-"𝓓𝓸𝓷'𝓽 𝓵𝓸𝓸𝓴 𝓲𝓷 𝓽𝓱𝒆 𝓹𝓪𝓼𝓽"..𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝒆𝓻 𝓞𝓷𝒆-

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Il buio di quella stanza risuonava come una canzone quella sera e, Patrick Jane, un uomo sulla quarantina che lavorava alla CBI (California Bureau of Investigation)  , era in piedi di fronte alla finestra che guardava la pioggia che cadeva copiosa a Boston.

Nella sua mente, rivide l'immagine di quella sua scoperta che l'aveva scioccato più di ogni altra cosa al mondo: la sua famiglia era stata uccisa.

Chiuse gli occhi e rivide la scena. 

Lui che percorreva il corridoio della sua casa, la porta che aprì e all'improvviso, i due corpi senza vita di sua moglie e sua figlia stesi sul pavimento con il sangue che fuoriusciva e, appena alzò lo sguardo al muro, vide una faccina sorridente disegnata con il sangue. A quella vista, il cuore gli si fermò nel petto. Ma sapeva che aveva "provocato"lui quella morte.

Durante un interrogatorio mentre era impegnato in un caso riguardante lo stesso John, aveva parlato di John come un "piccolo uomo, brutto e tormentato". 

Senza accorgersene, le lacrime gli cominciarono a scendere lentamente dal viso.

Era raro vederlo piangere, ma in quel silenzio di quella stanza, si sentiva molto solo e triste.

Dei passi leggeri, si avvicinarono a lui che si voltò pulendosi le lacrime.

-C...chi sei?- chiese cercando di contenersi.

La luce di un lampione che era fuori, illuminò il viso della persona: era una ragazza sulla ventina, bassina, con i capelli castani corti  e gli occhi scuri che lo fissava con un'aria tenera.

Gli porse un fazzoletto e gli chiese:-Tu sei Patrick Jane del CBI?- .Patrick osservò il fazzoletto e lo prese dolcemente. 

-Sì, sono io...tu chi sei?- chiese alla ragazza che gli sorrise e gli rispose:- Dovresti dirmelo tu, dato che sei tu colui che chiamano "il sensitivo"-.

Patrick fu intrigato da quella misteriosa ragazza e provò, nonostante la fioca luce del lampione in strada, ad osservarla negli occhi. Era molto graziosa, pensò osservandola bene.

-Dunque...tu dovresti essere una mia vicina di stanza. Hai venticinque anni, quasi ventisei, e vivi qua perchè i tuoi hanno deciso di lasciarti finalmente libera e perchè hai trovato un lavoro qua nei paraggi come cameriera. Non porti anelli al polso quindi devo intuire che sei single da tre anni-  disse sorridendo.

La ragazza fu molto stupita dal suo intuito e gli sorrise di rimando.

-Ottima intuizione Sherlock, ora tocca a me. Tu guardi troppo nel passato, carissimo Jane. E infatti per questo, non te ne capaciti ancora della morte dei tuoi cari e vorresti vendicarti su chi ha fatto del male a loro. Beh devi sapere che la vendetta è allettante, ma nella vita c'è di meglio che vendicarsi e poi, la vita, ti fa la vendetta sulle persone che ti hanno fatto del male- rispose la ragazza avvicinandosi lentamente a lui.

-Forse hai ragione...ma...- la ragazza gli mise un dito sulle labbra e lo baciò dolcemente. -Fidati, la vendetta non è mai una bella cosa. ɴoɴ ɢυαrdαre ɴel pαѕѕαтo ma semplicemente, limitati ad osservare il presente e fare del tuo meglio per renderlo più brillante che puoi-.

La ragazza si allontanò di qualche passo per lasciargli il tempo per pensare poi, piegò leggermente la testa a lato e si mise a ridere.

-Come mai stai ridendo?- chiese Patrick confuso.

-Perchè sei veramente un uomo speciale Patrick. La donna che ti sposerà sarà molto fortunata di averti al tuo fianco- rispose.

-Questo cosa c'entra?- chiese lui confuso.

La ragazza si guardò i piedi e gli rispose:-Vorrei essere io quella donna onestamente-.

Patrick si avvicinò a lei, e in un impeto di passione la baciò.

I due si baciarono con molta passione, finchè ad un certo punto si fermarono.

-Che succede?- chiese la ragazza a Patrick che le rispose, sussurando:-Non posso, mi dispiace...- .

La ragazza sorrise e gli disse:-Quando sarai pronto ad allontanarti dal tuo passato, io tornerò per te-. Si voltò verso la porta, e si allontanò dalla stanza.

Patrick guardò la porta e si sentì confuso.

Non era sicuro di quello che voleva perchè sua moglie era appena stata assassinata e di quello che era sicuro era che sarebbe dovuto passare qualche tempo prima che potesse lasciarsi alle spalle quel momento orribile.

Ma lo avrebbe fatto.

Un giorno.

Forse.


ℱ𝓲𝓷𝒆 𝓟𝓻𝓲𝓶𝓸 𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸.

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