25.Le freddure di Sascha

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Elisa intanto quella mattina come quasi tutte le mattine era andata a scuola,si era  alzata alle 6:45 per prepararsi altrimenti non avrebbe preso in tempo l'autobus,che passava di lì verso le 7:20.

Quel giorno le lezioni passarono stranamente troppo veloci e senza senza rendersene conto erano già le 14:00,loro uscivano a quell'ora.

Prese l'autobus anche per tornare a casa, insomma era la solita routine di una studente.

"Mamma sono a casa!"gridò lei aprendo la porta di casa,e richiudendola alle sue spalle una volta entrata

"Mà ci sei?"chiese lei,di solito la mamma la salutava o domandava com'era andata scuola,quella era la domanda più frequente.

"Hey Elisa!"sentì dire da Lorenzo una volta che lei era entrata in cucina,non ci poteva credere quei 5 erano dappertutto

"Ciao Elisa"disse la mamma di lei mettendo la pasta sul tavolo,c'erano posti in più quindi capì che i suoi amici avrebbero pranzato con lei

"Ciao?"disse lei e suonò più come una domanda che un'affermazione,non se l'aspettava

"Sai pensavamo fossi tornata a casa e abbiamo pensato di passare,ma a quanto pare non eri ancora arrivata"esclamò Stefano guardando la pasta al sugo,aveva fame come al solito insomma

"E visto che c'erano li ho invitati a mangiare"aggiunse la madre di Elisa,lei annuì e si sedette al tavolo,aveva una fame tremenda.

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"Quindi vi stavo dicendo che in pratica sono caduto sul palco e la ragazza vicino a me invece di aiutarmi per farmi alzare ha riso di me..."disse piagnucolando Stefano,erano tutti attenti ed Elisa si tratteneva dal ridere

"Non c'è niente da ridere!Immaginati lì davanti a tutti,con una ragazza ritenuta tua fan che ti ride in faccia!"piagnucolò ancora Stefano,la faccenda si stava facendo veramente interessante e divertente,ma al solo pensiero di lei davanti a tutti mentre faceva una figura di merda le fece abbassare subito lo sguardo dalla vergogna.

Era sempre stata una ragazza timida,o almeno all'inizio era così,per conoscerla bene ci volevano mesi solitamente,ma con loro era diverso si sentiva a suo agio,era come se li conoscesse da una vita.

"Si si abbiamo capito..."disse Lorenzo cercando di distrarre Elisa dai suoi pensieri,si accorgeva del suo sguardo basso e dell'essere timida al solo pensiero di un episodio come quello di Stefano.Questo gli faceva capire che erano molto simili e la capiva...e gli piaceva.

"Raga Raga Raga Raga"disse Sascha e tutti quanti si girarono verso di lui

"Volete detta una freddura?"disse ancora lui e gli altri annuirono preparati ad una battuta

"Allora mettetela nel frigo!"disse ancora Sascha  e gli altri lo guardarono scettico e poi Stefano e Salvatore scoppiarono a ridere

"Non dovete mai fidarvi di un americano"affermò Elisa seria,tutti la guardarono e fecero delle facce dubbiose

"E perché mai?"domandò Salvatore curioso mente gli altri la guardavano curiosi della risposta

"Perché ti U.S.A."disse lei e subito dopo Lorenzo,Stefano,Giuseppe e Salvatore scoppiarono a ridere.

"Raga quando andrete via?"domandò lei curiosa,sarebbe che tutto questo non sarebbe durato a lungo

"Tra 2 giorni"disse Giuseppe e guardò Lorenzo facendogli cenno con la testa verso Elisa

"Ah così presto..."disse lei guardando in un punto indefinito della stanza,si perché si trovavano nel salotto di casa di Elisa

"Già..."disse Lorenzo guardandola,non c'è la faceva più doveva dirgli quello che provava per lei,doveva provarci.

"Perché non andiamo a fare un giro in centro?"domandò lei cercando di cambiare argomento

"Certo"risposero gli altri in coro.

Erano usciti dalla casa di Elisa e presero l'autobus per andare in centro visto che lei abitava non propio in città ma un po' più in periferia.

Stavano cammino da qualche minuto per le piazze di Roma.Stefano e Sascha erano andati in un negozio tipo Adidas ed invece Salvatore e Giuseppe erano andati in un negozio di informatica.Erano rimasti da soli mentre passeggiavamo tra le strade di Roma.

"Ti piace lo zucchero filato?"chiese lui dopo un po',lei stava guardando dei ragazzi più in là che giocavano a calcio e aveva attirato la sua attenzione

"Eh?"chiese lei guardando inclinando leggermente la testa

"Ti piace lo zucchero filato?"chiese di nuovo lui sorridendo alla ragazza al suo fianco,lei fece cenno di si con la testa.

Allora lui prese la mano di lei e iniziò a camminare a passo veloce,lei all'inizio non capiva ma poi lo assecondò e si ritrovarono davanti ad un venditore di zucchero filato.Senza che lei potesse dire niente lui prese 2 pezzi di zucchero filato,lì pago e glielo diede.

"Beh grazie"disse lei sorridendo a Lorenzo e lui ricambiò guardandola mentre nelle sue guance le si formavano 2 fossette che secondo lui la facevano sembrare ancora più adorabile.



SONO VIVAAA,CIAOOO
sono viva e sono felicia.
Volevo augurarvi prima di tutto buona vigilia di Natale,e buon Natale per domani!🎄
Oggi è anche il mio onomastico e quindi sono happy,shallalààà!
Boh non so che scrivere,spero vi piaccia,nel prossimo capitolo potrebbe succedere qualcosa!...😏

Un gruppo alquanto stranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora