What are you afraid of? ~Jikook

1.

Erano le cinque di un pomeriggio di metà febbraio ed il calore che aleggiava nella sala prove contrastava con i tre gradi dell'esterno. I ragazzi avevano appena finito di provare una coreografia che avevano ideato da poco e si erano tutti seduti in cerchio per terra, in modo da riprendere fiato. Tutti eccetto Jimin, che era andato a prendere dell'acqua e qualcosa da stuzzicare prima di riprendere a ballare. Il biondo (tinto) fece capolino all'interno della stanza e cercò con lo sguardo Jungkook: aveva una busta di Homerun Ball anche per lui. Quando si avvicinò a lui, notò che stava parlando e ridendo animatamente con Hoseok, che aveva un braccio poggiato sulla spalla del minore. Il biondo interruppe bruscamente la conversazione sventolando la bustina di dolcetti tra i loro visi:

"Cos'è tutta questa vicinanza? Su, fatemi spazio" rise il biondo, passando il pacchetto di snack a Jungkook. Quest'ultimo sussurrò un piccolo 'grazie' al più grande che in tutta risposta gli mimò un cuore incrociando il pollice e l'indice.

Tra un discorso e l'altro, Taehyung tirò fuori il cellulare e cominciò a filmare gli altri, che immediatamente misero su il loro più bel sorriso.

"Allora Kookie, come pensi stiano andando queste prove?" chiese il ragazzo da dietro al cellulare, inquadrandolo.

"Beh, niente male, ma si può migliorare. Devo migliorare." Jungkook terminò la sua frase con il suo solito grande sorriso che metteva gli altri di buon umore.

"Oh, andiamo, è solo modesto. Jungkook è già perfetto così.. nella danza, ovviamente. E poi, come se non bastasse è anche il più bello tra di noi, cosa vuoi di più dalla vita?" intervenì Jimin, che parlando aveva portato un braccio a cingere le spalle del ragazzo accanto a sé, avvicinandolo maggiormente.

Il piccolo scrollò semplicemente la testa accennando una leggera risata, dando poi una spallata a Jimin, allontanandolo nuovamente.

"Grazie Jimin, hai sempre molta considerazione di noi altri!" Hoseok da dietro sventolò la mano per attirare la sua attenzione, scatenando le risate generali.

"Oh, insomma Hobi, vorresti contraddirmi?"

"Beh, anche io sono di bella presenza..." cercò di convincersi il ragazzo dai capelli rosso fuoco, arrendendosi subito dopo, ammettendo di essere d'accordo con Jimin.

I minuti passavano ed ormai di tornare a provare non si vedeva nemmeno l'ombra. Cominciarono tutti a fantasticare sul nuovo tour che sarebbe partito da lì a qualche mese, in seguito all'uscita del nuovo album.

"Chissà se riusciremo ad arrivare in Europa, sarebbe magnifico!" sospirò Taehyung dopo aver posat il cellulare.

Jimin si alzò dal proprio posto andando in sua direzione e lo abbracciò da dietro, cominciando a dondolare:

"Il nostro Tae non vede l'ora di vedere come sono le Army europee, eh, furfante?" il moro, che al momento aveva i capelli tinti di un grigio scuro, cercò di replicare, ma il biondo non glielo permise, continuando a parlare, dopo aver poggiato il mento sulla sua spalla.

"Beh, a dire il vero anche io sono molto curioso di vedere come sono" inevitabilmente lo sguardo gli cadde sul viso di Jungkook che se fino a quel momento stava mangiando lo snack che il maggiore gli aveva portato, ora aveva alzato lo sguardo per portarlo sul viso di questo. Lo distolse poi subito dopo, quando si accorse che lo stava già guardando e rise leggermente, battendo le mani ornate da qualche sottile anello che non facevano altro che slanciare le sue dita già sottili ed affusolate da sé.

"Già, ma per arrivare in Europa prima dobbiamo diventare perfetti, e se non proviamo non arriviamo da nessuna parte" asserì il leader, provocando gli sbuffi dagli altri membri, che avevano ormai perso ogni briciola di forza.