[ Da giovedì 21 dicembre
a martedì 20 marzo ]一
Si sente solo il gelo che ti penetra le ossa, ti fa lacrimare gli occhi e ti brucia la pelle del volto.
Eccolo, l'inverno, bianco e nero insieme come la corteccia delle betulle innevate del vecchio giardino scolastico, così secche e scheletriche da mettere i brividi.Bianco e nero come il giaccone a scacchi di Taehyung che si nasconde alla perfezione nel mezzo del paesaggio invernale che lo circonda da ogni lato rendendolo così insignificante e piccolo.
Si guarda intorno, è quasi spaesato e confuso mentre i fiocchi di neve leggera e candida gli fronzolano tutt'attorno quasi in festa, quasi a ricordargli che sì, lui è ancora vivo, lui è ancora qui.
Ma lui non vuole essere vivo, lui vuole solo scomparire, lentamente, proprio come la caduta di quei maledetti fiocchi che tanto ama ma allo stesso tempo odia.Si appiccicano ai suoi capelli candidi e folti, si sciolgono o si ghiacciano, imperlano il suo volto di luce e tristezza.
Sospira e una nuvola bianca si fonde all'aria, si mimetizza con le nuvole ma presto scompare, effimera come il suo padrone.
Taehyung la guarda scomparire e gli viene quasi da piangere al pensiero di un'ennesima parte di lui dissoltasi così nel freddo invernale.Il Natale lo scompiglia come il vento fa con i suoi capelli.
Ascolta le voci squillanti dei bambini ed i timpani gli esplodono, ma lo sguardo si aguzza e la felicità viene a galla, limpida come il Loch Lomond protetto dalla furia distruttiva umana dai monti scozzesi, arrotondati come il dolce seno di Madre Natura.L'inverno è triste, Taehyung lo è di conseguenza.
In presenza del sole le sue labbra si incurvano verso l'altro ed i suoi occhi brillano, ma nel buio le labbra tremano e gli occhi soccombono sotto il peso immanente delle lacrime.Non si rende conto di essere triste fino a quando il sole non scandisce il suo tempo, ancora, sempre più lento ma anche troppo veloce.
Respira ed è buio, sbatte le palpebre e la luce lo abbaglia, cade in terra e viene raso al suolo.
La neve lo ricopre, il freddo scompare e la stanchezza si fa già sentire.I suoni scoppiettanti dei fuochi d'artificio lo risvegliano nella notte tra il trentun dicembre ed il primo gennaio, portandolo a vagare ancora tra gli alberi e tra le case, con il vento alle calcagna e la tristezza come un fiume in piena che aspetta di inondare la città.
Taehyung cammina come se una valanga di neve gli gravi sulle spalle, pesante e soffocante.Guarda dentro ogni finestra alla ricerca di ciò che desidera, ma osserva solo la felicità di cui non è a disposizione, singhiozzando in solitudine quelle che sono le parole di una canzone antica come la sua anima.
La melodia corre nel vento leggera come una piuma e Jungkook si volta di scatto verso le montagne.
Sono alti, i monti, sono innevati e seminascosti dalle nubi basse e bianche, ma gli occhi dell'inverno s'intravedono sempre, chiari e limpidi come in un giorno di piena estate.Taehyung sospira ed il vento infervora tra i capelli scuri di Jungkook, che continua a guardare i monti aspettando e pregando, nonostante sappia già della sua presenza immanente.
Così Taekhyung si mostra in tutta la sua bellezza, con i capelli scompigliati e chiari come la neve, il volto pallido, la pelle fredda e le mani nodose e secche come un ramo d'albero spoglio.
Ma è accogliente, le sue braccia sono calde e le sue parole appena sussurrate risultano dolci come lo zucchero.Jungkook sorride e l'altro lo imita, ma è già febbraio e l'aria fredda e la neve sono scomparse, lasciando l'inverno sempre più solo a combattere contro la sua tristezza sempre più accentuata e profonda.
Il tempo rallenta e la luce con esso.
La valle è rossa la sera e rosa al mattino, le nuvole sono basse ma le stelle sono ugualmente visibili e somigliano a piccoli occhi attenti e vigili.La pelle di Taehyung ora si è fatta più morbida e le mani lentamente iniziano a diventare tiepide, mentre quelle di Jungkook si fanno strada tra i suoi capelli del colore dell'oro grezzo e dell'argento fusi insieme, con riflessi color fuliggine ma con ancora qualche ricordo di neve pura.
Ma Taehyung è sempre più stanco, si corica sul giaciglio del minore troppe volte e per altrettante si ritrova addormentato tra le sue braccia o sul suo petto.
Sospira, guarda la neve sciogliersi sui monti e ascolta il canto del vento mentre scandisce l'esaurimento del suo tempo.Inizia già a chiedere scusa gli ultimi giorni di febbraio alla luce languida di una luna solitaria per ciò che sarà costretto a fare, quando ormai il candido manto è scomparso dai monti e la brezza si fa pungente e non più fredda.
Ma solo a metà marzo Jungkook si abbassa sul suo busto, troppo desiderabile ed attraente, ci passa le labbra sopra e tempesta la colonna vertebrale fredda dell'altro di baci e piccoli morsi, spostandosi da scapole a schiena lentamente.
Passa le mani sulle sue spalle e subito scende sul petto, sospira lievemente sulla sua pelle mentre continua a torturarla dolcemente.Ignora le sue scuse quasi fossero vento e prosegue fino alla base del collo, sale tra i capelli e poi scende ancora sulla nuca, mentre con le mani vaga sul petto e sulle braccia.
Bacia ancora il collo, ora con avidità, lo morde e ci lascia delle macchie violacee come a ribadire che sì, Taehyung è suo e di nessun altro.Ma l'inverno è libero come un cavallo selvaggio, non puoi domare il vento e la bufera, non puoi catturare le stelle con un retino per farfalle, non puoi, ma Jungkook cade nel tranello della giovinezza mentre l'amato viene trasportato lontano dal tempo.
E in un battito di ciglia il sole primeggia sulla notte, le nuvole si susseguono nel cielo, mentre Taehyung scappa in lacrime dall'amato ignaro, come sempre, della sua fuga.
Ha paura di dirgli addio, non è mai pronto a lasciare posto ad altri nella sua vita e per questo corre lontano, corre verso un ennesimo anno.L'aria tiepida sveglia Jungkook gli ultimi giorni di marzo, rivelando un sole caldo e un cielo infinito, quando ormai l'inverno è passato e la sua presenza inesistente pesa sul petto e sulla mente.
Le lacrime scorrono e la felicità è soppressa dall'immagine dolce dei monti innevati, delle stelle più luminose e dagli occhi chiari dell'inverno.一
Piango le labbra appassite
Dove non sono nati i baci,
E i desideri abbandonati
Sotto una mietitura di tristezze.Sempre pioggia all'orizzonte!
Sempre neve sui greti!
Mentre alla soglia chiusa dei miei sogni
Lupi sdraiati sull'erbaOsservano nella mia anima stanca,
Con gli occhi appannati nel passato,
Tutto il sangue un tempo versato
Dagli agnelli che muoiono sul ghiaccio.Soltanto la luna alla fine rischiara
Con la sua monotona tristezza
Che gela l'erba dell'autunno,
Questi desideri ammalati di fame.; Maurice Maeterlinck
STAI LEGGENDO
seasons
Fanfiction#chanbaek #taekook #junhao #woosan [omnia tempus habent] Sinceramente parlando non puoi preferire una stagione ad un'altra, ci sarà sempre qualcosa che ti obbligherà ad amarle ed odiarle tutte equalmente tra loro. Se da una parte odi il freddo dall'...