[Stellina prima di leggere 🌟]"Perfavore tesoro, cerca di stare attenta! Non bere, non fumare, non ubriacarti, non fidarti degli sconosciuti..." Prima della mia partenza per il collage, mia madre inizia con la sua lista di raccomandazioni e, prima che andasse avanti, la interruppi.
"Hey mamma, starò attenta! tranquilla!" Esclamai sospirando. So che si preoccupava per me, ma in quel momento era stressante. Provavo, per conto mio, già milioni e milioni di emozioni e in più si metteva lei con la sua voce strillante.
Salutai mia madre prima e la strinsi forte fra le mie braccia prima che potesse andare avanti con tutte le sue raccomandazioni. Le promisi che sarei tornata presto perché già sapevo che mi sarebbe mancata tantissimo.
A lei devo tutto perché ha avuto la forza e il coraggio di crescere, da sola, una figlia così testarda come me.
..
Dopo aver posato i bagagli, entro nella macchina e guardo fisso le mie vans nere. Speravo di aver messo gli abiti e le scarpe giuste perchè volevo stare comoda. Indossai una tuta grigia dell'adidas e i miei soliti chocker. In più, portavo sempre con me un ciondolo d'argento con un piccolo diamante rosso.. era una collana di mia nonna che mi ha lasciato prima di morire. Lei è un ricordo che naviga sempre nei miei pensieri.Il collage non era molto distante dalla casa che avevo appena lasciato.
Con i soldi che ho messo da parte, per tanto tempo, potrei benissimo comprarmi una SMART!
Nonostante mia mamma avesse dedicato completamente la sua vita a me, io provavo il desiderio aiutarla visto che non aveva nessuno affianco. Mio padre ci ha lasciato per 5 anni consecutivi: quando avevo 13 anni (adesso ne ho 17) ha iniziato a ubriacarsi e ritornava a casa a un orario fuori luogo per un signore padre e sposato..
Quando ho compiuto 16 anni, papà si è rifatto vivo e mia madre l'ha perdonato. Non ho un buon rapporto con mio padre, ha cercato di avvicinarsi a me.. ma io l'ho sempre respinto. Ci sono quelle volte in cui vorrei scaraventarmi fra le sue braccia ma sono troppo orgogliosa caratterialmente.
Proprio papà mi avrebbe accompagnata al collage. Noi due non dialoghiamo mai, o meglio.. da parte sua c'è la voglia di chiacchierare, da parte mia invece no..
La voce di mio padre interrompe i miei pensieri. Il suo sguardo è fisso sulla strada e non distoglie gli occhi.
Io, invece, ho la testa appoggiata verso il finestrino e guardo fisso le nuvole.
Ognuna ha una forma diversa.
Da piccola, grazie a mia nonna, pensavo che fossero zucchero filato."Come stai, tesoro?." Domanda. Non capisco con quale tono. Penso che sia abbastanza preoccupato per me e questa cosa mi fa piacere.
Non ho nessuna voglia di risponderlo, ma una parte di me, quella dolce e sensibile, ha voglia di dialogare come un padre e una figlia fanno normalmente."Che ti importa?" La parte acida, però, riesce a prendere il sopravvento e questo è tutto quello che riesco a buttare fuori.
Le parole mi scivolano dalla lingua e mi maledico per averle fatte andare fuori."Come stai?" Ripete di nuovo quelle parole. Pare che non abbia voluto ascoltare la mia risposta acida.
Sospiro.
"Bene, grazie." Rispondo cercando di essere più gentile possibile, visto che mi sono già pentita di aver risposto in quel modo brusco.La conversazione finisce lì e per un bel po', in auto trionfa il silenzio.
io ritorno a fissare le nuvole ma intanto penso ad altro: a cosa succederà li al collage.
Chiudo gli occhi.
Non sento.
Non vedo.
Sogno.❤️
"Ana, svegliati! Siamo arrivati." Sento, tra veglia e sonno, pronunciare queste parole da mio padre.
"Oh papà, lasciami in pace!" Tengo ancora gli occhi chiusi senza badare alle sue parole.
"Oh dai, ANA! Siamo arrivati al college!" Alza il tono della voce e inizia a strattonarmi con dolcezza.

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Hii, Daddy.
FanfictionATTENZIONE! 🔴BOLLINO ROSSO: ALL'INTERNO DELLA STORIA CI SONO SCENE SESSUALI! SE SEI CONTRO, NON LEGGERE.