Quando cammino per strada ho lo sguardo basso, come se avessi qualcosa da dire a quei mattoncini piccoli e sporchi che costeggiano la strada di casa mia, e ogni passo è un tuffo nel mio mondo.
Indosso le mie cuffie e il mio maglione rosa antico per dar colore al mio viso pallido e nescondere le occhiaie scavate di chi dorme di giorno e sogna ad occhi aperti di notte. Mi sono truccata, non lo faccio sempre ma ultimamente mi piace prendermi cura di me, piacermi e piacere con un velo di rossetto, un po' di matita nera e il rimmel che mi fa le ciglia lunghe e folte. I capelli solo il vero problema : sono ricci e lunghi e difficili a domare se non con uno shignon malfatto che però mi contraddistingue.
Uno..due..tre..quattro..cinque... conto i passi mentre cammino, l'ho sempre fatto e mi ricorda quando con i sandaletti rossi e il vestitino a ruota correvo per rincorrere una libellula che alla fine volava sempre troppo veloce e troppo in alto. Stare una spanna sotto agli altri non è facile, è uno stile di vita, è una pelle che si indossa tutti giorni, é come un mantra che tutte le mattine non devi dimenticarti di recitare fino a quando sei tu stesso ad inciderlo con ferocia sulle tue costole.
D'altro canto la vita ci mette davanti a mille opportunità e mille scenari che voglio raccontarmi allo specchio, nel mio diario, con le palle quadrate.
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♤CAMELY♤
General FictionCamminando per le stade nella mia testa c'è un'onda di cose che mi travolge e mi sbalza da un lato all'altro dei pensieri e ripercorro la mia vita in un istante. Ogni cassetto contiene una parte di me, di quello che sono. Camely sono io, o meglio é...