capitolo 1

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"Salve signorina Shirohokova bentornata a casa" queste sono le prime parole che sento quando Albert, il maggiordomo di famiglia mi apre la porta di casa.
In realtà non mi sento a casa...anzi mi sento un'estranea in questo posto.
"Grazie Albert sai dove possa essere la mia famglia?" certo come se ne avessi ancora una.
"no signorina desolato" ecco ora sono davvero tornata.
Quando entro nella mia vecchia stanza mi viene una nostalgia pazzesca, mi manca Parigi e mi mancano le mie amiche, anche se ero in collegio.
I miei genitori mi ci hanno spedita  circa 3 anni fa, ero una ragazza troppo strana secondo loro, mi dispiace che non sappiano che non abbiano mai cercato di capire il perché, ma d'altronde  loro non possono sapere niente di me,non li vedo mai apparte quando ogni anno per Natale mi venivano a trovare senza che nessuno lo sapesse, sono sempre stata il loro segreto.
*Alissa si addormenta*
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Finalmente verso le 19 sento aprirsi la porta della mia stanza, quando mi alzo vedo mia sorella Susan che mi saluta con un cenno del capo; tra noi non scorre buon sangue.
Lei é la classica ragazza sempre perfetta occhi celesti e capelli biondi, sempre vestita di rosa e sempre alla moda con 100 paia di scarpe e mille completini tutti abbinati fra loro.
Mentre io sono l'esatto contrario, mora con gli occhi blu, sempre vestita di nero e con i capelli sempre disordinati, sempre truccata leggermente, (a differenza di Susy, la chiamavo così da piccola) che indossa chili di ombretto rosa fluo abbinato al color Barbie del suo rossetto preferito, ovviamente uno Chanel, io sono sempre stata la ragazza semplice e lei quella sofisticata.
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Verso le 20 i miei genitori rientrano a casa e appena mi vedono mi abbracciano impazienti, mi hanno sempre voluto bene ma si sono sempre impegnati ad assecondare Susan invece di passare del tempo con me.
Quando mi hanno mandata in collegio hanno pianto per giorni ma poi si sono praticamente dimenticati di me fino ad una settimana fa' quando la direttrice del collegio ha assicurato ai miei che sono una ragazza fantastica e che le sembrava inutile che io restassi lì.
"Tesoro hai fame? ci dispiace tanto di non essere riusciti a venire a prenderti ma sai, il dovere chiamava"
certo come sempre il lavoro e Susan prima di Alissa, "no tranquilli ho già mangiato se non vi dispiace vado a farmi una doccia e poi a dormire, domani devo svegliarmi presto per recuperare i compiti per lunedì".
Eh già, lunedì sarà il primo giorno nella mia nuova scuola; la stessa di Susan che é di un anno più grande di me, sono pronta a scommettere che é la leader del 'Washington Central Institute' (la scuola in cui andrò).
Così dopo una doccia calda vado a letto quasi piangendo,perché  non voglio restare quì.

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