Feci per rispondere ma preferii ignorarlo, ero in estremo ritardo e a dir il vero mi faceva un po' pena ridotto così.
Entrai in classe, dopo essermi sorbito la lunga strigliata della professoressa, mi diressi verso l'unico banco libero. Passando per i banchi notai che ancora Wyatt non era in classe e quindi realizzai che avrebbe dovuto sedersi sull'unico posto non occupato, quello accanto al mio.
Dopo svariati minuti di Oleff ancora non c'era traccia, quando ormai non ci speravo più entrò in classe accompagnato dal preside.
Ero curioso di sapere cosa fosse successo, firmarono alcune carte e la curiosità non faceva altro che crescere.
Wyatt si sedette accanto a me io rabrividii. Mi chiesi perchè mi facesse questo effetto la sua presenza e perchè minuti prima non mi era successo lo stesso, ma al momento riuscivo solo a pensare a quanto quei ricci mi mettessero in soggezione.
Jaeden:< che hai combinato?> Gli chiesi gentilmente come se poco prima non fosse successo niente.
Wyatt:< ti hanno mai detto che chi si fa i fatti suoi campa cento anni?> mi rispose nervosamente.
Evitai nuovamente di ribattere per evitare scontri, mi sembrava così fragile, come se qualcosa lo terrorizzasse.
Per tutta la lezione non riuscii a staccargli gli occhi di dosso, lui invece non fece altro che scarabocchiare su di un foglio, con su sempre la stessa espressione di tristezza e quegli occhi di ghiaccio dai quali scese una lacrima che bagnò le sue guance infuocate. Glie le asciugai, non so bene perchè. Lui mi afferò la mano, la strinse e mi guardò negli occhi prima di dirmi