1 - FOGLIAME NEL VENTO

7.3K 213 68
                                    

Trovi Pride su Amazon!

Su Wattpad sono presenti solamente i primi due capitoli!
Buona lettura


Ares

Un fatto curioso su Amsterdam, uno di quelli che non trovi nelle guide turistiche - troppo impegnate a elencare i migliori coffee shop e proporre dozzinali tour tra le vie più rosse d'Europa - riguarda gli alberi. Sì, proprio gli alberi.

L'indice di verde visibile, infatti, è di circa il 20,6%; il che la colloca settima nella classifica mondiale delle città con più alberi al mondo.

Settima su duecentosei paesi esistenti. Una cifra impressionante.

Così come lo sono le varietà presenti: olmi, platani, pioppi, salici... e via dicendo.

Non so perché avessi trovato quel dato tanto interessante da immagazzinarlo nel mio cervello, né perché era tornato a vorticare nella mia mente come un moscerino fastidioso.

Forse era colpa della foglia stropicciata vicino alle mie scarpe. Una bellissima foglia dal colore giallo mandarino che stavo fissando, come fosse un misterioso oggetto alieno, da più di dieci minuti.

Non ero mai stato bravo in biologia e non ne capivo molto di flora, ma ero quasi certo si trattasse di un acero.

A ogni modo, non importava poi troppo che tipo di foglia fosse.

Era a terra, ormai, morta; piccoli ghirigori di ghiaccio abbracciavano la sua superficie.

Non aveva più nessun legame con le radici che l'avevano generata, era sola.

Mi sentivo così in quel momento: come una povera foglia caduta sul ciottolato di una città qualsiasi, calpestata da frettolosi passanti infreddoliti, spostata a piacere del gelido vento.

Istintivamente la presi e la misi nella tasca del giaccone. Non aveva alcun senso, ma speravo mi portasse fortuna durante la cena.

Era la vigilia di Natale e, come sempre, l'avrei passata con mio fratello Josh: fosse stato presente il diavolo in persona!

Il mio albero l'avevo perso in una maledetta notte di molti anni prima; Josh era la mia unica famiglia. Lui, Margaret e Harris.

Harris, beh, era pur sempre Harris! Non lo odiavo, non provavo per lui tutto il risentimento che sentiva mio fratello, io gli ero riconoscente. Mi aveva accolto e cresciuto non facendomi mancare niente, senza utilizzare un centesimo dei soldi dei miei genitori. Non lo consideravo come un padre, però; era rimasto lo zio austero di cui avevo memoria fin da piccolo.

Margaret, invece, era mia madre a tutti gli effetti.

Non solo aveva combattuto per la mia custodia, ma si era sempre fatta in quattro per me: cercando di farmi mangiare contro la mia volontà nei mesi successivi alla morte dei miei, abbracciandomi nei lunghi pianti notturni, afferrandomi per mano ogni maledetta volta che il mondo mi si era rivoltato contro.

Mi aveva cresciuto riversando in me tutto l'amore che provava per la sua migliore amica. Non mi aveva mai fatto sentire abbandonato e nemmeno Josh.

Per questo non ero come quella foglia.

Ero senza albero? Sì.

Ero infreddolito? Diamine! C'era solo 1° ed ero fermo sotto la pioggia!

Ero solo? No, non lo ero.

Avevo Josh che mi stava aspettando. Lui avrebbe fatto di tutto per me, già lo stava facendo, e io dovevo decidermi a suonare quel campanello!

La mia riluttanza nel farlo dipendeva dalla presenza di Elis, la donna che mi ero portato a letto fino a novembre. Avevo stupidamente dato per scontato che sarebbe tornata a Milano, invece era lì.

Pride  - About Austen's Lessons Series #2 (SU AMAZON)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora