Mi sveglio come al solito quando guardo la sveglia mi viene quasi un infarto, sono le otto e mezza e ho saltato la prima ora.
Corro come una forsennata e metto le prime cose che mi capitano in mano e scendo dalle scale con ancora lo spazzolino da denti in bocca.
《EMILY SIAMO IN RITARDO PERCHÉ SEI ANCORA IN PIGIAMA?》chiedo vedendola che prende i biscotti con una lentezza tale da vincere una medaglia mondiale per la sua lentezza e i praditi molto probabilmente stanno organizzando un attentato per eliminarla e riprendersi il titolo di essere più lento sulla faccia della terra e poi sarebbe toccato anche alle lumache, che triste fine.
《Devo dirtelo sei proprio una scema perché oggi è sabato=niente scuola》dice e io mi rilasso prendendomi per imbecille mentalmente.
《Ti ho trovato in centro psichiatrico di quanto sei pazza》dice sotto voce per non farsi sentire, ma io la sento eccome se la sento.
《Quindi sarei da ricovero?》dico incrociando le braccia al petto.
《Certo guardati ti sei messa la felpa al contrario e si vede il pigiama con gli unicorni credi che questo non sia da ricovero?》dice e inizio a guardarmi e io scoppio a ridere.
Ha ragione sembro da ricovero sul serio.
《Visto che alla fine ci arrivi?》dice e scoppia a ridere anche lei.
Vado da lei e l'abbraccio.
Senza di lei non so a che punto sarebbe la mia vita e oltretutto mio padre l'adorava.
Mio padre.... quanto mi manca.
Mi mancano i nostri momenti quanto facevamo a gara a chi mangiava più cheesecake perché era l'unica cosa che riusciva a fare.
Mi manca fare le passeggiate per il centro mano nella mano.
Mi mancano i suoi abbracci, i suoi sorrisi, le sue battute, il suo modo di essere, mi manca solamente lui.
Il primo uomo che io abbia mai amato nella mia vita.
《Al perché stai piangendo?》mi chiede Emily preoccupata.
《Niente non ti preoccupare》dico asciugandomi le lacrime sulle guance.
《Fermi tutti.... tu Allison Anderson la mia migliore amica da sempre che conosco da una vita, pensavo non avessi sentimenti è la prima volta che ti vedo piangere e la sensazione non è delle migliori 》dice stringendomi in un abbraccio.
《Stavi pensando a tuo padre?》mi chiede e io annuisco.
Solo lei mi capisce al volo.
《Sei la migliore amica che mi potesse capitare》dico e già posso immaginare la sua faccia stupita perché non gliel'ho mai detto in faccia.
《Idem》dice e ci liberiamo dall'abbraccio modalità stritolamento pt.1 .
《Cambiati sei ridicola e ora che ci sei vai a farti una doccia》dice e io salgo le scale per andare nella mia camera.
Sento una porta aprirsi e Aaron uscire.
I nostri sguardi si incrociano per un instante, ma io lo distolgo subito.
Entro in camera e noto di aver trattenuto il fiato quando l'ho visto.
Apro l'acqua e aspetto che la vasca si riempi.
Dopo un paio di minuti metto il bagnoschiuma e dopo essersi creata la schiuma mi spoglio dei miei vestiti ed entro dentro la vasca in sottofondo la canzone dei Muse- Madness e i muscoli iniziano a rilassarsi.
Dopo circa quarantacinque minuti esco dalla vasca e inizio ad asciugarmi e a vestirmi.
Indosso una felpa di mio padre e dei leggins neri.
Il suo profumo è rimasto impresso nella felpa che mi riempe le narici e un sorriso malinconico spunta sul mio viso.
Esco dalla mia camera e scendo giù per fare colazione, il mio stomaco reclama cibo.
Arrivo di sotto e vedo Emily sul divano concentrata sulla televisione e trovo Aaron in cucina.
Io non ci entro in cucina con quel coso.
"Allison allison allison... tra poco ti digerisci da sola se non mangi qualcosa quindi VAI IN CUCINA E SMETTILA DI PIAGNUCOLARE"
Stavolta do retta alla mia coscienza e mi faccio coraggio.
Oddio sembra che devo andare in guerra.
Ok calmati Allison.
Vado in cucina e lo trovo girato di spalle.
"Che la missione abbia inizio"
Cerco in tutti i modi possibili e immaginabili di raggiungere lo sportello, fallendo miseramente.
Io e le mensole non siamo compatibili e neanche con chi le ha montate fin la su.
Prendo la sedia facendo un rumore assordante pentendomene subito.
Avvicino la sedia al bancone della cucina e ci salgo di sopra.
Riesco finalmente a prendere i biscotti al cioccolato che sembrava mi chiamassero e soddisfatta scendo dalla sedia rimettendola a posto.
Ma dovete anche sapere che oltre ad avere un buco nero al posto dello stomaco, sono colpita da una malattia chiamata "sfiga cronica".
Metto il piede male e mi aspetto il colpo del mio sedere a terra, ma non avviene perché qualcuno mi prende per i fianchi e mi salva la vita.
"Soldato missione annullata. Ritirata. Ritirata.
Abbiamo perso un soldato"
Apro gli occhi e incrocio i suoi smeraldi ricoperti da un velo di mistero che mi hanno sempre affascinata.
MA COSA STO DICENDO??? RIPRENDITI IDIOTA.
Non ci diciamo niente e mi solleva per farmi alzare.
《Mi merito un grazie o un regalo》dico con voce così sexy.
NO NO NO NO NO HAI DETTO CHE LA SUA VOCE È SEXY??? UFFICIALE SEI ANDATA.
《Porco》è l'unica parola che esce dalla mia bocca.
Come può volere sempre qualcosa in cambio io non gli ho chiesto di aiutarmi.
Vado verso il bancone, ma non trovo i miei biscotti.
《AARON JAMES FREEMAN DAMMI I MIEI BISCOTTI》dico io arrabbiata come non mai.
Non prendere mai il mio cibo.
《Se li vuoi voglio un bacio》dice e io rifiutandomi inizio a inseguirlo.
《Sei troppo piccola per prendermi》dice e la mia rabbia sale di più.
Se l'è cercata.
Prendo la ricorsa e gli salto addosso trovandomi a cavalcioni su di lui.
《Mi piace questa posizione ho un ottima visuale》dice.
Che schifo.
《Dammi i miei biscotti》dico cercando di prenderli, ma lui fa di tutto per non darmeli.
Vedo che si irrigidisce e solo ora capisco che sono sopra il suo amichetto che comincia a svegliarsi.
《Sei un porco》dico schifata.
《Non posso farci niente se ti sei strusciata sul mio amichetto》dice.
《Dammi.i.biscotti》dico arrabbiata.
《E il bacio?》dice.
Non molla la presa e alla fine accetto.
Mi avvicino al suo viso molto lentamente e guardo le sue labbra così piene e carnose.
Mi sembra un peccato prenderlo in giro.
Guardo nei suoi occhi e vedo qualcosa di diverso, ma lo ignoro.
Siamo a poca distanza e gli sussurro:《Pensavo mi conoscessi》dico e prendo i biscotti dalle sue mani iniziando a scappare.
《Piccola manipolatrice》dice e sento i suoi passi dietro di me.
Soddisfatta da quello che ho fatto mi batto il cinque mentalmente, anche se ammetto che avrei voluto baciarlo.
Arrivo in salotto e mi sento prendere da dietro.
《Adesso non mi scappi》dice.
《Ragazzi la smettete di comportarvi come bambini?》dice Emily girandosi dalla nostra parte.
《Se avete finito fate solo un favore》dice Emily seria.
Quando fa così bisogna avere un po' di paura.
Aaron mi mette giù e si avvicina al mio orecchio per far sentire solo me.
《Me la paghi questa sia per avermi ingannato che per avermi fatto venire un'erezione mattutina tutto a causa del tuo corpicino che sbatterei in questo momento sul muro della cucina sentendo il tuo fiato affannato》dice e sale in camera.
Sento le guance andare a fuoco.
Sto arrossendo per le sue parole sporche.
Mi riprendo e mi siedo sulla poltrona a mangiare i miei biscotti in santa pace.SPAZIO AUTRICE:
Mi scuso per il ritardo per il semplice fatto che c'è stato capodanno e sto iniziando i compiti proprio adesso perché mi seccava farli così adesso sono costretta a chiudermi in camera per finirli prima che inizi la scuola.
Questo capitolo è la continuazione del capitolo successivo per scoprire i tanti segreti che ha la nostra Allison.
Un bacio😘P.s.= Buon anno nuovo a tutti e spero vi piaccia.
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Ho bisogno di te (#wattys2017)
Teen FictionAllison Anderson è una ragazza con un passato turbolento che ancora la accompagna, stronza e testarda che ama il disegno e la musica. Aaron Freeman ragazzo popolare anche lui tormentato dai suoi demoni che non lo lasciano in pace. Non riescono a par...