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Jungkook si alzò dalla sedia che ormai lo aveva tenuto seduto da quasi un'ora

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Jungkook si alzò dalla sedia che ormai lo aveva tenuto seduto da quasi un'ora. Sistemò la cintura dei suoi pantaloni attillati che gli stavano stringendo il cazzo, certe volte odiava averlo così lungo. Passò una mano tra i suoi capelli per aggiustarli e finalmente si diresse verso il tavolo dove c'era Taehyung.
Una volta vicino al tavolo, la signora Kim uscì dal bagno e per qualche motivo a lui sconosciuto, scambiò jungkook per un cameriere e gli chiese di avere un altro piatto di aragosta al tavolo 6.
Se non è il cameriere allora chi è lei?domandò confusa alla risposta negativa di Jungkook, vedendo suo figlio avvicinarsi a loro con occhi pieni di gioia e la bocca curva in un sorriso al guardare quello sconosciuto. Il fidanzato di suo figlio rispose e Taehyung si mise al suo fianco appoggiando una mano sulla sua spalla. La donna spalancò gli occhi e ringraziò il cielo che gli altri nel tavolo fossero troppo impegnati per accorgersi della scomoda situazione che si era venuta a creare. Venite fuori! Prima che diamo spettacolo sibilò guardandosi attorno sperando che nessuno si fosse accorto di niente.
Nel silenzio più assoluto andarono fuori dal prestigioso ristorante. Il cuore di Taehyung batteva all'impazzata come se volesse uscire dalla gabbia toracica; era la resa dei conti con sua madre, finalmente aveva qualcuno che lo apprezzava accanto e sua madre non poteva sostenere il contrario e demoralizzarlo con le sue crude parole.
Jungkook parlò per primo: Quello che stavo cercando di dirle è che amo Taehyung e lei non si può permettere di decidere la vita di suo figlio come se fosse la sua. Inoltre sono figlio di un collaboratore molto vicino al CEO della Samsung, quindi se fossi in lei non mi metterei contro. Ormai Tae è grande e vaccinato per decidere con chi stare e cosa fare. D'accordo che lei non accetti l'omosessualità di suo figlio, ma se ne deve fare una ragione perché Taehyung non cambierà né ora e né mai. Ho altro da dirle ma su questo ci penserà Taehyung a continuare concluse infine, girandosi verso il nominato aspettando che dicesse la sua.
Mamma io ti voglio bene nonostante tutto. Tu sai fin troppo bene il motivo perché me ne sono andato di casa e per questo non hai protestato. Non mi hai nemmeno detto una volta "ti voglio bene", neanche da piccolo. Eri troppo occupata a stare dietro al tuo lavoro e papà altrettanto. In questa famiglia l'unica persona che mi ha veramente voluto bene è stata la nonna, che si prendeva cura di me quando voi non c'eravate. Lei fino al giorno della sua morte si è presa cura di me ed è stata come una mamma, al contrario di te che mi cercavi solo per fare buona impressione con i tuoi colleghi e amici. Ed indovina? A distanza di anni lo stai facendo ancora adesso. Nonostante tutto sono felice della mia vita e di essere gay. Perché sì mamma, essere gay non è una scelta ma ci si nasce disse tutto ad un fiato, con lo sguardo fisso su sua madre che al contrario suo guardava a terra.
Un lungo silenzio venne dopo, spezzato da un mi dispiace da parte di quella donna che da 22 anni Kim Taehyung chiamava "mamma", prima che essa rientrasse lasciando che la porta si chiudesse da sola producendo un leggero tonfo.
Jungkook abbracciò il maggiore che era inerme nelle sue braccia, accarezzandogli i morbidi capelli e baciandogli la testa. Improvvisamente un pensiero colpì Taehyung in pieno viso, che fece male più di un cazzotto.

Sua madre non aveva scelto lui.

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Il prossimo capitolo sarà l'epilogo. Doveva pur finire questa FF :')
(anche se con mio grande rammarico).

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