C'era una volta, una ragazzina di si e no 13 anni, camminava nel centro di Londra con una piccola ma capiente valigia, sopra ad un marciapiede ricoperto di soffice neve bianca, ma essa era fredda, fredda ma calda allo stesso tempo, come il cuore di quella ragazzina che era stata obbligata ad affrontare un educazione ferrea da parte della signora Jefferson, una burbera signora che era a capo dell'orfanotrofio dove lei era cresciuta. La signora pensava che le bambine dovevano avere uno scopo nella vita e per averlo dovevano imparare ad essere donne dalla più tenera età, quindi la signora impiegò solo una settimana per scoprire che il vero talento della bambina era basato sulla sua melodiosa voce. Così la obbligò a cantare pezzi di musica lirica e la crebbe come una vera donna fino a quando non l' adottarono in una delle famiglie benestanti della città.
Si fermò danti ad un portone di una grande casa e un po' esitante suonò alla porta. Un uomo di appena 41 anni moro e con degli occhi marrone nocciola, aprì la porta e con un sorriso caloroso si rivolse alla bambina.
«Tu dovresti essere Natalia giusto?»
«Si, signore»
«Oh, ti prego tanto siamo già una famiglia puoi chiamarmi papà o come vuoi» disse l' uomo sempre sorridendo.
«Certo come vuole lei papà» disse facendo un breve inchino.
«Non c'è bisogno che ti inchini piccola mia. C'è solo bisogno di un abbraccio» desse allargando le braccia e piegando le gambe per arrivare all'altezza della bambina.
Lei era confusa, nella sua vita aveva ricevuto si e no due o tre abbracci ogni mese da parte dalla cuoca Teresa che alcune volte aiutava a lavare i piatti. Ma dopo che lei se ne andò perché era troppo anziana per quel lavoro non ricevette più abbracci da nessuno. Così titubante lasciò la valigia sul l'ultimo scalino che la separava dalla porta, e si avvicinò all'uomo e avvolgendoli le braccia al collo, lo strinse in un caloroso abbraccio che venne subito ricambiato con affetto e…. Amore.
All'abbraccio si aggiunse anche una donna con lunghi capelli biondi e con degli splendidi occhi color cielo.
«Finalmente sei arrivata. Ero così in ansia che non ho fatto altro che assillare mio marito su quando saresti arrivata. Ed ora eccoti qui splendida come quando ti ho vista» disse lei staccandosi dall'abbraccio e mostrando un enorme sorriso.
Natalia arrossì non era abituata a questo genere di complimenti.
«Grazie signora» disse staccandosi dall'uomo che si alzò subito dopo.
«oh ma ti prego chiamami mamma. Su adesso entriamo che è già tutto pronto in tavola» disse facendo prendere la valigia della bambina al marito dopo che questa ha insistito che poteva benissimo portarla lei.E così la signora Anna e il signor Alfonso diventarono i genitori di Natalia invece Cristopher e Jack diventarono i suoi fratelli minori.
E finalmente il cuore di ghiaccio di Natalia si è sciolto ma non del tutto.
Il destino le riserverà ancora tante sorprese ed una di queste l ha seguita fino alla sua nuova casa.
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~Peter Pan || A modo mio~
FanfictionQuesta lo scritta per intrattenere i lettori dell'altro mio libro ~mi sono innamorata di te~ spero che vi piaccia. PS. Non è la solita storia ma ho cambiato solo i personaggi di Wendy e dei suoi fratelli.