Sto cadendo nell'oblio, non ci credo. Chissà, cosa potrà mai esserci di sotto? In questo momento, però, non riesco a pensare lucido, l'unica cosa che riesco a pensare è AAAAAAAAAH!!!!!
Ad un certo punto cerco di pensare lucido e, cavolo, sono sei minuti che sto cadendo, ma quanto cavolo è profondo?! È solo l'appartamento di un palazzo!!
Pensavo queste cose quando BOOM! Cado su qualcosa di duro e freddo, sbatto la testa e svengo.
Mi sveglio quando qualcuno mi butta addosso dell'acqua, anzi no, è slime verde e viscido.
- ma che cavolo?! Come ti viene in mente di fare una cosa del genere?!
La persona in questione era un ragazzo, aveva più o meno un anno in più di me, capelli neri sistemati in un ciuffo, occhi verdi, e beh, bellissimo. Ma non glielo dirò, e poi, sono troppo arrabbiata, mi ha ricoperta di slime.
- scusa, stavo solo cercando di svegliarti! -
- mi spieghi dove siamo?! - quel luogo sembrava il luogo dei miei sogni, un parco divertimenti vuoto, solo per me.
- vorrei chiedertelo io! Prima non c'era questo parco divertimenti qua, c'era solo una spiaggia con sabbia bianca e mare azzurro, perfetto per surfare -
- e io cosa ne so, mentre ero svenuta stavo pensando al posto in cui vorrei essere in questo momento, ma non credo che c'entri qualcosa - detto questo mi alzo e dato che sono in un luna park "privato" vado a cercare dell'acqua per togliermi di dosso questo slime. Wow! Questo posto è fantastico!
- ehy guarda, una giostra ad acqua! -
- vuoi fare un giro sulle giostre in mezzo al nulla? -
- no,l'idiota.L'acqua mi serve per lavarmi-
Mezz'ora dopo, credo, io e Dylan stiamo camminando VERAMENTE in mezzo al nulla. Tra di noi c'è un silenzio strano, tombale, così mi metto a pensare ai cavoli miei, tipo quando con la classe stavo in palestra e mentre giocavamo Thomas mi ha tirato una pallonata nello stomaco, stavamo giovando a calcio e a me mi avevano messo in porta. Neanche a pensarlo, e ci trovammo in un posto che assomigliava troppo alla palestra della mia scuola.
- ehm...dove siamo? -
- credo...nella palestra della mia scuola -
Ad un certo punto dal nulla apparvero degli uomini con la pelle grigia e crepata, con gli occhi completamente neri. Erano troppi inquietanti e per me non andava bene, perché io sono asmatica e non posso spaventarmi. Una volta che apparvero tutti, erano diciassette, si girarono e non appena ci videro sorrisero e si diressero verso di noi. OK, stava per venirmi un infarto!!! Io rimasi lì paralizzata, mentre Dylan continuava a scuotermi per un braccio e a gridarmi che dovevamo andare via assolutamente. Ormai stavo andando in iperventilazione e le mie gambe sembravano fatte di gelatina, e Dylan sembrava aver capito come stavo, perché mi coricò sulla sua spalla e corse via, nel frattempo gli uomini continuavano a venire verso di noi e io scoppiai in lacrime, bagnando la maglietta di quel ragazzo. Trovai un palazzo abbandonato e apparentemente vuoto e lo indicati a Dylan che subito ci entrò, quando fummo la dentro cercò un nascondiglio e mise giù. Io mi sistema con le fronte appoggiata sulle ginocchia e continuai a piangere.
- hey, cosa c'è? - mi chiese lui dolcemente.
- quei mostri perseguitano i miei incubi da quando avevo cinque anni, e possono fare cose che nemmeno immagini -
- ah, mi dispiace, molto. Ma...come ti chiami? -
- Cora, mi chiamo Cora -
- bel nome, vuol dire " cuore"-
- lo so, ecco perché non mi piace - dissi senza guardarlo in faccia. Stava per parlare quando sentimmo un colpo di pistola e tutti e due ci accasciammo a terra.
STAI LEGGENDO
Door of the mysteries
FantasyUna ragazza che vive a New York, che ha solo amici falsi ma anche una migliore amica, un giorno si imbatterà nel misterioso passato del palazzo in cui vive...