Capitolo 28

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Luke's Pov

Arrivo a Londra per le 6 del mattino. Prendo il primo taxi e mi faccio portare a casa di Jake. È stato un viaggio lunghissimo e per di più non ho dormito perché ero troppo incazzato.

La pioggia batte fortissimo sul tettuccio della macchina e i pensieri mi stanno uccidendo. Non vedo l'ora di vederla. Cazzo se mi manca, odiavo sentirla lontano e adesso mi sto avvicinando sempre di più.

«Ciao amico, mi sei mancato» mi dice Jake abbracciandomi sulla porta.

«Anche tu» rispondo sincero. Lui è il mio unico vero amico.

«La tua amica è nella mia camera, ha dormito lì con la bionda, io sono rimasto sul divano» sapevo che mi sarei potuto fidare di lui.

Vado verso la camera e la vedo. Mi avvicino ma non troppo, non voglio svegliarla.
Ha il viso più angelico che io abbia mai visto e non posso credere che un coglione qualsiasi l'abbia baciata. Non posso.

Esco dalla camera prima che il mio cuore mi faccia fare qualcosa di cui poi mi poteri pentire e vado in salotto dove trovo Emma mentre beve un caffè.

«Ciao Luke, perché sei qui? Jake mi stava proprio dicendo che l'hai chiamato ieri sera. Io e Allison potevano tranquillamente tornarcene a casa da sole, non serviva che venissi fin qui» mi dice con voce scioccata.

«Si ho sentito quanto eravate in grado di tornarvene a casa da sole»

«Perché? Ti abbiamo chiamato?» chiede a bocca aperta.

«Oh eccome...Ora basta domande. Tra un'oretta svegliala e fatevi accompagnare a scuola da Jake. Non dirle che sono qui, non provare neanche ad accennarlo altrimenti...»

«Ok ok signorino» mi ferma lei «non le dirò niente anche perché se lo sapesse non si godrebbe più questo viaggio. Pensare a te non le fa bene»

«Perché dici questo?» chiedo sentendo la rabbia salire.

«Perché si. È sempre agitata e impaurita da quello che potresti farle. Se le vuoi bene dovresti cambiare atteggiamento»

«Se cambiassi atteggiamento cambierei quello che sono e questo non succederà mai!» dico secco.

Esco sbattendo la porta e vado farmi un giro per la città finché le ragazze non se ne saranno andate. Poi andrò a stare a casa di Jake per qualche giorno. Non voglio tornare subito in America.

Allison's Pov

«Ehi tesoro, sveglia» dice Emma scuotendomi per il braccio.

Cerca di spiegarmi il posto il cui ci troviamo. Non capisco chi sia questo Jake. Ma poi mi racconta che è un suo amico conosciuto alla festa, io però non ho ricordi della sera precedente.

«Ho la testa che mi scoppia, Emma» rispondo assonnata.

«È normale. Abbiamo bevuto un po' troppo ieri, soprattutto tu che non reggi l'alcol» mi dice ridendo.

«Non abbiamo combinato casini vero?» chiedo non ricordando praticamente niente della sera prima.

«Non credo» risponde sospirando.

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