CAPITOLO 1

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Carl

L'aria era densa a Wilmington. In realtà lo era sempre stata, specie da quando le navi dell'esercito americano attraccavano al porto della cittadina. Non si sapeva il reale motivo per il quale avessero scelto proprio quella città per le loro esercitazioni, ma una cosa era certa: la gente era infastidita da loro, e da quel rumore assordante e fastidioso dei caccia F47, che svolazzavano nel cielo. Era diminuita visibilmente anche la popolazione volatile. Pochi uccelli erano rimasti lì, e quelli che c'erano, molto presto se ne sarebbero andati. Quella mattina il cielo era grigiastro, le nuvole, bianche come la panna cotta, forse si stava avvicinando un temporale o forse no. Le previsioni erano sempre state fasulle e non ci azzeccavano mai. E Carl non ci andava più appresso da un pezzo. All'inizio della sua carriera da pescatore, erano state proprio quella dannate previsioni trasmesse via radio, a far sì che il ristorante sul molo, il Molly's fish, gestito da lui e da sua moglie Molly, per l'appunto, restasse più di una volta senza pesce fresco da poter cucinare e offrire ai clienti. E quando l'inverno successivo si ritrovarono sull'orlo della bancarotta, Carl vendé le ultime proprietà che gli erano rimaste, ereditate da sua madre. L'anno successivo, ogni mattina, tutti i giorni, caricava la borsa frigo e tutto il necessario ed usciva in mare aperto per pescare. Doveva diluviare per impedirgli di fare il suo lavoro. Ma con gli anni Carl diventò un pescatore provetto, uno di quelli che sapeva ogni cosa del suo mestiere, così perspicace e furbo, da intuire un temporale leccandosi la punta del dito e ascoltando da che parte tirasse il vento sulla pelle umida.

Erano passati trent'anni da quando lui e Molly si sposarono. Lui era nativo di Wilmington. Figlio unico e pure orfano. Il padre gli era morto in guerra, e lui e sua madre erano rimasti soli. È vero, il soldato Bill era stato sepolto con tutte le onorificenze che aspettavano ad un caduto di guerra, ma poi, nessuno, neppure lo stato che tanto si proclamava leale per le famiglie dei caduti, aiutò lui e sua madre a tirare avanti la baracca.

Carl aveva provato la fame, sapeva bene cosa significasse andare a letto bevendo un solo bicchiere di latte, che la vicina impietosita aveva offerto alla madre. Sapeva cosa significasse avere un solo paio di scarpe, due maglioni e due paia di pantaloni.

La povera vedova aveva fatto ogni cosa fosse possibile per cercare di crescere l'amato e unico figlio, e Carl le era sempre stato grato. Sua madre le chiese perdono persino prima di morire, ma lui non aveva nulla da perdonarle, anzi, sperava un giorno che se l'altissimo gli avesse fatto il dono di diventare genitore, avrebbe tanto voluto essere un ottimo padre, proprio come sua madre lo era stata con lui.

Carl era molto grato alla sua cittadina, la sua amata Wilmington. Dove aveva passato sicuramente anni bui e difficili, ma fu la stessa cittadina che anni dopo, in una calda giornata di luglio, proprio mentre stava preparando la borsa frigo per imbarcarsi con l'allora "re della pesca", il vecchio Landon, a cui doveva ogni cosa avesse imparato sul suo lavoro, che incontrò una dolce fanciulla dai capelli ambrati e il viso pallido, spruzzato da tante lentiggini che lui trovò subito molto attraenti. Quella ragazza le avrebbe cambiato la vita, pensò subito. Ed aveva ragione, dopo un anno quella ragazza diventò sua moglie, la sua dolce Molly, che stava insieme a lui da ormai più tempo di quanto ne ricordasse. La stessa donna, che ora lo scrutava con aria arrabbiata, oltre il bancone del ristorante.

Carl si avvicinò piano, con cautela, sapeva o meglio, aveva intuito dallo sguardo truce che Molly gli regalava, cosa stesse per dirgli.

<<Sto per andare a pesca.>> Gli disse Carl, mentre apriva la cassa per estrarre qualche banconota per il rifornimento della barca.

<<Sei andato di nuovo da quella ragazza?>> Esordì l'anziana Molly, scrutandolo con aria severa.

Richiuse la cassa e sospirò. Non capiva per quale diavolo di motivo sua moglie credeva alle dicerie di quelle quattro pettegole, che stavano tutto il giorno a parlare di ogni cosa succedesse e degli abitanti vicino al molo. Carl non le sopportava proprio. C'era Beth, la moglie del pastore della cittadina. Alla faccia della religione, quella donna non amava il prossimo, ma si divertiva a spettegolare come una vecchia zitella, mentre il marito impartiva lezioni di vita e di religione al resto della comunità.

LA GUARDIANA DEL FARO  CARTACEODove le storie prendono vita. Scoprilo ora