Ƈнαρтєя σηє

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Una fessura di luce, il buio, e in seguito una zona di nuovo colore che gli invadeva la vista.

Allo specchio, la propria immagine riflessa non era certo una delle migliori, una di quelle da ammirare o una di cui innamorarsi al primo sguardo : posa stante, le spalle piegate in avanti e la vita sporgente, tutto a causa della stanchezza.

Quanto tempo era passato dal suo ultimo riposo? Forse... Tre notti? Tre notti ed ancora quella pesante macchia viola che ricopriva uno di quelli che molti paragonavano a dei "piccoli rubini" non accennava a diminuire.

Doveva fare in fretta, prima che la luce del tramonto lasciasse il posto all'oscurità della quarta notte, aveva poco tempo disponibile per disinfettare nuovamente l'occhio ridotto ad una fessura, quella che gli faceva percepire solamente una parte della realtà circostante, altrimenti avrebbe dovuto aspettare una nuova alba e, di conseguenza, la situazione sarebbe potuta peggiorare.

Rogue, osservava quasi con passione il grosso livido, come se stesse ammirando un'importante opera d'arte e tutte le sue possibili sfumature.
La sua mente era vuota, invasa solamente una tenue nebbiolina opaca che bloccava ogni minimo ragionamento.
« Non toccarlo! »
Una voce femminile, tanto dolce quanto decisa, interruppe bruscamente i pensieri del ragazzo, portandolo a fare un rapido scatto per la sorpresa, con le dita ancora tese, pronte per premere sul nero più interno della macchia.
« Se non sono pulite potrebbero peggiorare l'infezione, lo sai? ».
Le spalle del rosso si rilassarono solo dopo aver constatato che la giovane figura appartenesse realmente ad una sua conoscente, la sua "amica di fiducia".
« Non c'è ancora nessuna infezione, non stare in pensiero per me ». Rispose prontamente, e poi, le rivolse un dolce sorriso.

"Sorridere"

Lui sorrideva sempre.
Sapeva far brillare alcuni di quei rari, rarissimi sorrisi, talmente belli e sinceri che nessuno avrebbe mai osato interromperli.

"si preoccupa troppo" fu l'unico pensiero che, in seguito, riuscì ad elaborare nella propria mente.
« Ascolta- »
« Ascolta Asami, vai a riposarti- » interruppe subito « Ci penso io qui, capita a tutti di ricevere un pugno ben assestato, non è nulla di grave, fidati!»
La ragazza parve aver bisogno di tempo per comprendere appieno la sua richiesta e, infine, accontentarla, in seguito ad un cenno del capo che aveva scombussolato i morbidi capelli castani.
In silenzio, ricambiò il sorriso dell'amico, e uscì dal piccolo bagno, provocando una sonora risata, profonda ma squillante allo stesso tempo
« Ancora a dargli fastidio? Il tuo altruismo mi sorprende sempre di più!»

Apparteneva ad una ragazza bionda, dagli occhi brillanti e dalla risata facile.
Una persona tanto seria quanto allegra e che, a quanto pare, aveva una piccola fissazione nell'infastidire le altre persone. E sì, le riusciva meravigliosamente bene.

Asami non rispose, si limitò a rivolgerle una smorfia bambinesca, tipica delle sue abitudini.

Il piccolo gruppo si trovava in un vecchio bunker sotterraneo, privo di finestre e di luce, la cui unica e piccola fonte proveniva da una specie di finestra all'interno del bagno, quella che Rogue stava cercando di sfruttate al meglio prima dello scadere della giornata.
Ma perché i ragazzi erano rinchiusi lì dentro da così tanto tempo?
Era stata letteralmente una questione di vita o di morte.
Non sapevano il motivo per cui avevano rischiato di non vedere più il mondo terreno, ma erano certi di quel che stavano facendo.
Il loro compito era quello di aspettare gli altri componenti del gruppo, che avevano preso l'assurda decisione di allontanarsi per trovare delle risposte : un ragazzo alto e robusto, dai capelli neri, gli occhi blu elettrici, lineamenti duri ed un carattere davvero spettacolare, e un ragazzo biondo dagli occhi rossi, esattamente come Rogue, e con un pessimo carattere, uno di quelli con cui potevi solamente contare quanti secondi ti mancavano a raggiungere il regno dei morti se solo lo disturbavi in uno dei suoi tanti e frequenti giorni di luna storta.

Era stato tutto così veloce che il rosso ricordava solo delle frasi spezzate, un "dividiamoci, tu preoccupati delle ragazze" da parte del ragazzo corvino, un "hey!" irritato da parte della bionda e un "non uscite" del giovane irascibile.
Che altro potevano fare, a quel punto, con tutta quella insistenza, se non obbedire?
Anche se stavano impiegando davvero troppo tempo a compiere la loro missione, i tre immersi nel buio non potevano fare nulla.

« Potete smetterla di punzecchiarvi a vicenda?» chiese il rosso uscendo dalla piccola stanza, ormai completamente buia «Dobbiamo solo aspettare che Isaac e Lou ritornino, potete cercare di rimanere calme fino a quel momento? »

*SᑭᗩᘔIO ᗩᑌTᖇIᑕᕮ*
Ringrazio pexchylosers che mi ha sopportato tutto il tempo, spiegandomi come funziona questa maledetta app (con affetto <3)
e un'altra bella personcina, che mi ha aiutato coi tuuuutti i personaggi presenti!

ℬєƖιєνєяDove le storie prendono vita. Scoprilo ora