Sos Questioni Di Cuore

Sos:sono andata a letto con Killian Jones

Era stata una giornata abbastanza normale per Regina. Aveva studiato tutto il pomeriggio e si stava tranquillamente rilassando sul divano con una rivista.Almeno fino a quando una delle sue migliori amiche, meglio conosciuta come Emma Swan, nonché una delle sue coinquiline, si era presentata nella loro stanza completamente nel pallone. Non era normale, quello. Emma era la più riflessiva tra le due. Era Regina quella impulsiva e ansiosa. Emma la sapeva gestire, l'ansia. O almeno così credeva lei. Non c'era stato neanche bisogno di chiederle che avesse che lei aveva buttato fuori un 《Stasera esco con Neal.》Ok, si era detta lei. E allora? Erano settimane che i due uscivano insieme e, da qualche giorno, avevano anche ufficializzato la cosa. 《E allora?》 Le aveva chiesto a quel punto. La bionda era impallidita ancora di più e, sottovoce, come se non volesse davvero dirlo, aveva ribbattuto con 《Sono andata a letto con Killian Jones. Sono andata a letto con Killian Jones e stasera ho un appuntamento con Neal. E me ne sono ricordata solo ora! E il bello è che mentre ci andavo a letto non ho pensato minimamente al mio ragazzo! Sono fottuta.》E li, Regina, aveva capito tutto. Killian Jones era la cotta stratosferica e super segreta di Emma. Talmente segreta che neanche lei sapeva di averla. Lei, Mary Margareth e Ruby avevano più volte cercato di farle capire che il loro flirtare non avrebbe portato a nulla di buono, in quei tre anni, ma lei aveva ribattuto con un《Ma noi siamo solo amici, non flirtiamo affatto!》 Sicuro! E infatti era lei ad aver tradito Neal Cassidy con Killian Jones, mica Emma! 《Ok, Emma. Ora ti prendi un bicchiere d'acqua e mi racconti per filo e per segno come diavolo hai fatto a finire a letto con Uncino, e poi aspettiamo insieme Ruby e Mary Margareth, così ti diamo tutte un consiglio.》 Avevano iniziato a chiamare Killian in quel modo a causa del suo moncone e del suo mettere sempre giacche di pelle e matita. Lui non si offendeva affatto, anzi! 《 Ok.》 Aveva ribbattuto Emma, sempre più affranta.

《 Emma, hey Emma!》
《Killian? Che cosa ci fai nel corridoio dell'aula di filosofia? Non hai lettere antiche,ora?》 Aveva chesto lei curiosa non appena aveva scorto l'amico.
《 Tecnicamente sarei dovuto essere in aula più o meno....venti minuti fa, ad occhio e croce - aveva ribbattuto lui facendo finta di guardare un orologio inesistente sul polso sinistro, proprio sopra il moncone.- Mi hai scoperto! Volevo disertare e sono venuto a cercare la mia compagna di avventure!》《Non ti credo》 Gli aveva detto lei osservandolo attentamente. Era un pò strano. Avrebbe giurato fosse quasi, timido? Killian Jones timido? Si era messa a ridere da sola per quell'assurdità. 《Ok. Volevo chiederti se ti andasse di accompagnarmi alla cena che ha organizzato mio fratello Liam. È solo che mia madre vuole che porti qualcuno e tu sei l'unica amica che ho. Certo, ci sono Regina, Graham e David, ma tu sei quella con cui ho maggior confidenza.》Lo aveva guardato un pò commossa. 《Ma certo! Quando?》《Domani sera. Ti passo a prendere alle otto?》《Va bene.》 E poi, d'un tratto, si era ritrovata stretta in un abbraccio che, dopo neanche due minuti, si era tramuntato in un bacio pieno di passione. Si ricordava perfettamente la sensazione delle labbra calde di lui sopra le sue e i suoi 'sei sicura?' Biascicati tra un bacio e l'altro durante il tragitto verso la camera del ragazzo. I suoi 'ti voglio' sussurrati mentre i loro corpi si fondevano e i suoi gemiti di pura estasi mentre raggiungeva l'apice. Si era resa conto solo quando si era svegliata di ciò che avevano fatto. Così, aveva preso le sue cose e, mentre il ragazzo ancora dormiva beato,era sgattaiolata ancora mezza stordita fino in camera sua, dove aveva incontrato Regina.

《Sono un casino, vero?》Aveva allora domandato Emma afflitta. Durante il racconto erano arrivate anche le altre due, che avevano subito capito e si erano affrettate a tirare fuori la confezione di cioccolata calda e di cannella per farla all'amica.
《Ma no, tesoro.- le aveva detto Mary Margareth. - Però dovresti dirlo a Neal. E, se posso dovresti fare chiarezza sui tuoi sentimenti prima di continuare ad uscirci.》Tipico di lei. Lei e David si erano sempre detti tutto. Anche le loro avventure durante il loro mese di pausa. Ruby, invece, le aveva detto 《Molla Neal e mettiti con Uncino. È troppo figo e preso da te per non essere considerato.》 Decisamente era la più romantica delle quattro. Comunque non le aveva detto niente di nuovo. Erano settimane, esattamente da quando lei e Neal avevano iniziato ad uscire, che Ruby le diceva di mollarlo per Killian. Assolutamente imparziale.《 Senti, Emma. Non posso dirti io cosa fare, ma credo che dovresti capire cosa vuoi, prima di affronatre entrambi.》Le aveva detto infine Regina. Forse aveva ragione,ma come fare? Non sapeva scegliere tra la testa e il cuore.
E Ruby, aveva detto ancora 《Perché non facciamo come quando io ho dovuto scegliere la città per il master, l'anno scorso? Fai una lista con i pro e i contro di entrambi e decidi.》 Per quanto l'idea fosse stramba, confortata dalle sue amiche e dalla cioccolata con cannella, aveva scritto le liste:
Pro Kilian:
-bacia bene.
-tenta sempre di farmi sorridere.
- mi tira su di morale.
-mi fa sentire viva.
-mi fa sentire libera.
-ha gli occhi più belli del mondo.
-pensa prima a me e poi a sé stesso.
-è dolce con me.
-è carino.
-è sexy.

- Pro Neal:
-mi vuole bene.
-mi da buoni consigli.
-tiene a me.
-parliamo molto.
-sto bene con lui.

- Contro Killian:
- è uno sbruffone.
-è dannatamente irritante.
-è così sicuro di sè.
-è spericolato.
-fa battutine idiote.
-gira sempre con le ochette.
-a volte mi prende in giro.
-pensa di essere favoloso. (In effetti lo è..)

- Contro Neal:
-fa tutto ciò che gli dice il padre.
-odia letteratura.
-non sopporta Killian.
-vuole che non parli più con Killian.
-non è Killian.
La scelta, a quel punto, era scontata. Così Emma Swan, per la prima volta in venticinque anni, aveva preso coraggiosamente il telefono e aveva digitato 《Possiamo parlare?》. Stessa frase per due uomini diversi, ma solo uno di loro, quella sera, avrebbe avuto una splendida sorpresa.