L'esplosione

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Era sera, nella sua piccola stanza grigia e scarsamente illuminata un giovane ragazzo stava lavorando ad un suo progetto. I circuiti davanti a lui erano quadrati verdi divisi da piccole brillanti linee gialle. Quando appoggiava il saldatore bollente sul circuito, la sua faccia si illuminava e splendeva per le scintille prodotte. Ad ogni particolare terminato sorrideva ed era contento di aver terminato un altra piccola fase del suo progetto.

Erano circa le 7 e mezza di sera quando per strada cinque ragazze camminavano sul marciapiede schiamazzando, ridendo e scherzando.
Dovevano scegliere dove trascorrere la serata e quando una chiedeva "dove si va", rispondevano simultaneamente due o più ragazze:
Una diceva "al cinema" l'altra "al karaoke". Poi iniziavano a bisticciare per avere ragione e tornavano al punto di partenza. Ma le povere malcapitate stavano passando nel luogo sbagliato...

Il ragazzo nella sua camera al terzo piano stava seduto per terra, indossando una coperta termo-elettro isolante.
Era magro, bello, non molto alto, con i capelli marroni e occhi blu scuro come il mare profondo.
Lavorava a una colonnina grigia ed era molto attento e preciso per non sbagliare.
Lavorava al suo progetto decretato da un contratto statale e aveva alle calcagna due grandi e possenti bodyguard pronti a proteggere la segretezza del progetto.

Dopo qualche istante in strada si sentirono schiamazzi: un urlo di qua, un urlo di là, il ragazzo si distrasse, mise il saldatore sul cavo sbagliato e ...

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