UNA VITA DA TRADURRE.

MISUNDERSTAND.

Mi manca una persona che mi ami, che mi capisca e non compatisca come molti.

Sono bastate due parole a svegliarmi da tutto quel tormento…..

X: ti amo..

Era la voce di Harry, proprio lui che confessava il suo amore a Taylor.

Ed è stato proprio quello a farmi scoppiare, urlo.. vedo le loro facce sconvolte e scappo via.

Fuori sbatto contro Niall che mi stringe forte.

Io: okkei, ti racconterò la mia storia..,

ci sedemmo sotto un grande albero dietro casa e mi liberai di tutti gli undici anni di dolore.

#HARRY

Dissi quelle due parole a Taylor, quando sentimmo un urlo, era Tessa..

La guardammo sconvolti e straniti, quando scappò fuori di casa, Taylor tentò di fermarmi ma, seguii Tes

La trovai, che parlava con Niall piangendo sotto un albero.., so che è una cosa da vigliacchi però ascoltai

tutta la loro conversazione…mi scioccai

Ecco, adesso capisco.

Mi vengono in mente quello che le dicevo ….

“Scommetto che i tuoi ti davano tutto ciò che volevi vero? Eri la principessina della mamma vero?” Sono

stato proprio uno stronzo, non dovevo dirle quelle cose…,

torno a casa prima che mi vedono.

Tornato a casa pensavo a lei, alla sua storia.

Ero sul divano con Taylor e lei parlava,parlava,parlava, ma io non  l’ ascoltavo, le annuivo ad ogni cosa che

diceva.

T: mi ascolti?

Annuì

T: eeh, io sono scema vero?

Annuì

E da iniziammo una lunga litigata mentre tornarono Niall e Tessa.

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Sono passate due settimane da quando ho scoperto il ‘segreto’ di Tessa e cerco di evitarla.

Sono sulla porta e vedo Jo tornare a casa, parcheggia la macchina nel vialetto e ..

T: ti sposti?! Dovrei passare.

Abbassai la testa e mi spostai, è sempre cosi.

Appena ci scontriamo o altro cerco di evitarla.

#TESSA

Da quel giorno quando raccontai tutto a Niall ero piuttosto acida, la cosa strana era che ogni volta che mi

scontravo con Harry o gli rispondevo lui non reagiva, abbassava la testa e se ne andava…mah!.

Lou: SUPERMANN!!!

Eravamo tutti sul divano quando arriva Lou come il solito idiota e inizia a straparlare sui doveri e cose del

genere.

Z: vai al punto brò!

L: sciallà zayn, comunque serve un volontario per aiutare a Tessa a ridipingere la stanza.

Nessuno si muoveva.

L: molto cavalieri, comunque deciderà la sorte.

La stanza da sistemare era un ex stanza dove si posava di tutto.

Al momento io mi trovavo in quella di Liam, e quell’ angelo di rannicchiava sul divano.

Niall mise dei bigliettini con i nostri nomi nel suo cappello, e poi estrasse.

N: Harry .., buona fortuna!

Ma so che quella fortuna era per me.

Dopo aver salutato tutti ci avviammo in centro per comprare pittura e altro.

Arrivati al centro commerciale, ci dirgiamo verso il reparto pittura..

Squilla il cellulare ad Harry ..

H: scusa devo rispondere…,

io: okay.

Si allontana per rispondere quando mi sento qualcuno alle spalle.

X: hey signorina, il reparto dolciumi è dall altra parte.!

Quella voce…

Io: Andrew ciaoo!

A: ciao bella

Sorrise

Iniziammo un po’ a chiacchierare quando sento una mano appoggiarsi sui miei fianchi.

H: mi dispiace interrompervi nuovamente, ma si sta facendo tardi.

A: oh.. scusatemi per avervi fatto perdere tempo, comunque io sono Andrew , non abbiamo mai avuto

modo di presentarci.

Harry non rispose..

Io: lui è Harry..un mio amico.

Harry abbassò la testa, quasi deluso da quell aggettivo, mentre ad Andrew comparve un gran sorriso.

A: bhe, se è cosi , piacere di conoscerti Harry.

H: Tess, mi sono dimenticato di dover fare un'altra telefonata, scegli la pittura , ci vediamo in macchina

Parlava come in un sussurro.

A: bellezza devo andare anche io al più presto.

Comprata la pittura mi dirigo verso la macchina, dove trovo Harry alla guida con una faccia triste.

Posai la pittura nei sedili dietro e salii davanti accanto ad Harry.

Io: Harry, si può sapere che hai?!

H:nulla, sono solo stanco

Manco il tempo di rispondergli che mi arriva un messaggio , lo apro..

“ amore di papà, per favore dammi una seconda possibilità, almeno per vederci, ti prego mi manchii tanto! Ti voglio bene!

Tuo papà”