Da piccola credevo a Babbo Natale,
Gli scrivevo le famose lettere convinta che fosse reale.
Ogni anno rimanevano tutti soddisfatti del proprio regalo,
Solo io restavo delusa, il dolore mi mangiava viva come uno squalo.
La delusione si ripresentava ogni anno,
Arrivavo a dimenticarmi anche del mio compleanno.
Avevo capito che il mio regalo era irrealizzabile,
Non era il solito regalo commerciabile.
Sognavo semplicemente una vera famiglia,
Volevo sentirmi non una qualunque, ma figlia!
Desideravo tanto riceve il bacio della buonanotte,
Piuttosto che piangere e aspettare che passasse l'oscura notte.
Mi è sempre mancato quel affetto materno!
Mi hanno portato via anche quello fraterno.
Non c'era nessuno quando ho affrontato la mia prima paura,
Quando mi sono tuffata nella vita, iniziata come un avventura.
Già...vedere quelle famiglie felicemente riunite
mi faceva sentire sola e aumentava le mie ferite,
Che provavo a cancellare come fossero segni lasciati dalla matite.
Sognavo una casa accogliente,
Senza più grida o delle scene violente.
Quante volte ho desiderato sparire davanti al dolore,
E al mio ricomparire trovare un po di Amore.
Così smisi di credere a Babbo Natale, perfetta finzione
Quella figura inventata che non è altro che solo un illusione!
Passavo le mie giornate circondata dalla sola solitudine.
Sono cresciuta senza ciò di cui realmente avevo bisogno,
Quel regalo che spesso nel tempo rendevo un bel disegno.
Lo tenevo tra le mie braccia ogni quel volte fuori era tempesta,
Tremavo dalla paura, avveniva solo disordine nella mia testa.
Così il disegno finiva assieme agli altri nel cestino,
Scoppiavo in lacrime prendendo a pugni il cuscino.
Da forte mi trasformavo in una fragile creatura,
Che oggi si ritrova molto insicura,
Segnata a vita, inseguita da una grande paura.
Tutto questo mi ha insegnata ad Amarmi, ora preferisco lottare per un apparente impossibile piuttosto che accontentarmi!