Capitolo 3

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Signori e signore vi presento il giorno da noi tanto atteso... *rullo di tamburi* L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA. Dopo aver parcheggiato la mia baci di fianco al cancello principale dell'istituto mi precipitai all'interno. Davanti al mio armadietto c'erano Bev e Stan che mi stavano aspettando dato che la prima ora di quel giorno l'avevamo insieme. In teoria ci sarebbe dovuto essere anche Richie, ma a 5 minuti dal suono della campanella di lui non c'era ancora traccia, così decidemmo di avviarci in classe. I miei due amici si sedettero insieme mentre io scelsi di sedermi da solo, in modo che appena il ragazzo che stavo ancora aspettando con ansia fosse arrivato si sarebbe seduto di fianco a me. A 10 minuti dall'inizio della lezione di scienze la porta si apri di scatto mostrando la figura di un ragazzo corvino. «Meglio tardi che mai Tozier» commentó il signor Cham «vedi di sederti velocemente e di seguire la lezione» aggiunse poi il vecchio signore che stava ancora scrivendo alla lavagna. Richie si sedette affianco a me, ma al contrario di come pensavo non mi rivolse la parola. «ehi Rich» azzardai ad un certo punto. La sua reazione mi lasció sbalordito, fece finta ,ripeto, FINTA di non sentirmi... MA SI PUÓ.
Decisi di non rivolergli più la parola per quell'ora finché non si fosse deciso a capire che seduto accanto a lui c'era quello che doveva essere il suo migliore amico, ( e il ragazzo che aveva baciato) e non un cane da compagnia.
la giornata passó velocemente, al suono della campanella dell'ultima ora tutti esordirono in un grande urlo di gioia e uscimmo dalla scuola. «facciamo in modo che quest'estate non vada come quella scorsa» disse Ben in tono ironico non appena ci incontrammo tutti fuori. «già non voglio uccidere nessun'altra pagliaccio assassino,grazie!» rispose quasi immediatamente Mike, che ci aveva raggiunto dopo aver terminato la sua sessione di studi in casa, con una risata. «a-allora ragazzi ci v-vediamo dopo al p-p-parco» aggiunse infine Bill. Dopo aver quindi salutato i ragazzi rimasi solo con Richie e a quel punto sbottai « MA CHE TI PRENDE? Un giorno prendi e mi baci e l'altro mi ignori completamente» e lui rispose con un tono troppo calmo « non voglio parlare in mezzo alla strada Eddie, non sono una troietta come tua mad...» si fermò dopo aver constatato che stavo per smembrarlo se avesse detto una cosa del genere dato che ero già arrabbiato con lui. «scusa,scusa, okay allora senti Eds, te l'ho già detto il bacio di ieri è stato bello, anzi fantastico,ma non sono abituato a provare queste cose per te. Sai come sono fatto non riesco a tenere un bel rapporto con le persone,sono una testa di cazzo, e pensavo che preferivi non parlarmi dopo ciò che è successo ma evidentemente mi sbagliavo», «ti sbagliavi eccome» controbattei subito con tono seccato, ma MANNAGGIA A ME, mi lascia comunque scappare un sorriso. Felice della sincerità di Richie decisi che stavolta potevo fargliela passare liscia e alla sua richiesta di accompagnarlo a casa acconsentì. «eccoci arrivati» disse appena arrivati davanti alla porta di casa sua. Non sapevo cosa fare, come salutarlo, come comportarmi con lui visto che poco tempo prima mi aveva praticamente confessato di non essere esattamente pronto a tutto ciò; quindi restammo un a fissarci con due pesci fuor d'acqua in silenzio (immaginateli che si guardano come le pedomoon hahah 🌚🌝). Il nostro silenzio fu interrotto da un suo grande respiro, che giusto per chiarirci sembrava più una presa di coraggio, mi guardò negli occhi con uno sguardo assolto, mi afferró e mi bació. Ad un certo punto sentì una presenza di troppo nella mia bocca e mi accorsi che aveva approfondito il bacio con la presenza della lingua ma non mi dispiaceva, anzi era diventato ancora più bello. Lui era appiccicato alla porta e con un mano mi teneva vicino a se mentre con l'altra cercava disperatamente la maniglia, tutto ciò mentre ancora ci baciavamo. Infine riuscì and aprire la porta e mi fece rotolare(?) contro il muro ed a quel punto ogni singola parte dei nostri corpi si stava toccando, ogni centimetro della mia pelle coperta dalla stoffa dei vestiti toccava la sua. Poi ci staccammo e il Richie disse dolcemente al mio orecchio «mi sa che oggi al parco con gli altri non ci andiamo» baciandomi poi leggermente il collo,lasciando un piccolo segno. A quel gesto mi morsi istintivamente il labbro e lo strinsi di più a me. Mi prese poi in braccio caricandomi dai fianchi, tra il due il più forte è sempre stato lui, portandomi successivamente nella sua stanza. Mi appoggiò sul letto dolcemente e dopo aver chiuso la porta a chiave, mi bació ancora, pieno di passione,spegnendo il cellulare già pieno di chiamate perse dei nostri amici.
SPAZIO AUTRICE
lo so, lo so, non so fare i colpi di scena, e si è corto SCUSATEEEEE. Comunque come vi avevo promesso ecco il capitolooooooo. Scusate eventuali errori ma questo non l'ho fatto revisionare, ma spero vi piaccia comunque :)))). Detto cioooooó: FACK IS REAL!

 Detto cioooooó: FACK IS REAL!

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Love me more | reddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora