Tyler's pov
Io non avevo nessuna voglia di uscire quella sera.
Erano stati i miei amici a convincermi che rimanere a casa per l'ennesima volta fosse noioso e che una semplice uscita al cinema non poteva che farmi bene e quindi, principalmente per farli smettere di assillarmi, avevo acconsentito.
Non mi ero neanche interessato di quale film avremmo visto e rimasi piuttosto sorpreso quando, arrivati al bancone del cinema, sentii i miei amici dire "cinque biglietti per American Assassin, grazie."
American Assassin era il nuovo film di Dylan, questo lo sapevo bene.
Qualche settimana prima mi aveva scritto un messaggio per ricordarmi che sarebbe uscito nelle sale di lì a poco e che gli avrebbe fatto piacere sapere cosa ne pensavo.
Il punto era che stavo attraversando un momento della mia vita molto confuso in cui faticavo a riconoscermi. Mi ero reso conto che, forse anche spinto dal mio lavoro di attore, non avevo mai sviluppato completamente una mia identità e non sapevo esattemente chi fossi. Insomma in un periodo così complicato avevo dimenticato dell'uscita del film di Dylan e mi sentii sollevato perchè ero sicuro che il suo film sarebbe stato molto più bello delle oscenità che erano soliti vedere i miei compagni al cinema.
Presi i pop-corn e seduti comodamente nelle nostre poltroncine aspettavamo che le luci si spegnessero.
Il film cominciò ed io scoprii che Dylan non era affatto come lo ricordavo. Quando girammo l'ultima stagione di Teen Wolf era certamente diverso dalle precedenti eppure continuava ad essere molto simile al personaggio di Styles.
Il Dylan in questo film invece, era completamente diverso. Certamente dovuto al ruolo che avrebbe dovuto interpretare si era allenato molto e adesso era forte e muscoloso quasi quanto me. Inoltre era molto strano vederlo con la barba lunga, cosa che gli stava benissimo.
Come avevo immaginato la sua intrerpretazione era eccezionale, riusciva a sembrare un duro e un combattente senza problemi e mentre io continuavo a ricordarlo come un ragazzino lui era cresciuto così tanto.
Quando il film finì tutti i miei amici erano d'accordo con me nel pensare che fosse stato molto interessante e ben fatto.
Andammo in un pub lì vicino e dopo qualche giro di birre decisi di tornare a casa.E così mi ritrovai nel letto cercando di addormentarmi e fallendo miseramente. La mia mente, come ogni volta, iniziò a fare giri immensi e a passare in rassegna tutti i fatti della giornata. Arrivai quindi a pensare al film che avevo visto al cinema e, ovviamente, a Dylan.
Dopo essermi girato e rigirato fra le lenzuola per l'ennesima volta decisi di prendere il telefono e scrivergli.
"Ei, come va? Stasera ho visto il tuo film, complimenti davvero! Mi è piaciuto molto."
Erano quasi le 2 del mattino quindi pensai che mi avrebbe risposto la mattina seguente e invece dopo pochi minuti ecco la notifica.
"Tayler! Grazie mille, per me vale molto la tua opinione. Ti va se un giorno di questi ci vediamo?".
Questo non lo avevo assolutamente programmato. Non era affatto da lui prendere questo tipo di iniziative, neanche con gli amici.
Che il suo personaggio avesse messo radici nell'attore? Molto spesso capitava.
Senza pensarci troppo, e ricordando le parole dei miei amici che mi spronavano ad uscire di più, gli scrissi che mi avrebbe fatto molto piacere.
Ci accordammo per due giorni dopo in un bar a metà strada fra la zona della città in cui abitavo io e quella in cui abitava lui.
Misi il telefono in modalità aerea e mi convisi che dovevo dormire.
Eppure adesso mi passavano per la mente l'ultima volta che l'avevo visto, la prima volta che l'avevo visto, le scene che avevamo registrato insieme e tutte le volte in cui con la sua spontaneità mi aveva fatto ridere. Poi pensai alla versione che avevo conosciuto quella sera. La versione muscolosa, senza scrupoli, quella da cattivo ragazzo e subito sentii la mia intimità premere contro i miei boxer.
Era un lato di me che avevo accettato da poco, che poco conoscevo e forse la causa di quel periodo di confusione che attraversavo.
Difatti rimasi sorpreso anche io quando col pensare alle scene del film in cui Dylan si mostrava così virile il mio desiderio aumentava.
Non potei fare altro che soddisfarmi e abbassare i boxer il tanto necessario per impugnare il mio membro e iniziare a massaggiarlo lentamente.
Immaginavo nient'altro che Dylan con i suoi muscoli e il suo fare minaccioso e mi eccitavo ancora di più.
Iniziai ad ansimare e a sussurrare il suo nome e aumentai la velocità della mia mano di conseguenza.
Movimenti regolari che accelleravano a Dylan che mi baciava, Dylan che mi spogliava, Dylan che mi leccava.
Ero pieno di piacere quando arrivai ad immaginare Dylan che mi supplicava di farlo suo e con quell'immagine nella mente venni nella mia mano con un grande senso di smarrimento e nessun senso di vergogna.
Forse per una volta nella mia vita avevo capito cosa volevo, era stato il mio stesso corpo ad indicarmi la strada, e mentre in cuor mio desideravo che tutto ciò che avevo immaginato si potesse realizzare avevo troppa paura di sperarlo.
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Non era previsto
Fanfiction[COMPLETA] Tyler Hoechlin sta imparando a conoscere un nuovo lato di se stesso. Decide di andare al cinema con i suoi amici e si ritrova a vedere il nuovo film del suo ex collega Dylan O'Brien, American Assassin. Scopre quindi questa versione di...