<< 99...100!>>
<<Oggi sembriamo in forma, eh?>>
<<Faccio del mio meglio...>>
<<Ne hai avute abbastanza di flessioni per oggi, sarà meglio che tu vada a riposare.>>
<<Seguirò il consiglio, buonanotte John>>
Mi asciugai la fronte dal mio sudore,ero molto stanco ed il caldo picchiava forte...
Mi ritirai nella mia tenda e per quanto sfinito non riuscii a dormire, i ricordi mi perseguitavano ed ero continuamente accerchiato dagli spettri di ciò che avrei voluto fosse il mio destino.
Il mattino dopo mi svegliai, o per meglio dire, mi alzai alle 6:00, questa è la vita di un militare, strada che di certo mai mi sarei sognato di intraprendere.
Con le prime luci dell'alba iniziò l'addestramento, quel giorno in calendario avrebbe dovuto esserci un'esercitazione di pronto soccorso, che diciamo, fu la cosa che più mi "piacque" durante quegli anni, ma, sorpresa delle sorprese, avevano cambiato il calendario senza proferirne parola perché "Un soldato deve essere sempre pronto!"
Diamine, le prove di mira no, sebbene non sia mai andato male, le odiavo veramente.
Centrai il bersaglio cinque o sei volte con un caricatore da dodici proiettili, decisamente sotto la mia media, quel giorno ero sovrappensiero, e proprio quando ero per i fatti miei...
"Hey!.."
Era Heather, mai odiata una persona più di lei
"...Oggi giornata no eh? E siamo solo all'inizio"
Per fortuna era solo di passaggio, perciò non dovetti risponderle.
Quel giorno, le mani mi tremavano, quel fucile pesava, pesava come le morti che si portava dietro...
E oggi sono qui a scrivere questo diario, al fronte di una battaglia combattuta senza ragioni valide, contro uno stato di cui non sono nemmeno sicuro di conoscere il nome .
Dei miei amici, per fortuna, ne sono morti solo un paio....
Si può chiamare fortuna? Attorno a me, solo corpi privi di vita, o carne morta che cammina.
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Le nubi sul fronte
General FictionStoria divisa in capitolo delle riflessioni do un soldato sulla guerra e sulla sua vita prima di essa.