~17~

444 18 97
                                    

<<Benjamin!>> il signor Anderson piomba nella stanza di colpo, facendomi sussultare per lo spavento.

<<Svegliati diamine!>> continua ad urlare iniziando a  strattonare suo figlio.

Ben si sveglia di colpo e si alza in piedi tenendo la testa bassa, ancora sotto shock per la reazione allergica.

Con lo sguardo ancora rivolto verso il pavimento, si gira lentamente verso di me.

<<Signorina Jackson, mi dispiace per il trambusto nessuno si è preso la briga di informarmi della sua presenza>> cerca di giustificarsi tirando una pacca sulla spalla di Ben.

Continuo a guardarlo, sembra triste, e per quanto io cerchi di non ammetterlo sento un nodo allo stomaco.

<<Mi dispiace io non volevo dare fastidio, me ne vado subito, buona giornata>> farfuglio frettolosamente, dirigendomi verso la porta.

Afferro la maniglia, ma prima di andare via, mi giro incontrando due gemme verdi che mi supplicano di restare
<<Se hai bisogno, chiamami>> lo rassicuro, e lui sorride finalmente, mimando un "grazie" con le labbra.

Esco da casa Anderson e faccio qualche passo, per poi bloccarmi di colpo.
<<Ma cosa diavolo ho appena detto?>> domando ad alta voce a me stessa, mettendomi le mani sul volto e rientrando in casa frustrata.

Tutta colpa di Ben e lo stupido effetto che ha su di me.

Mi siedo sul divano, accendo la tv, inizio a frugare nella sezione thriller e per un attimo mi metto a pensare al fatto che senza volerlo, le mie difese si sono indebolite.

A quest'ora dovrei già essermi vendicata e invece cosa faccio, gli offro di chiamarmi?

Si, sto letteralmente impazzendo.

Il cellulare inizia a vibrare nella mia tasca e alzando gli occhi al cielo, lo afferro e rispondo.

<<Ben cosa vuoi?>> domando con voce distaccata
<<Ben?>> sposto il telefono dell'orecchio e guardo lo schermo dove in bianco compare la scritta "Jayden".
Mi sbatto una mano sulla faccia e riprendo la conversazione.

<<Fratellone!!>>esclamo non sapendo cosa dire
<<Sto venendo a prenderti>> mi maledico mentalmente per aver dimenticato ancora di avvisarlo
<<Veramente, sono a casa>> sussurro aspettando che inizi una predica sul tenerlo informato di continuo su cosa accade nella mia vita
<<Fammi indovinare, è stato il quaterback a riportarti a casa>> si prende gioco di lui e la tentazione di terminare la chiamata mi assale.

<<Ti ha detto che le nostre madri sono andate a fare shopping insieme?>>scoppia in una risata mentre lo dice
<<Cosa?>> urlo balzando in piedi
<<Già, e hanno organizzato una cena a casa Anderson>>continua mentre io cammino avanti e indietro davanti la tv.

Guardo di sfuggita l'orologio che segna le cinque e mezza.

<<L'allenamento!>> esclamo rischiando di scivolare
<<Prendi la borsa e vieni in macchina sono qui fuori>> per la prima volta, posso associare Jayden al tempismo perfetto.

<<Sbrigati sono in ritardo>> sospiro mentre allaccio la cintura
<<Non c'è di che sorellina>> sorride falsamente mettendo in moto.

<<Io non riesco veramente a capire che problemi ha quel ragazzo>> scuote la testa Jay mentre butta lo sguardo su Ben, che sta lanciando delle pietre sul muro del retro di casa sua.

Mi metto composta sul sedile e lo guardo meglio, se continua così finirà per sfondare tutto o slogarsi una clavicola.

Da Selena:
Stai bene?

Scusa,ma ti amo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora