Qualche libro da leggere obbligatoriamente

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Questo è un breve elenco di qualche libro che reputo importante da leggere, scritto per una richiesta su un gruppo. Poi siccome mi piace leggermi, condivido :)

La domanda è: c'è un libro che reputate assolutamente da leggere?

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Scusate se sono prolisso, ma per la sfida di cosa reputo imprescindibile faccio uno sforzo e provo a ridurre memorie e impressioni a qualche titolo.
Escludo per questo gioco i classici che ho letto trent'anni fa citando al volo L'uomo che ride di Hugo, Il nostro comune amico di Dickens, La metamorfosi di Kafka, le Finzioni di Borges che tanto tutti conoscete già.

Per deformazione personale (mentre studiavo ho lavorato per diversi anni come localizzatore professionista) mi piacciono le parole, i concetti che nascondono e le idee che scatenano. Vi darò quindi qualche titolo, anche se so che non sono per tutti e non per tutte le stagioni, ma sono quelli che secondo me si dovrebbero leggere.

Reputo importante a livello del linguaggio la lettura de I fiori blu di Raymond Quineau, tradotto nel 1967 da Calvino: denso di giochi di parole e citazioni e livelli di lettura fa girar la testa e sorridere ad ogni passo. Scritto con un grande studio, parola per parola, sembra a leggersi una roba facile facile, anche nella grande traduzione in italiano. Calvino sull'impresa ha scritto che ha potuto compierla solo chiedendo su alcune idee e termini delucidazioni all'autore.

Reputo importante a livello di ragionamento Godel Escher Bach, un'eterna ghirlanda brillante di Douglas R. Hofstadter del 1979. Testo un po' tecnico, a tratti filosofico e altri scientifico, alterna capitoli di confronto fra le opere del matematico, del disegnatore e del musicista, a dialoghi fra Achille e la Tartaruga che applicano in modo assolutamente geniale le stesse regole descritte in matematica, disegno e musica allo scambio di battute dei dialoghi. E pensare che lo scopo è di delineare una possibile via all'intelligenza, alla coscienza, come una somma che risulta superiore al totale delle singole parti.

Reputo importante a livello storico La saga di Niccolò, otto libri magnificamente scritti dalla Signora del romanzo storico, la grande Dorothy Dunnett, che narra le vicende di un personaggio della seconda metà del 1400 che parte dalle Fiandre e va per il mondo noto a quell'epoca dall'Islanda a Genova, da Trebisonda a Timbuktu. La storia è intricata, ogni pagina va riletta per un secondo livello di lettura, spesso si torna indietro magari due pagine dopo o due capitoli dopo. Un intrattenimento completo, ti affonda in un mondo che sembra Fantasy, ma gran parte dei personaggi importanti sono storici e anche la maggior parte degli avvenimenti realmente accaduti in luoghi descritti con perizia e rigore.

Reputo importante come esercizio dell'immaginazione leggere il ciclo dell'Età dell'oro di John C Wright, del 2002 (l'ho letto nella sua lingua originale, tradotto in italiano molti anni dopo). La storia spinge agli estremi le possibilità dell'umanità che evolve fino a livelli assolutamente incredibili, dove alcuni diventano parte di una mente globale, altri con varianti fisiologiche che realizzano menti più intuitive o altre senza emozioni. La sequenza di immagini e di visioni alternative è travolgente e spaventosa, ma se si regge il ritmo arriva la soddisfazione di una lettura sorprendente perché ogni evoluzione della storia è sempre superiore al precedente sviluppo. Ambientata in tutto il sistema solare, dove venere è terraformata e giove trasformato in un piccolo sole, e gli uomini provano ad imbrigliare il sole. Sembrerebbe una scala di eventi iperbolici ma alla fine si realizza che sono tutti riconducibili in parallelo alle nostre stesse comuni relazioni e problematiche attuali, il singolo e il gruppo, la visione sociale, l'ambizione, la sopraffazione, la resurrezione.

Ma soprattutto reputo imprescindibile per l'epicità, la forza, il dolore e il dramma di una lotta quotidiana che renderebbe i personaggi degli eroi se si trattasse di un mito: Furore di John Steinbeck, racconto di una migrazione negli anni venti di una famiglia che scappa dalle terre riarse dell'Oklahoma al paradiso agognato della California, dove giunge dopo un percorso travagliato e dove però la vita non mantiene le promesse. E dove i drammi si sommano e i poveri rimangono sempre più poveri. La traduzione che ho letto era del 1940, pesantemente censurata dal regime fascista: nel 2013 è stata riproposta una versione integrale ritradotta che è fra i miei obiettivi di lettura.

Note dell'autoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora