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24 luglio 2017

-Devo venire per forza?- chiedo alla mia migliore amica Martina per poi alzare gli occhi al cielo.

Lei smette di piastrarsi i capelli e si volta verso di me, guardandomi con gli occhi chiusi in due minuscole fessure.

-Preferisci rimanere a casa da sola, a mangiare schifezze e a guardare un film drammatico per poi chiederti perché la tua vita è così monotona?- mi chiede tutto d'un fiato.

Faccio una smorfia e poi mi sdraio sul letto.

-Non ho niente da mettermi..- sbuffo annoiata.

-Mettiti quel vestito che hai messo al mio compleanno- mi suggerisce.

-Nah è troppo colorato- ribatto scartandolo immediatamente.

-Mettiti quello nero aperto dietro- continua a dirmi distrattamente.

-Nah poi magari ho freddo- mormoro.

Martina si gira di scatto e mi guarda basita, con i suoi occhi scuri, come se mi volesse dire "ma che problemi hai?"

E me lo dice tranquillamente.

-Ma cosa blateri, siamo a luglio, fa un caldo della madonna e tu mi vieni a parlare di freddo?- mi chiede scioccata.

Scrollo le spalle e guardo altrove, non trovo nessuno stimolo per alzarmi dal letto, farmi meno cessa e uscire.

-Chiedi a tua mamma se ti può prestare quell'abito stupendo blu- dice subito dopo.

-E se venissi in jeans e felpa?- chiedo frustrata e subito dopo entra mia madre con un vassoio pieno di dolci.

Appena dico "mamma" lei appare, la cosa sta iniziando a diventare inquietante.

-Dove vuoi andare in jeans e felpa? Fate una passeggiata in riva al mare?- chiede mia madre sorridendo ignara, poggiando il vassoio su un comodino.

Ha la passione per i dolci e ne fa veramente tanti, forse troppi, e alla fine non li mangia nemmeno ma li dà a me o ai vicini. Infatti ultimamente sono ingrassata parecchio, ma il cibo mi sta sempre vicino e mi capisce, quindi non mi importa se porto qualche taglia in più.

Mia nonna dice sempre: meglio una taglia in più che una teglia di lasagne in meno.

-Vuole andare alla festa più figa dell'estate, vestita come se dovesse andare in biblioteca a studiare contemporaneamente per cinque esami- sbotta Martina mettendosi il mascara e sporcandosi la palpebra superiore con un segno ben evidente.

Sbuffa stufa e sbotta con un "minchia sembro Joker"

Mia mamma mi guarda senza dire niente, conosco il suo sguardo, so cosa sta pensando.

-Cate- sussurra.

-Mmh- mormoro.

-Non ti faccio uscire in felpa e jeans- ribatte sottolineando le ultime tre parole.

Mia mamma è una donna bellissima di trentasei anni, mi ha avuta quando era giovanissima e mi ha cresciuta da sola. Mio padre ha preferito la carriera a me, lo vedo quando si ricorda che ha una figlia.
Mia mamma non lo vuole vedere, dice di provare tanta rabbia e odio nei suoi confronti, l'ha lasciata sola. Si è realizzata pian piano e adesso ha una pasticceria tutta sua.
Sono molto fiera di lei e fiera di essere sua figlia.

-Oh grazie signore- grida Martina, facendomi ridere.

Lei è decisamente una delle ragazze più simpatiche, piene di vita e logorroiche al mondo.
È bassina, ha i capelli lunghi e mossi, gli occhi scuri e nascosti da due spesse lenti e un grande cuore.
Senza di lei mi annoierei a morte.

COMPLICIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora