Quanto è brutto innamorarsi in una situazione come questa?
Quanto è brutto innamorarsi con la consapevolezza che domani tutto potrebbe finire?
Quanto sono stato stupido a legarmi, ed innamorarmi, in piena guerra?Siamo soldati, vittime sacrificali, abbiamo scelto il corpo di ricerca di nostra volontà, o quasi.
Non odio la scelta di essere venuto qui, nonostante sia stata una minaccia.
Odio quello che ho perso, però. Ma probabilmente, se non avessi accettato la proposta di Erwin, io ed i miei amici saremmo semplicemente morti qualche tempo prima.
Dico siamo perché dal momento in cui sono morti loro, anche io sono morto.
Dentro e fuori.
Non pensavo che Eren avrebbe risvegliato quella lieve parte sentimentale del mio essere.
Non pensavo che avrebbe risvegliato i miei sentimenti, le mie emozioni.
Non pensavo che avrebbe risvegliato il terrore di morire un'ennesima volta.
Eren è un gigante, per giunta. È come se il suo destino fosse già segnato, da un certo punto di vista.
Eren dovrà morire, prima o poi, e questo mi logora.
Prima di ogni battaglia questa paura raddoppia. Non so mai se tornerà, se torneremo.
E nel caso in cui torniamo, passo la notte dolorante, pensando al giorno in cui trionferà la pace e me lo porteranno via, giustificandosi con uno stupido "È giusto che sia cosi."
Ma una sera, con Eren, abbiamo osato parlare del futuro.
Un futuro luminoso, e fatto solo di lunghe distese senza muri.
Scapperemo, credo.
Se alla fine di tutto, dovessimo tornare entrambi vivi, scapperemo lasciandoci tutto alle spalle.
Credo che sia l'unica soluzione che ci sia rimasta. Non permetterò a nessuno di portarmi via Eren.
Se un giorno si dovesse scegliere tra la sua vita e la mia, darei la mia, egoisticamente. Egoisticamente perché non intendo vivere senza di lui, non intendo sopravvivere senza la sua esistenza in questo mondo. Preferisco, nettamente, morire, consapevole però, che anche lui morirebbe di dolore a sua volta, rimanendo vivo.
La situazione è così dura e reale da creare sempre tensioni nella nostra relazione.
Ma allo stesso tempo c'è quell'assurdo bisogno di dolcezza, e necessità di amore, perché ormai non è rimasto altro.
In periodi di guerra come questi, nonostante sia considerato un suicidio, amare è essenziale. Riuscire a rintanarsi nelle braccia di qualcuno la notte, mentre gli incubi tentano di inghiottirti. Riuscire a rintanarsi nel piacere del sesso, praticato solo con la persona amata, che riesce a farti sentire vivo come non mai, nonostante tu sia sempre ad un passo dalla morte. Riuscire a rintanarsi nei baci e nelle carezze, donate con urgenza, qualche ora prima di una battaglia importante.
Riuscire a riabbracciarsi dopo una missione, stringersi così forte da far sfiorare i propri battiti, diventando una persona sola, con un cuore solo.
Riuscire a ritornare in quella camera da letto che vi ha visti complici, increduli, ancora una volta, di essere riusciti realmente a ritornare tutti interi, o quasi.
In quelle occasioni mi piace lasciarmi scivolare sul letto, sorridendo un poco. Sentire Eren stendersi al mio fianco e stringermi la mano, godendoci la bellezza dell'essere ancora vita, e ricominciare quel ciclo continuo: ancora, e ancora, e ancora.
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"Ciò che rimane" - [ERERI OS] -
Fanfic[ERERI OS] Dal testo: "Eren dovrà morire, prima o poi, e questo mi logora."