Capitolo 43 - Hai fame?

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I raggi del sole filtrarono dalle persiane, illuminando lievemente il viso dei due amanti, addormentati e stretti l'una tra le braccia dell'altro. Sui loro volti si diramava un sorriso sereno, spensierato, un'espressione che racchiudeva mille emozioni, custodite nel loro cuore. La prima a destarsi fu la bella Sophie, la quale giaceva sul petto del bruno, cullata dal suo respiro; si beò del suo calore e ne approfittò per accarezzargli l'addome, risalendo con assoluta calma verso il torace, bloccandosi nel percepire un piccolo anello freddo sotto ai propri polpastrelli. Spostò lentamente il lenzuolo che li copriva e, alzando la testa, notò quel particolare che le era sfuggito la sera precedente, probabilmente accecata dalla foga di amalgamarsi con l'uomo che amava. Sorridendo, iniziò a giocare con il piercing al capezzolo di Francesco, senza rendersi conto che quel continuo titillamento lo stava svegliando.

Finse di essere ancora addormentato per alcuni secondi, ma appena capì che la propria mano era posata sui glutei della sua donna iniziò a muovere le dite in una lieve carezza, facendola sussultare.
«La prima cosa che fai, appena ti svegli, è di tastarmi, anziché darmi il buongiorno?» lo ammonì benevolmente, dandogli un piccolo pizzicotto vicino al piercing, facendolo ridere.

«Senti chi parla, la ragazza che mi palpeggia mentre dormo; io almeno lo faccio quando sei sveglia!» Aprì le palpebre e si ritrovò inchiodato in quegli smeraldi verdi talmente luminosi che avrebbero potuto rischiarare un'intera stanza. Osservò il suo splendido sorriso a cui rispose di rimando, sentendo dentro sé un torpore che lo scaldava e lo rendeva felice come mai era stato. Poggiò le sue morbide labbra sulle sue, le quali si dischiusero immediatamente, dando il via a un bacio pieno d'amore.

Nel cuore di Sophie erano ancora vive le emozioni della notte appena passata; quanto inizialmente si fosse sentita esposta davanti ai suoi occhi scuri accecati dalla bramosia, come lui l'avesse rassicurata con i suoi sguardi e le sue carezze, come si fosse sentita invincibile quando i loro corpi erano diventati un tutt'uno, tanto da poter udire i loro cuori battere allo stesso ritmo.

L'amore riesce a darti un immenso potere se ricambiato, ti rende forte, imbattibile, importante per la persona che si ha davanti, e tutte queste sensazioni erano presenti dentro di lei, rendendola immensamente felice, come mai lo era stata.

Francesco era apparso come un uragano nella sua vita, distruggendo quelle che lei credeva fossero certezze, travolgendola con la sua forza inarrestabile, lasciandola con moltissimi dubbi da risolvere. Non si era accorta che quel ciclone non voleva distruggerla, bensì riempirle la vita con tutto l'amore che le era mancato; aveva paura a fidarsi ancora una volta di lui, dato che l'aveva già ferita in passato, eppure il suo cuore l'aveva sempre saputo che Francesco sarebbe stato un vortice pieno di colori, un arcobaleno che l'avrebbe illuminata e l'avrebbe fatta vivere davvero.

Lui, dal canto suo, non aveva nemmeno mai creduto che esistessero quei sentimenti; si era convinto che avrebbe vissuto in solitudine la sua esistenza, perché non avrebbe mai preso in giro nessuna donna, fingendo delle emozioni, solo per evitare di restare senza compagna di vita. Non pensava che avrebbe invece rivisto quella mora saccente, alle volte dolce e ingenua, la quale aveva lasciato andare per paura, proprio perché gli aveva fatto palpitare il cuore; incontrarla però gli aveva fatto capire quanto fosse stato stupido in passato, che forse c'era speranza di scoprire l'amore già allora, e lui ormai desiderava ardentemente viverlo con lei. La vita aveva donato loro una seconda possibilità ed entrambi, in modo diverso, avevano deciso di accoglierla, ringraziando il fato che aveva voluto intrecciare le loro strade, dandogli modo di scoprire la vera felicità.

Quel bacio si intensificò notevolmente, portando le carezze a tocchi più decisi e ricchi di bramosia, riempiendo la stanza con il suono dei loro respiri e dei loro ansiti. Francesco la tirò sopra di sé, lasciando che le loro intimità si incontrassero in un gioco di sfregamenti, il quale aizzò ogni loro desiderio. Sophie si posizionò sopra la sua erezione dura e rigida e, con un'abile pressione, la lasciò scivolare dentro di sé, già pronta ad accoglierla. Chiuse gli occhi e lasciò che la testa le ciondolasse sulle spalle, godendosi ogni spinta, la quale le dava un enorme senso di pienezza. Muoveva il bacino per andargli incontro, unendosi a lui maggiormente. Le mani di Francesco erano strette intorno ai suoi fianchi,mentre quelle di lei si saldarono a quei capelli bruni talmente morbidi da sembrare pura seta. Si amarono ancora, con più intensità della notte precedente, senza pensieri, lasciandosi travolgere da quel turbinio di emozioni che li investiva ogni volta che si ritrovavano insieme.

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