Subito dopo aver raccontato il suo passato, Jodie si alzò dalla panchina dove poco prima era seduta e corse via più forte che poteva ignorando i numerosi richiami di sua cugina.
Erano solo due i motivi per cui era scappata da quel parco dove la sua vita è cambiata radicalmente, il primo è perchè la vergogna per la sua persona era tanta, il secondo e che aveva paura della reazione dei suoi amici.
In pochissimi minuti raggiunse casa di Jenn con il fiatone e l'aria che le mancava ormai. In casa non c'era nessuna ma Jodie sapeva che la zia rimaneva sempre delle chiavi di riserva sotto lo zerbino, lo alzò e trovò il piccolo mazzo di chiavi.
Aprì la porta, raccolse la sua borsa dal pavimento della camera di Jenn e prese il primo pulman per Indianopolis.
Mentre guardava fuori dal finestrino gli scese qualche lacrima ma poco le importava, in quel momento pensava solo ai suoi unici amici che aveva, la loro reazione e da come l'avrebbero etichettata.
Aveva addirittura paura di accendere il telefono, decise poi che lo avrebbe fatto una volta arrivata a casa.
Il pulman era vicino alla sua fermata così Jodie suonò il campanello.Il veicolò fermo davanti alla vecchia fermata ormai rovinata col tempo e la ragazza si avviò verso casa con il borsone in spalla.
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Short StoryDove un Fanboy ossesionato da un romanzo rosa, "Love me.", decide di contattare la scrittrice per fargli i complimenti per la sua bravura. #29 in storie brevi 12.10.17 #25 in storie brevi 14.10.17 #23 in storie brevi 15.10.17 #21 in storie brevi 17...