UI
Non è una giornata come le altre, si respira qualcosa di strano nell'aria, come se quel qualcosa fosse dietro un angolo pronta a saltarti addosso.
È mezzo giorno, io ho già mangiato da circa un quarto d'ora ma Phanx non ha ancora finito come al solito. Normalmente ci sarei anche io ad abbuffarmi con lui ma sono in ansia a causa della nostra missione per questo pomeriggio.
Siamo stati incaricati da mio zio Eagle di accompagnare le guaritrici fino alla città del fuoco per la battaglia di questo pomeriggio dichiarata da parte della città dell'acqua. Gli alleati hanno deciso di mandare rinforzi. Anche molti uomini e donne della nostra città quindi andranno a combattere. Noi sotto i 19 anni però non siamo coinvolti direttamente negli spargimenti di sangue, quindi non saremo schierati come parte dell'esercito.
Ammetto che ho paura, di solito non affidano ai ragazzi missioni importanti. Penso che mandino i ragazzini per far rimanere buona parte dell'esercito pronto per la difesa, per fare in modo che la città non rimanga scoperta nel caso della sconfitta della città del fuoco. Una delle uniche due nostre città alleate insieme a quella della TerraSono immerso nei miei pensieri quando sento vicino a me la voce di Phanx
"Sei ancora vivo?" Io mi metto a ridere e annuisco allo stesso tempo.
Phanx è mio fratello maggiore.
Non di sangue, non ci somigliamo nemmeno, però siamo cresciuti assieme dopo che i nostri genitori morirono per mano delle stesse persone.
Lui è alto, capelli tra il bianco e il biondo, non riesco a definire bene il loro colore. Ha gli occhi neri, di solito porta gli occhiali, anche se non ha nessun problema di vista e ha un mare di ammiratrici a suo seguito che lo guardano come un un orso guarda un alveare colmo di miele. Purtroppo è un po' permaloso, vanitoso e testardo.
In compenso è molto coraggioso.
Io invece ho gli occhi grigi e i capelli castani e ho le lentiggini, quindi, non credo possiamo essere imparentati, neanche alla lontana.
A scuola Phanx ha avuto risultati eccezionali ed è riuscito a terminare gli studi riuscendosi anche a laureare a 21 anni con 970 su mille, una promessa in tutti i campi: nel dominio della terra e del vento, nel dominio della sabbia e anche in qualsiasi cosa faccia.
Tra le altre cose, per farlo sembrare ancor migliore è immortale
Già immortale.
Infatti lui possiede una fenice,
chiunque ne possieda una lo diventa.
Non so chi gliela diede, spesso me lo chiedo, ma quando provo a scoprire di più da mio zio Eagle non vuole mai rispondermi e fa il vagho o si arrabbia o altro ancora, quanto basta per allontanare le questione.
Phanx poi riprende il discorso e mi abbraccia.
"Lo so che per te è difficile e che sei emozionato, ma ci sono io con te"
Non so se mi conforti, anzi le sue parole mi infastidiscono, mi fa sembrare debole.
Ma accetto l'abbraccio.
È pur sempre mio fratello,
sono sicuro che il suo intento fosse solo quello di darmi forza.
Io e Phanx usciamo di casa e scendiamo le scale. La nostra casa affaccia sulla via Monumentale, la strada che porta dal porto al Tempio del Vento, grigia e lucida fatta di pietra, ai suoi fianchi dei lampioni alimentati con i liquami che per questo creano una luce particolarmente fioca. Sono disposti parallelamente a distanza di tre metri l'uno dall'altro.
Appena mi volto la vedo, la radura dei silenzi, dove giocavo da piccolo.
Non lo so; ho ancora quella sensazione, come se una bomba stesse per esplodere proprio davanti la mia faccia.
Cammino e vedo le strade con le case e i palazzi dove giocavo da piccolo, la mia infanzia mi scorre davanti insieme a tutti i miei ricordi.
Cammino e attraverso il mio quartiere, lo chiamabo Porto, perché è l'ultimo quartiere prima del porto appunto.
Vedo il mare in lontananza, credo di averci nuotato forse due o tre volte e non mi sono spinto a più di due metri lontano dalla costa, nonostante il mio elemento si l'acqua insieme al vento.
Le acque sono molto inospitali, abitate da mostri e spinte da correnti potentissime, che sono tra l'altro la fonte di energia della Città se non dello stato intero.
Solo mentre cammino mi accorgo che la strada è deserta, ci siamo solo io e Phanx. La Città e stata come svuotata e quelli che sono rimasti si sono chiusi in casa probabilmente.
Li capisco, una battaglia cruenta sta per scoppiare a qualche centinaio di chilometri da qua, la città della terra ha già subito svariati assedi e né è uscita sempre sconfitta con perdite esorbitanti.
Il continente dove vivo si chiama Tumo, comprende la Vennia
e la Pyria divise lungo una penisola in maniera speculare. A dividere i nostri confini è un fiume, il Baobab, che prende il nome dalla foresta di Baobab giganti che lo costeggiano.
Le città in realtà non sono uno stato ma la loro capitale, la città del vento è la capitale della Vennia,
la città del fuoco è la capitale della Pyria, anche se non tutti gli elementi hanno una loro patria.

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Trip To My Destiny
FantasíaUI:"Torniamo a casa Phanx"disse con voce tenera da bambino, e Phanx rispose:"Secondo te lo zio si arrabbierà?" UI non disse niente, e abbassò il capo iniziando a percorrere il sentiero. Erano andati a giocare nella radura dei silenzi, è molto bella...