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Per un piccolo attimo di follia, Wyatt pensò di non tornare a casa. Li lo avrebbero trovato, li non sarebbe stato al sicuro da lui. Eppure arrivò al pianerottolo e prese le chiavi. Non aveva intenzione di farsi vedere dagli altri in quelle condizioni. Non sentiva che stava piangendo, ma le sue guance stavano fumando dandogli un aspetto febbricitante.
-Arriva in camera tua, vai dritto in camera tua, devi solo raggiungere camera tua.- la sua voce era bassa e grumosa.
-Wyatt!-
Jaeden gli stava correndo dietro, ma Wyatt aprì la porta e si fiondò dentro senza avere il tempo di richiuderla. Cominciò a salire le scale cadendo più volte. Una di quelle cadde sul ginocchio e aprì la bocca in un grido muto. Faceva male, ma quello che provava era molto peggio.
-Wyatt, ti prego fermati!-
Il riccio si rimise in piedi nonostante la botta e raggiunse il corridoio. Mancava poco alla sua stanza, e stava per raggiungerla quando Jaeden gli acciuffò il polso.
-Wyatt! Ascoltami!-
Wyatt non si girò verso di lui, cercò solo di liberare il polso senza risultati. Cominciò a piangere.
-Lasciami andare ora!-
-No!Non è come pensi!-
Wyatt fece una risata amara .
-Non venirmi a dire che stavate provando la parte!-
-Ma è così.-
Jaeden lo bloccò con le spalle al muro.
-Ti prego Wyatt.Io...-
Il riccio cominciò ad urlare e a dare calci.
-Lasciami!Non toccarmi stronzo!Non voglio più vederti!-
Gli altri uscirono dalle proprie stanze ma non si avvicinarono .
-No...no!-Jaeden cercava tenerlo fermo e di tranquillizzarlo. Suo padre salì le scale appena entrato in casa. Esaminò la scena e diede uno spintone a Jaeden per staccarlo da Wyatt.
-Stai lontano da mio figlio, piccolo teppistello.-
Wyatt continuò a piangere anche quando sua madre lo abbracciò e gli accarezzò i capelli.
-Shhh, è tutto finito. Non ti farà più del male.-

Nice //Jyatt//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora