Chapter One.

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Buio vidi solo quello, tutto attorno a me era scuro e mi impediva di vedere, ma d'un tratto uno spiraglio di luce mi condusse verso il mio adorato risveglio. «Si chiama Katie.. È stato ricoverata molti anni fa. È caduta dentro un burrone»
Disse qualcuno in lontananza a forse un'altra persona nella stanza, ma la sua voce era ovattata. Io non risposi non riuscivo ancora a capire cosa fosse successo, misi a fuoco la stanza intorno a me.

«Oh, buongiorno Katie. Finalmente ti sei svegliata... Sei stata in coma per veramente tanti anni circa quindici, come ti senti?» Domandò avvicinandosi, ma io mi strinsi nella coperta andando contro la testata del letto, avevo paura.

«Cosa sta dicendo.. d-dove mi trovo, chi è lei!?» Urlai impacciata. La voce suonava diversa da come me la ricordavo.

«Signorina Katie mi ascolti. È difficile da capire ma molti anni fa è entrata in coma e durante questo periodo si è stabilita qui. Si è svegliata oggi dopo circa quindici anni.» Disse rassicurandomi.

«Dove sono i miei genitori?» Domandai, mentre ricordi vaghi mi tornavano alla mente, un clown mi offriva un palloncino rosso e io come una stupida mi ero allontanata da loro... Di lì i ricordi sparivano.

«Loro.. Sono scomparsi svariati anni fa, incidente in macchina. Mi dispiace molto.» Abbassò il volto, un senso di vuoto si creò nel mio petto. «Ma non si preoccupi, è stata adottata da un uomo molto gentile che ha l'opportunità di farti da padre, verrà a prenderti domani, che ne dici di riposare adesso?»

«Si..» Mi chiusi nelle coperte, cancellando tutto il mondo esterno.

«Va bene. Ci vediamo domani signorina, per i controlli.» Disse dandomi la buonanotte e uscendo dalla stanza, ignaro delle mie lacrime che cadevano lungo le guance.

Aprì un occhio di sfuggita, notando un palloncino rosso che galleggiava nel corridoio dell'ospedale, oltre il vetro della mia stanza. L'ansia e la paura cominciarono a manifestarsi, ma poi iniziai a calmarmi, vedendo come un bambino vi si avvicinava afferrandolo come suo giocattolo. Lasciai perdere, mettendomi comoda e aspettando che morfeo mi riprendesse tra le sue braccia. Mi svegliò una voce dolce. Aprì nuovamente gli occhi una ragazza dai capelli rossi mi si trovava davanti con una busta in mano, «Indossa questi per favore» Disse sorridendo.

Mi lasciò la busta ai piedi del letto, poi si girò per andarsene, ma qualcosa le tornò in mente e mi guardò nuovamente

«Signorina le hanno lasciato questo.» Mi girai attorno e non mi accorsi nemmeno che fosse lì, un bellissimo palloncino rosso con su scritto "Guarisci presto" si trovava legato ai piedi del letto, esattamente alla testata di ferro. La donna ignorò il mio sguardo andandosene definitivamente, ma la fermai.

«Hai per caso visto chi lo ha lasciato?» Domandai presa dall'ansia.

«No mi spiace. Oh a proposito il signor Green la sta spettando nella sala principale.» Sorrise.

«Si, d'accordo.» Mi levai le coperte di dosso.

«Arrivederci» Disse sparendo e uscendo dalla stanza. Non fu l'unica a sparire e infatti anche il palloncino se ne era andato. Dovevo calmarmi forse mi ero immaginata tutto.

|𝐹𝑒𝑎𝑟 & 𝐿𝑜𝑣𝑒| 𝑃𝑒𝑛𝑛𝑦𝑤𝑖𝑠𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora