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«Quindi che si fa con lei? A me non interessa farle da babysitter, chiariamoci. E a giudicare dal suo sguardo, non ci sopporta quanto non ci sopportiamo noi due.» Megan sente i due confabulare, o meglio, lamentarsi della situazione scomoda.
Seriamente dopo un'ora ancora non hanno capito che riesce a capire ogni singola frase?  Non sa nemmeno il perchè, dopo averla prelevata con la forza, l'abbiano portata in una classe vuota a tenerla d'occhio.
Ogni tanto le lanciano qualche sguardo di sfuggita, come a controllare che non si muova, le da altamente sui nervi quella situazione. A braccia conserte e accavallando le gambe slanciate siede su una sedia di fronte al banco dove è seduto Joo Heon, che la fissa morbosamente insieme all'altro non appena inizia ad attorcigliarsi una ciocca di capelli tra le dita.
A giudicare della visione angelica che può dare, in realtà la ragazza è alquanto stronza; infatti non perde l'occasione per dare dimostrazione delle sue capacità.

«Can you please let me free? I'm tired of you two dice con il suo accento inglese, la voce limpida e acuta stupisce i due ragazzi che rimangono senza parole.

«Mi rifiuto di rispon improvvisamente Megan batte fortissimo la mano sopra al banco, spaventando Joo Heon che non si aspettava tale reazione da una ragazza tanto riservata. Nam Joon rimane in silenzio, sudando freddo, che cosa deve fare? Infondo era piú faccenda di Joo Heon che sua. La ragazza con sguardo intimidatorio si alza in piedi, voltandosi verso il moro che osserva i suoi movimenti attentamente.
Appoggia una mano sul banco e con fare sensuale si avvicina piegandosi pericolosamente sul suo viso, i capelli le ricadono dolcemente in avanti mentre per poco non lo sfiora con la punta del naso. Joo Heon deglutisce rumorosamente, iniziando ad avere il battito accelerato, sente il caldo respiro di lei sulla pelle e impercettibilmente trema.
Che cosa le è preso?
È pazza?
Nessuno dei due ci ha capito piú nulla dopo aver visto tanta sfacciataggine in una volta sola, che forse ad una ragazza non si addice in presenza di due ragazzi.

«Quando ti parlo, mi devi innanzitutto ascoltare e una volta che ho finito rispondere. Poi, specie se ti pongo una domanda, vedi di obbedire honey, mh Joo Heon e Nam Joon hanno gli occhi piú di fuori che mai, cosa è appena successo?
LEI sa parlare la loro stessa lingua?
Quando Megan lascia il moro riprendersi da quella visione cosí celestiale quanto bestiale, fa la stessa identica cosa con Nam Joon.
Lui è seduto con una gamba sul banco poco piú distante da Heon, la ragazza gli si para davanti guardandolo maliziosamente, poi a passo straziante si fa sempre piú vicina lasciandolo quasi "con le spalle al muro".
Nam è paralizzato e l'unica cosa decente che riesce a fare è distogliere lo sguardo altrove sperando che cosí lo avrebbe lasciato in pace, ma quel che non sapeva di lei è che non avrebbe smesso fino a che si fosse divertita a vederli soffrire con cosí poco.
Poi un brivido sulla schiena lo percorre velocissimo, gli aveva appena sussurrato nell'orecchio con voce profonda un “Did you understand what I said before right? Oppa, let me free~” creando dei piccoli e lenti circoli con l'unghia sulla coscia.
Si alza di scatto, divenendo un peperone, cerca di contenere l'imbarazzo portandosi il dorso della mano sulla bocca.
Cosa aveva seriamente quella ragazza che non andava? La guarda incrociare le mani dietro il corpo ciondolandosi un po', riesce a percepire chiaro e tondo quanto si stia divertendo a prendersi gioco di loro due e della loro virilità, o meglio di lui, di Joo Heon non gli interessava poi molto.
Cercava in se stesso risposte come Perchè una ragazza cosí, è dannatamente disinvolta con queste cose?”
Essere lasciata libera è quello che veramente vuole? Bene, lui l'avrebbe accontentata, continuandosi a ripete che non fosse comunque problema suo.

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