Capitolo I

70 7 4
                                    

Han aprì gli occhi. Non vedeva nulla, il buio lo avvolgeva come un'enorme coperta. Tastò con le mani le lenzuola che ricoprivano il suo letto, alla ricerca di un corpo. Non c'era nessuno, aveva sognato Se-hun ancora una volta. Aveva sognato le sue sottili labbra unirsi alle proprie, le sue mani accarezzargli il petto ed i morbidi capelli. Era ossessionato da quel ragazzo, ogni notte Han lo sognava, sognava le sue carezze ed i suoi baci, amava tanto sognare, tutto sembrava così vero...

Un sospiro lasciò le sue labbra. Il sogno si era interrotto proprio quando Se-hun aveva iniziato ad accarezzare il suo petto nudo. Han mugolò qualcosa, sorridendo e raggiungendo con le mani le proprie intimità. Superò la biancheria, arrivando a sfiorare il proprio membro. Non resisteva, iniziò a toccarsi, sospirando. Ormai accadeva spesso, i suoi sogni erano quasi sempre erotici, appena si svegliava non poteva fare a meno di soddisfare le proprie voglie. Mentre si masturbava pensava al ragazzo da cui era ossessionato sin dalla scuola elementare. Gemeva chiamando il suo nome, ansimava immaginando le sue mani toccare il suo membro il membro.
"A-Ah.... Se-hun...." Sussurrò chiudendo gli occhi non appena venne. Ansimò pesantemente, appoggiando un braccio alla fronte. Sorrise e chiuse gli occhi, pensando al suo viso, immaginava il suo sorriso. Lo immaginava... sì, non lo aveva mai visto sorridere.

Appena il suo respiro tornò regolare, Han lanciò uno sguardo allo schermo del proprio cellulare, dopo averlo acceso. Erano le tre del mattino.
Han dormiva pochissimo, ma seppur il suo corpo gli chiedesse pietà, egli era entusiasta di svegliarsi ogni mattina alle sette per recarsi a scuola ed ammirare il suo Se-hun. Suo? Sì, Han voleva che fosse solo suo, ma sapeva che il ragazzo tanto desiderato conosceva solo il suo nome.
Il giovane spense il cellulare e chiuse nuovamente gli occhi. Si sentiva più calmo ora. Il sonno lo accolse una seconda volta quella notte, ma al suo risveglio, Han non ricordò altri sogni.

La fastidiosa sveglia del suo cellulare lo destò bruscamente dai suoi sogni. La spense, borbottando qualche frase insensata. Si alzò dal letto, raccogliendo frettolosamente le lenzuola che aveva sporcato quella notte. Le infilò nella lavatrice del bagno insieme ai vestiti che indossava. Raggiunse la doccia ed accese il getto d'acqua quasi bollente che investì il suo corpo nudo. Han amava lavarsi con l'acqua così calda. Lo faceva sentire rilassato, tutti i pensieri negativi lo abbandonavano. A volte perdeva la concezione del tempo e restava nella doccia per un'ora, ma di mattina non poteva concedersi quel lusso. Chiuse il getto d'acqua, avvolgendosi in un accappatoio blu. Strofinò i capelli con il cappuccio dell'indumento e si fermò davanti allo specchio per lavarsi nuovamente il viso con dell'acqua gelida, per svegliarsi. Dopo essersi asciugato, indossò dei semplici jeans neri con vari strappi ed una larga felpa rosa. Amava quel colore, si promise che un giorno l'avrebbe usato per tingersi i capelli. Sorrise all'idea, pettinandosi i capelli castani impugnando una spazzola mentre con la mano libera agitava il phon per asciugarli.
Appena finì di sistemarsi i capelli, passò al trucco. Non ne usava molto, ma amava accentuare i suoi lineamenti delicati.
Han era pronto, indossò la sua solita giacca nera dopo essersi infilato le sue scarpe preferite. Si sistemò lo zaino sulle spalle ed uscì di casa.

Il ragazzo si stupì del manto bianco che ricopriva ogni cosa: le macchine parcheggiate lungo i marciapiedi, i tetti delle case, i balconi dei palazzi più alti. Non poté fare a meno di sorridere, Han amava la neve.
Mentre raggiungeva l'istituto scolastico a piedi, decise che avrebbe sorpreso Iseul con una fantastica palla di neve in pieno viso.
Iseul era una ragazza fantastica agli occhi di Han, era sua amica dai tempi dell'asilo. Avevano un legame fortissimo che li univa. Ogni mattina si incontravano davanti ai cancelli della scuola ed entravano insieme. Quel giorno però il giovane non trovò l'amica ad aspettarlo. Appena si voltò per cercarla, Han sentì qualcosa di gelido colpirgli una guancia. Sobbalzò, coprendosi il volto con le mani per evitare di subire altri colpi. Era stato peggio di uno schiaffo, ma il ragazzo ridacchiò. "Aaah, Iseul! Volevo farlo io..." Si lamentò non appena sentì le mani gelate della ragazza afferrare i suoi polsi per abbassarli e liberare il suo volto dalle sue mani.
"Han-Oppa, sei davvero facile come bersaglio!" Iseul rise, stampandogli un bacio sulla guancia colpita. Il ragazzo avvampò così tanto da sciogliere gli ultimi residui di neve sul suo viso.
"T-Ti ho detto un sacco di volte che mi crea imbarazzo qui... così...."
"Uff, sei davvero noioso." Scherzò lei dandogli un pugno amichevole sulla spalla. Sorrise, le sue labbra rosse erano in contrasto con il suo candido viso, ma ciò che colpiva sempre Han erano i suoi lunghi capelli corvini ed i suoi occhi color oceano. Li amava, ogni volta che il sole illuminava il viso della giovane i suoi occhi brillavano, venivano rivelate tutte le sue sfumature di verde ed azzurro.
Lui ed Iseul erano grandi amici, ma l'affetto che lei dimostrava per il ragazzo era piuttosto fraintendibile.
La ragazza, vedendo l'amico distratto ancora una volta dai suoi occhi, lo richiamò scuotendogli un braccio. "Oppa! Oppa dobbiamo entrare!"
"Ah... sì, ehm, scusami..." Le sorrise e s'incamminò verso l'entrata principale dell'edificio, accompagnato da Iseul.




Nota
Ehm, ciao a tutti, spero che il primo capitolo della mia prima storia vi piaccia!
Sono piuttosto inesperta, quindi... ehm, non sono brava :"
È anche un po' breve, ma cercherò di aggiornare spesso! 

「Save me」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora