mettere una stellina e magari di commentare, per farmi sapere se la storia vi piace💕
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my little prince✨{Luciano Spinelli}
Fanfiction{questa è la storia d'amore tra due perfetti sconosciuti}