1.0 Una piccola Introduzione

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In un giorno d'autunno,mi avviai verso il bosco, per cercare tranquillità dopo un'orrenda giornata di lavoro.
Attorno a me c'erano un milione di foglie cadute dai rami degli alberi, che quasi spogli avvertivano che l'inverno stava arrivando.
Nel mio cammino notai che era un posto tranquillo, c'erano tavoli e panchine ogni 20 metri per la via, fino ad arrivare alla mia panchina...
E la immagino li, seduta ad aspettarmi, ogni volta, con quei suoi capelli lisci alla perfezione che faceva sembrare i miei sempre in disordine, che sorrideva non appena mi vedeva arrivare, e mi faceva morire l'anima quando incastrava i suoi occhi perfettamente con i miei...
Ma quando esco dalle fantasie che la mia testa stava costruendo, mi rendo conto che non c'è...lei non potrà mai esserci.
Ma io la immagino ancora li, perché mi ha lasciato un vuoto nel petto, che non si può colmare...
Dicono che l'amore ti salva, è una danza che non puoi far a meno di ballare, che se cosi profondo potresti perderti...
E io mi sono perso...
Il suo profumo mi risuona in testa come una tempesta in mare aperto, la sua voce mi accompagna nelle orecchie dolcemente tutto il giorno e io capisco che sono ancora innamorato di lei.
Questa panchina, questo piccolo e freddo posto nel mondo, per me rende viva la sua immagine... questa panchina mi ha permesso di conoscerla...



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