Sad and in Love

9 0 0
                                    

La pioggia picchetta sul vetro della finestra della mia camera, emulando il rumore delle mie lacrime. Il mascara, che avevo provato solo e soltanto nel tentativo di sembrare più bella ai tuoi occhi, si scioglie lentamente e cola sulle mie guance. 

Perché tu? Perché tu, tra tutti i ragazzi che ci sono, dovevi rubare il mio cuore?

Io non posso sopportare questo dolore lancinante che mi trapassa da parte a parte ogni volta che ti vedo.  Io non posso ignorare il mio cuore che sobbalza ogni volta che mi guardi.

Io...Non posso...

Dico a me stessa che non provo più niente per te, e la mente approva, ma il cuore ignora ogni tentativo di eliminarti dalla mia vita.

Da quando ci sei tu, tutto il resto perde importanza. Ogni volta che ci troviamo nella stessa stanza, eccomi che ci provo, che mi avvicino a te nel tentativo di parlarti, ma ogni volta, il palato si secca, e dalla mia bocca escono suoni soffocati.

Vorrei non averti mai conosciuto. Vorrei che i nostri incontri si fossero fermati a quell'unico spettacolo, ma purtroppo non è così. Ogni giorno ti vedo passeggiare nei corridoi, accompagnato ogni volta da una ragazza diversa, un giorno bionda, un giorno mora, un giorno bruna....

Ma quella ragazza non sono mai io.

Quante volte ho sognato di esserlo, però. Avere il tuo sottile, ma forte braccio che mi stringe la vita. Avere il tuo respiro a pochi centimetri dal mio. Avere le tue rosse e carnose labbra, che tante volte ho desiderato baciare, quasi premute sulle mie.

Tutte cazzate. Sogni ad occhi aperti. Illusioni.

Ma è tutto quel che ho, per consolarmi delle tue attenzioni nei confronti di Asia, o di Marta, attenzioni che mi fanno ardere il fuoco come una brace.

PERCHÉ!?Perché doni a loro ciò che ho sempre desiderato!?

Un sorriso

Una parola

Un saluto

Un numero di telefono

Un appuntamento

Una giacca sulle spalle

Una precedenza alla salita di una scala

Un passaggio in macchina

Un fiore

Un regalo di San Valentino

Una carezza sul viso

Un caldo e dolce bacio in una serata d'autunno, davanti al molo illuminato, dove tutto ciò che conta siete tu e lei, in un vortice di passione che si concentra nelle vostre lingue.

E doni loro anche cose che io non ti avrei mai chiesto

Un vortice di passione sul collo

Una mano sotto la cortissima minigonna

Un momento di piacere in un buio corridoio

Eppure, io ci ho provato. E ci sto provando tutt'ora. A ottenere la tua attenzione, comprando oggetti e vestiti che avrei lasciato nei negozi altrimenti.

Come la mia corta minigonna, con la quale mi sento insicura quando cammino ne corridoi della scuola, ma la indosso comunque solo per farmi notare da te. Non avrei mai desiderato un maschio che mi spia il culo, ma tu sei diverso. Se tu lo facessi, la mia vita avrebbe un senso.

O quell' aderente e scollata canottiera, che ha procurato più di un problema con mio padre e con i maschi della classe.

O, ancora, il mio primo paio di scarpe con i tacchi, scomode e altissime, fin troppo per me. Le ho comprate solo per arrivare all'altezza della tua bocca, nel caso di un impossibile bacio.

Ma io non indosserò nessuna di queste cose citate. Mai più. Perché? Per il semplice fatto che non voglio guadagnarmi il soprannome di "Troia", come Asia o Marta o tante delle ragazze con cui ti vedi. A me basterebbe essere chiamata troia da te.

Once upon a time I was falling in love, now I'm never falling apart... There's nothing I can do, total eclipse of a heart...

Te la ricordi? Ti prego, non mi dire di no. Questa è la nostra canzone. La canzone che mi ha dato la forza di parlarti, per qualche strano motivo.
Era una semplice domanda, di cui io conoscevo già la risposta, ma la tua risposta.... Mi ha illuminata

"Era ora che te ne accorgessi... "

Potrebbe sembrare una frase presuntuosa, ma non lo è. Affatto. Detta con quel tuo mezzo sorriso che mi piace tanto, per giunta. Volevi dire che te lo aspetttavi, che io parlassi? Che sapevi della mia esistenza? Nonostante tutto ciò che è successo dopo, in quel giorno, la tua frase rimane il mio ricordo più fervido.

Da quel momento, ho iniziato a parlare con te, e tu con me. Cosa potevo chiedere di più?

Giorno dopo giorno. Settimana dopo settimana. Mese dopo mese.
Ma il rapporto tra me e te continuava a essere un rapporto di distanza : sapevo ciò che volevo ma non sapevo come prenderlo.

Alla fine dell'anno la nostra relazione era come un lento filo invisibile : continuava a tenerci legati, ma non abbastanza stretti, ed era impossibile da vedere a tutte le altre persone.

Il mio cuore continuava a dire:

"Amami, per favore... "

Ma la mia mente aveva capito che non c'era più speranza.

Quella calda notte di primavera, il mio saggio giudizio era caduto come un'ascia sul nostro filo, distruggendolo completamente.

Il tuo numero? Andato

Le tue foto? Cancellate

Provai persino a eliminare i ricordi del nostro breve tempo insieme, ma loro rimanevano là, offuscati ma pur sempre presenti.

A volte mi capita di guardare il cielo stellato, e tra le tante costellazioni presenti nello scuro cielo estivo, tra un'orsa e un cigno, riesco a cogliere il tuo mezzo sorriso, formato dalle stelle più luminose, come chicchi di zucchero nell'immensitá scura dell'universo...




Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 21, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Sad and in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora