Incredibile come possa essere affascinante il tramonto: una miscela di colori chiari e scuri, che creano un leggero contrasto tra di loro. È questo che ogni giorno, o per meglio dire ogni sera, mi ritrovo ad ammirare. A diciannove anni le altre ragazze preferirebbero andare in una discoteca a comportarsi in modo poco casto con degli sconosciuti, oppure andare a letto con il primo che capita, oppure passare un intero weekend a fare shopping. Questo è tutto ciò che non amo fare generalmente io: cosa faccio io? 'Niente' credo sia la spiegazione più adatta. Questo è il lusso del vivere in una famiglia con tanti, oserei dire troppi, soldi: feste per soli vip, paparazzi, gente che vuole essere tua amica solo per sfruttare il tuo cognome. Ecco, io semplicemente odio essere così, perché io non sono così. Mia madre è figlia di uno degli uomini più ricchi dell'isola di Manhattan: la famosa Emily Juliette Thompson, proprietaria della Thompson Agency. E mio padre, Jackson Evans, è anch'egli uno dei più importanti imprenditori statunitensi.
Chiunque penserebbe che condurre una vita di questo tipo sia uno spasso, ma posso assicurarvi che è tutt'altro. Non ti puoi fidare di nessuno, tutti pensano a calpestare il tuo potere in modo da sovrastarlo con il proprio, uno schifo oserei dire.
Mio fratello, Michael, ama il mondo del gossip, ama questo genere di vita, gli piace essere sulla prima pagina di ogni rivista; ma oggi, domenica 4 settembre, sulla prima pagina del New York Times, il più importante quotidiano newyorkese per quanto riguarda il gossip, trovo una mia foto che riempie la pagina affiancata da una scritta enorme e in maiuscolo "SOPHIE EVANS ANDRÁ A YALE". Non capisco cosa ci sia di interessante nel sapere quale università ho scelto, non me ne capacito sul serio. Ho compiuto appena diciannove anni, e devo dire che l'articolo che pubblicarono per il mio compleanno era ridicolo, basti pensare al titolo "AUGURI ALLA PRINCIPESSINA EVANS!" Ma siamo seri? Ma chi se ne frega del mio compleanno o della mia università, parlate di qualcosa d'altro vi prego!
Riaffiora nella mia mente la parola università..giusto, dopodomani dovrò partire per Yale. Ho scelto la facoltà di Legge, mio padre voleva facessi medicina come Michael, ma ho rifiutato subito.
"Allora tesoro, sei pronta per l'evento di questa sera, cosa indosserai?" Le dolci parole di mia madre mi risvegliano dai pensieri: l'evento di 'sta sera per festeggiare la mia partenza...al solo pensiero mi viene voglia di buttarmi giù dal primo burrone che mi capita di fronte.
"Non ne ho la minima idea" Rispondo guardando fuori dalla finestra del lussuoso ristorante dove stiamo cenando. Il tramonto non c'è più e mi sento un po' vuota, come se non avessi più nulla da guardare fuori da quella finestra.
"Stai scherzando?" Mi chiede mia madre preoccupata.
"Sì, sto scherzando mamma. Forse è ora che andiamo dato che tra un'ora arriveranno gli ospiti." Annuncio.
Mia madre annuisce e dopo aver pagato ci dirigiamo nella pallida limousine che ci attende fuori.
Oggi siamo andate dal parrucchiere e da una truccatrice per essere 'PERFETTE' (così dice mia madre), per l'evento importantissimo di questa sera.
Arriviamo dopo poco nella enorme Villa in centro a New York, pazzesco avere una villa in centro a New York vero? Uno schifo.
Guardo l'orario e sono le otto, alle nove circa arriveranno tutti ma non mi preoccupo, devo solo indossare l'abito.
Salgo le scale per raggiungere la mia stanza dove mi attende il maggiordomo:
"Eccola finalmente signorina! È tardissimo! Qui c'è il vestito, la prego sia veloce" Dice tutto preoccupato Nick, il maggiordomo.
"Non preoccuparti Nick, va pure" Gli dico con un sorriso incoraggiante incitandolo ad uscire dalla camera, come lui fa.
Prendo l'abito e lo indosso: è bordeaux, in seta e attillato che mette ben in evidenza ogni forma del mio corpo, è senza spalline il vestito ed io odio i vestiti in generale, figuriamoci senza spalline.
Prendo i tacchi neri, alti quindici centimetri, e indosso anch'essi. Porto tacchi così alti per compensare la mia altezza, di solo 1 metro e 65.
I miei capelli castano chiaro oggi sono davvero belli: sono mossi e non li ho mai visti così ordinati. Il trucco non è troppo pesante e mette in risalto i miei occhi verdi e le labbra carnose.
Sono pronta all'inferno, anche un po' in ritardo: mia madre mi ucciderà se io non sarò giù ad accogliere gli invitati. Se vi state chiedendo chi possano essere questi invitati si tratta per il novanta percento di importantissimi rampolli newyorkesi, e per il resto di qualche mio amico.
Per "qualche" intendo due: Juditte, la mia migliore amica da ormai troppi anni, no scherzo, la adoro ed è come una sorella ormai. Poi Johnatan, il mio fidanzato da tre anni.
Scendo le scale attenta a non cadere e trovo giù ad aspettarmi mia madre, incantevole, mio fratello e mio padre affiancati da Juditte e Johnatan.
Corro da Juditte e le do un caloroso abbraccio per poi dirigermi da John e dargli un bacio a stampo.
"Tesoro, la maggior parte degli invitati sono già arrivati, vai in sala a salutarli" Mi rimprovera mia madre.
Annuisco e John fa per accompagnarmi ma con una mano faccio gesto di non seguirmi e lui mi osserva con sguardo interrogativo mentre io proseguo nell'altra sala.Passata mezz'ora di saluti a persone inutili in questo contesto, che dovrebbe essere il 'mio' contesto, prendo un bicchiere di champagne dal primo cameriere che vedo. Odio bere, mi fa schifo l'alcol, ma questa situazione è stressante.
Prima che possa fare un passo più avanti una mano mi afferra il posto
"Cosa c'è amore?" John..
"Niente, assolutamente" Rispondo fredda. Sul serio non ho nulla, semplicemente mi irrita il fatto che lui pensi di avere a che fare con qualsiasi cosa nella mia vita, non c'è cosa che lui non sappia di me, e questa cosa non posso sopportarla.
Si avvicina per baciarmi ed io non lo blocco, resto però impassibile.Finalmente questo noiosissimo party è terminato, dopo un brindisi dedicato a me.
Indosso la mia camicia da notte e mi fermo un attimo a guardare le mie valigie pronte: non posso crederci, sto per partire per Yale.
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Never [h.s.]
FanfictionA Harry Styles' Fanfiction ©️All right reserved to auroreneedless