It's okay, Tommy

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È tutta colpa tua sai? Tutta. Non sarò gentile con te solo perché sei la persona più importante della mia esistenza, non aspettarti nessun trattamento speciale da parte mia Thomas, neanche un briciolo di compassione per il tuo misero essere. Non avresti dovuto persistere e negarmi ancora ed ancora quello che ti avevo implorato di farmi, non avresti dovuto sottomettermi con i tuoi occhi meschini, quelle piccole bestie circolari che tante volte ho visto riempirsi di quella sostanza piena di rimorso, dolore e tristezza che noi comunemente chiamiamo lacrime. Sai cosa sono le vere lacrime? Non quelle che fuoriescono dai bulbi quando ti scheggi il viso, ti sbucci un ginocchio o ti ritrovi in una situazione spiacevole, no quelle sono acqua salata in confronto a quelle che creai io quella sera. Ed è ancora colpa tua diamine sempre colpa tua, perché ancora non eri giunto quando mi dimenai fra gli arbusti verdi che mi misi a scalare prima di darmi una spinta ed issarmi su quel blocco di marmo, restandomene lì seduto prima di mandare a quel paese le vertigini e mettermi in posizione eretta, soffermandomi poi a guardare quell'immensa distesa di dolore ed odio che mi opprimeva il petto. Ed ecco Thomas le vere lacrime, quelle che mi accompagnarono per il breve tempo in cui il mio corpo veniva cullato dagli atomi di aria che mi avvolgevano ovunque, persino sulle piante dei piedi che si erano staccate da poco da quel gelido masso che mi aveva spronato più e più volte a buttarmi nell'immenso vuoto, convincendomi infine. Caddi in piedi senza aver ben in mente l'errore appena commesso e come per scusarmi mi inginocchiai, singhiozzando varie volte prima di lasciarmi travolgere dal buio e dal freddo che pervadeva il mio corpo. Credo di averla odiata davvero quella sensazione sai, quel piccolo momento in cui senti i tuoi legamenti spezzarsi e perdere il controllo del tuo corpo, diventando solo un pezzo di carne da macello; però posso assicurarti che mai quella sensazione potrà essere paragonata a quella che provai quando tutti gli altri mi guardarono una volta ripresomi e mi chiesero "si può sapere cosa ti è passato per la testa?". Bella domanda davvero, chiedere ad un fortunato suicida perché avesse deciso di farla finita quando loro stessi dovrebbero sapere che la vita non è tale se passata in una gabbia per cavie umane, perché è quello che eravamo Thomas capisci? Eravamo solamente delle immagini su uno schermo con un determinato nome, cognome e numero. Non posso negarti che avrei riprovato a farla finita, non me ne sarebbe importato se fossi mancato a qualcuno o se avessero passato notte e giorno a cercarmi invano, io sarei riuscito ad evadere da quella prigione; poi però arrivarono quegli occhi e tutti i miei piani andarono in fumo ed indovina di chi è la colpa? Già, ancora una volta tua. Quando per la prima volta rimirai il mio volto in quei profondi occhi nocciola capii che un semplice salto dalle mura non mi avrebbe salvato da quello che stavo per vivere... ed infondo era molto meglio così. Eri un tipo alquanto curioso all'epoca, direi decisamente folle e quella follia mi mandava completamente in estasi, senza accorgermene mi stavi dando una ragione per evitare di allontanarmi da questo mondo e me ne accorsi forse troppo tardi. Grazie al tuo intelletto rilevante riuscimmo ad andarcene da quell'inferno e per cosa? Per piombarne in un altro. Hai la minima idea di come mi possa essere sentito al sol pensiero di saperti in pericolo ogni giorno, fra le dune di sabbia ed al fianco di quella traditrice di Teresa? Perché scelsi lei non l'ho mai capito infondo, ma a me bastava saperti vincente per sentirmi bene. Ero spaventato da tutto quello visto che i sentimenti non erano di certo all'ordine del giorno ma presto imparai a convivere con la gelosia, la voglia, l'amarezza. Continuai ad andare avanti seguendo le tue orme in disparte ma se avessi saputo prima cosa il destino stava elaborando sarei corso da te per stringerti e baciarti tutte le volte che lo avevo bramato e mai avevo tentato, anche se sapevo che non avrei mai potuto riempire la voragine che lentamente stava circondando anche il tuo di cuore. Tommy mi hai fatto innamorare di te con i tuoi insulsi gesti, le tue malsane abitudini e le tue folli idee che avrei sempre e comunque seguito perché infondo sapevo fossero geniali, e quante volte mi son maledetto per il mio amore che di sicuro non giovava a nessuno. Ma che importa, infondo ero spacciato comunque. Il freddo, quel freddo che i miei talloni intercettarono quella lontana notte lo sentii sulla mia fronte quel dannato giorno, mentre dentro iniziavo a marcire. Quando fui morso sapevo già che sarei morto ma non avrei mai permesso di essere sopraffatto da quel mostro che stavo diventando e proprio per questo decisi che sarei morto per mano di chi amavo: te, Thomas.
Stavolta però non posso incolparti perché ammetto che è stata mia la colpa, forse non avrei dovuto chiederti di spararmi alla fronte e macchiarti le mani del mio sangue ma l'ho fatto e tu, tu continuavi a negarmi quello che ti stavo implorando di farmi e così mi misi a cavalcioni su di te, ti strinsi i polsi e ti baciai prima che fosse stato troppo tardi. Forse lo feci per convincerti, forse per soddisfare quella voglia che mi portavo dentro da troppo, l'unica cosa certa è che però funzionò.
"Per favore Tommy, per favore" sussurrai mentre con la mano destra ti stringevo la spalla e con l'altra ti avvolgevo il polso collegato alla tua mano tremante che stringeva una pistola carica, puntata direttamente sulla mia fronte. I nostri respiri veloci si confondevano fra loro, le nostre pupille offuscate girovagavo sui nostri visi ed il sangue iniziava a fuoriuscire dalle mie labbra, finché poi, lo sparo. Accasciato sul tuo corpo mi sento al sicuro, quel freddo che mi ha sempre accompagnato finalmente non c'è più e gli atomi d'aria mi cullano come quella notte. L'ho capito finalmente, ho capito che non potevo morire in quel tragico modo perché ero destinato ad un qualcosa di più agrodolce.  Ti ho amato tanto Thomas ed anche da qui continuerò a seguirti, prometto che non ti sentirai ma più trascurato; non potrò più abbracciarti, toccarti o rassicurarti ma posso prometterti una cosa: starai bene. Non sai quanto vorrei essere lì al tuo fianco ma sapere che finalmente sei al sicuro mi basta, dunque vivi senza rimorso: hai posto fine al dolore del tuo migliore amico.

È okay, Tommy.

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