1. L'inizio di un nuovo inizio

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Di solito questo tipo di libri iniziano con una frase tipo
"Noi non siamo come gli altri... Siamo diversi... speciali. Loro ci chiamano i... " e cose così, ma questo penso proprio che questo non inizierà così.
Nessun prescelto, nessun essere speciale, nessuna scoperta sensazionale. Ma forse é meglio che mi presenti così magari ci capite qualcosa..

Ciao, Io sono Zack Lewis, sono di New York, Manhattan, per l'esattezza. Ho 15 anni... E poi? Cosa..?
Ah si, Sono un nobody. Io c'ho dato questo nome, perché essenzialmente, non ne abbiamo uno, noi, di questa "razza". Apparentemente siamo come qualsiasi altro essere umano a parte per una piccola peculiarità... Le ali. Noi abbiamo le ali; possiamo scegliere di renderle visibili e toccabili agli umani ma finché non scopriamo di essere di questa specie saranno solo come delle ombre, delle specie di fantasmi. Ogni nobody ne ha un paio diverse, chi le ha a mo di farfalla, chi a pipistrello, o a libellula, o direttamente specie inesistenti. Io ce le ho ad angelo, color avorio con le punte delle piume invecchiate color oro antico. E oltre questo abbiamo tutti un potere che rientra nelle 4 categorie: natura, materiali, materia, e indefiniti. Il mio potere é tra gli indefiniti ovverò che non rientra in nessuna delle tre tipologie precedenti; controllo il tempo, a mio piacimento. Posso decidere di avere 15 anni come posso assumere le sembianze di quando ne avrò 40. Posso fermare il tempo, decidere di vivere nel passato, nel presente in cui sono nato e nel futuro. Ah si, è gli occhi. Pure gli occhi sono leggermente speciali. Anche questi, tutti diversi da nobody a nobody. Io ce li ho abbastanza normali, nocciola chiaro tendente al giallo. C'è chi ce li ha blu elettrico, fucsia, viola, lilla, ogni colore possibile e inimmaginabile.
Solo che non si possono nascondere agli umani, ma con i tempi di oggi se vedi una ragazza con gli occhi fucsia non ti fai troppi "perché?" , penserai solo che abbia delle lenti colorate.

Io non so come faccio a sapere tutte queste cose. Non ricordo che qualcuno me le abbia mai insegnate. Ricordo solo di saperle, tipo, da una vita. Ho scoperto di essere un nobody a 6 anni, ma non ricordo esattamente nemmeno questo, come sia successo o come l'avessi scoperto. Nobody ci nasci, non ci diventi. Io sono nato in una bella famiglia, una di quelle famiglie tipiche americane, felici e benestanti con la madre casalinga, il padre sempre i un ufficio, di cui non sai neanche lo scopo e una sorella maggiore ad Haward che mira a diventare un' archeologa. E poi uno di quegli scherzi della vita che guardandoli da un'altra prospettiva sbrano scontati, ma, per chi lo subisce sulla pelle, bhe... Quella persona non realizzerà mai che é successo proprio a lei.

Mia madre si ammalò di cancro e dovette andare in Canada con mio padre per ricevere delle cure speciali. L'aereo non fu mai ritrovato. Mia sorella non poté fare nulla visto che all'ora aveva solo 14 anni, e io 11. Mi affidarono ad una famiglia temporanea finché mia sorella non avesse compiuto 18 anni e sarei passato sotto la sua tutela. La famiglia in questione era una famiglia veramente ma veramente schifosa. Non c'é altra parola per poterla definire. O meglio, ci sono, solo che è meglio non scrivere certe cose. Quella che avrebbe dovuto essere la mia madre temporanea era un'unbriacona che vedevi entrare ogni giorno in casa con un uomo diverso. Se ne fregava altamente dei figli che aveva, ovvero me il mio fratellastro Rider e la mia sorellastra Ella. Eravamo tutti e tre dei orfani in affidamento. Lei ci usava per far entrare soldi facili in casa come il bonifico statale di 300 dollari ovvero 100 a figlio, che entravano ogni mese e che lei usava per comprare pillole, gonne sempre più corte,e liquori sempre più forti. Noi tre facevamo squadra per reistesere a tutta quella merda. Eravamo più legati noi che qualsiasi altro trio di fratelli di sangue in tutto il mondo. Ah, e il mio patrigno? Costantemente parcheggiato davanti alla televisione su una poltrona multiuso con un tavolino per il cibo. Se ne non gliene fotteva niente di quello che faceva la moglie. Al massimo gli diceva di preparare la cena per lui. E sottolineo per lui.

Un giorno costrinsero quella sciagurata donna che mi dava un tetto (più o meno. Va', meno che più) a portare me e i miei fratelli a scuola. Avevo all'incirca 14 anni e dovettero farci recuperare le cose principali che non avevamo studiato negli ultimi 3 anni. Ella aveva 10 anni e Rider 11, io ero il più grande. Eravamo tutt'e tre molto furbi quindi non dovettimo metterci molto d'impegno per poterci mettere al pari con gli altri.
Nell' ultimo anno sono seriamente migliorate un sacco di cose. Abbiamo sporto denuncia su tutto quello che subivamo a casa e  convinsimo gli assistenti sociali a darci in affidamento ad un'altra famiglia e che Ella e Rider finisserò sotto la tutela di mia sorella insieme a me.
Mia sorella da quando i nostri non c'erano più dovette andare avanti a borse di studio il che per lei non fu tanto difficile visto che sin da piccola é stata una bambina prodigio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 30, 2018 ⏰

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