one shot n4° parte A

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Era in un incubo, ne era sicuro. Come poteva liam dimenticarsi di lui? Dopo tutto quello che avevano passato?
"Liam ti prego, non scherare"
"ma vieni nel mio stesso istituto?"
"LIAM NON E' DIVERTENTE"
"non so come ti chiami e come tu faccia a sapere il mio nome, come posso aiutarti?"
"ricordandoti di me, ti prego piccolo beta"
"come...come fai a sapere..."
"liam io e te... noi due..."
"noi due? Scusa ma se neanche ti conosco"
Theo stava per scoppiare, la persona che amava di più al mondo non si ricordava della sua esistenza.
"Te lo richiedo, posso aiutarti in qualche modo?"
theo tirò su con il naso e sussurrò "no, grazie comunque..." e detto quello se ne andò.
Chi l'avrebbe mai detto? Non si rivide per parecchio tempo, Theo raeken, a bacon Hills.
vi starete chiedendo perchè, che la risposta è più semplice di quanto vi aspettiate: la caccia selvaggia.
Sicuramente vi ricorderete le parole fatidiche parole "la caccia selvaggia non se ne va mai, cambia solo direzione" e chi l'avrebbe mai detto? Era tornata. Malgrado la prima volta i due portagonisti fossero riusciti a sfuggire da quella disgrazia, la seconda volta, non essendo assieme, non furono fortunati ugualmente.
Theo era stato dimenticato da tutti.
Quando però un giorno liam si svegliò, come tutte le mattine, nell'armadio trovò una maglietta decisamente troppo grande per essere sua.
Aveva un simbolo di una band molto discutibile sul davanti ed era color grigio scuro.
La avvicinò al viso e sentì un profumo che non ricordava da tempo ormai remoto.
Si mise la maglia dentro la sacca di scuola e partì.
Nelle aule ancora veniva guardato di malocchio e non riusciva a sopportarlo.
Dopo una o due ore che la sua classe blaterava e indicava liam, chiese di andare in bagno, seguito a ruota da Mason che lo rincorse.
"Che ci fai qui?"
"non voglio che tu ti faccia male"
"allora corri via mas- te lo dico sul serio"
"LIAM cerca di calmarti, non è niente vedrai"
"mason" diceva sommessamente "cerca nella mia sacca... c'è una maglia"
In pochi istanti la t-shirt venne catapultata nelle braccia di liam, che inalando il suo profumo piano piano si calmò.
Gli occhi arrossati da un giallo acceso tornarono azzurrini e le unghie decisamente troppo lunghe tornarono come prima.
"Liam è incredibile... di chi è?" Disse indicando contento la famigerata maglia
"È questo il problema, non lo so"
"In che senso non lo sai?"
"nel senso che non so di chi sia questa maglietta"
"ma è per forza di qualcuno"
"Non lo so mas-"

Passarono due settimane da quello strano avvenimento e più liam aveva attacchi di rabbia più quel pezzo di stoffa lo aiutava come nessun altro.
Intanto lydia e stiles erano tornati in città per vedere come procedevano le cose
"ALLORA LIIIAM" urlicchiò in un modo poco eterosessuale stiles "come va? Ti sei cacciato nei pasticci o raeken ti ha parato il culo anche sta volta?"
"perdonami ma... chi?"
"come chi? Theo. Ahahah è andato via da bacon Hills di nuovo?"
"ma di chi parli? Qui non c'è mai stato un theo"
"AGAHAHAHAHHH buona questa"
"Ma st-"
"se fino a qualche mese fa neanche riuscivi a separartene"
"sicuro che non ti confondi con qualcun altro?"
"Ma no, certo che no. Guarda, ho pure il suo numero" giocherellò un po' sul telefonino e mi disse confuso che non trovava più quel recapito telefonico"
"probabilmente avrà cambiato numero" rise con noncuranza.
"Hei lyds" sorrise liam
"Ciao piccolinooo" disse lei raggiante
"Ma qui è mai esistito un theo ta-re-"
"raeken."
"sì ecco esatto"
"purtroppo o per fortuna si, ma tu dovresti saperlo meglio di tutti. Lo conosci come nessuno mai lo ha conosciuto"
"no, ti sbagli" rise a disagio "io non so chi sia"
lydia era perplessa e lo osservò attentamente. Per quanto fosse falsa quella affermazione, non stava mentendo.
Come se fatto apposta le apparì in mente theo nella stazione con una carta in mano, su quella cartina era scritto relativamente male il nome di liam con dell'inchiostro sbavato, segno che il foglietto era stato bagnato(presumibilmente da delle lacrime)
"Liam puoi... questo fine settimana puoi venire da scott e malia? Sai gli manchi"
Tutto questo era una semplicissima scusa, non che non gli mancasse, ma la ragione era diversa:
Lydia voleva che scott guardasse nei suoi ricordi perché non era sicura di quello che stava accadendo ma era abbastanza certa di aver già vissuto una situazione similissima con il tuo attuale ragazzo.

Quando liam entrò nell'appartamento del suo alfa di certo non si aspettava di trovare come minimo due o tre reggiseni sparsi per tutta la casa.
Scott entrò nella stanza e dopo la cerimonia di benvenuto si arrivò al succo del discorso
"Liam devo chiedertelo. Tu sei a conoscenza del fatto che lydia voglia che io mi intrometto nei tuoi ricordi?"
a quelle parole liam si sorprese "sinceramente non me l'aspettavo, ma se dice che devi farlo ne hai il permesso"
E così fece, dopo ore e ore che scott cercava un qualsiasi riferimento a theo arrivò alla tanto temuta conclusione: theo era stato dimenticato e sapeva anche in che modo era accaduto.
La caccia selvaggia.
"Liam parliamone"
"seriamente mi stai dicendo che un theo raeken di cui io ignoro l'esistenza sia esistito e per giunta io fossi l'unico che lo conosce meglio di chiunque altro? Dai scott... se conoscessi bene una persona me ne ricorderei"
"Con la caccia selvaggia non decidi tu. Io mi sono dimenticato del mio migliore amico, chi ti dice che tu non possa aver fatto lo stesso?"
"semplice, lui non è il mio migliore amico. Mason lo è"
"ah è vero, hai ragione. Theo non era solo un amico o grande amico. Era colui che ti ha fatto dimenticare hayden. Lui non era il tuo stiles. Era La tua Allison. E per quanto mi riguarda, da quello che ho potuto notare quando tu e lui stavate insieme era che lui era legato a te un un modo a cui nessuno era legato." Buttò fuori questo tutto d'un colpo.
'wow' pensò liam, 'mi sono davvero dimenticato una persona così importante?'

Nel mentre che liam tentava di capire chi fosse theo raeken, quest'ultimo sperava e pregava di rivedere il suo viso, solo per dirgli quello che non aveva avuto il coraggio di dire tanto tempo prima.
Non era neanche dall'inizio delle vacanze dell'anno prima e theo raeken si era perdutamente innamorato di liam dumbar.
Non ha mai avuto il coraggio di dirgli che cercava di proteggerlo solo perché lo voleva al sicuro.
Theo prese un foglio e una penna e iniziò a scrivere le iniziali di quel nome che tanto adorava.
L'unica cosa che theo possedeva erano quel foglietto e la penna ed era felice, se così si può dire,  di utilizzarli per ricordare una persona. Non una qualsiasi, quella più importante di tutte.
"Liam dumbar, ti amo. Ti amo come nessuno ha mai amato una persona" e dopo averlo scritto pianse in una maniera sconsiderata.

Liam era solo.
Theo era solo.
Si sentivano soli perché separati.
Avevano tutto il mondo contro, ma nonostante quello continuavano a provare per far realizzare questo amore impossibile.

Mi salvi ogni giorno da me stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora