Il piano di sopra

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CHAPTER 2

Avevo appena finito di sistemare le mie cose, mi stesi sul letto supina cercando un po' di tranquillità ma il telefono squillò.

"Avevi detto che mi avresti richiamato e sono passate due ore" disse Gregor scocciato.

"Hai ragione perdonami, me ne sono completamente dimenticata" risposi alzando gli occhi al cielo.

"Allora, hai sistemato tutto?" mi chiese.

"Sì ho appena finito, sono esausta" risposi sbadigliando.



"Alexis, preparati, fra un'ora dobbiamo uscire" la voce squillante di Violet si sentii in tutta la camera e probabilmente in tutta l'università.



"Esci sta sera?" mi chiese sorpreso Gregor.

"No, ma la mia compagna di stanza è convinta del contrario"

"Non ti smentisci mai Alex, esci, una serata di divertimento non ostacolerà i tuoi studi" disse sbuffando.

Non ho mai amato uscire la sera, soprattutto con il freddo arido di Londra.

"No Greg, non ti intromettere"



Violet mi prese il telefono.

"Scusami Gregor, ma ora Alex si deve preparare per sta sera."

Mi alzai di scatto dal letto e arricciai il naso.

"Sai che è maleducazione prendere le cose degli altri senza il loro permesso?" dissi con tono scocciato.

Violet fece spallucce e si diresse verso l'armadio stra colmo di vestiti.

"Quale preferisci?" mi chiese indicandomi un vestito nero corto con una scollatura a V non troppo profonda e un abito rosso sgargiante che lasciava scoperta tutta la schiena e le spalle.

"Credo che quello nero sia meno volgare" dissi con un sorrisetto forzato.

"Perfetto, credo che ti starà benissimo." Mi gettò il vestito sul letto e ritornó in bagno.

Rimasi immobile a pensare a quanto fosse frivola per poi prendere il vestito e osservarlo meglio.

Tutto sommato non era poi così male, infatti, decisi di provarmelo.

Una luce fortissima mi accecò, Violet mi aveva appena scattato una foto, cominciò a saltellare e corse da me col cellulare in mano.

"Guarda come ti sta bene, sta sera verrai così, è deciso."

Mi arresi di fronte alla sua insistenza, andai in bagno e mi spazzolai i capelli, mi depilai velocemente le gambe cercando di non tagliarmi e infine mi truccai.

Feci uno smookie eyes con dei colori caldi che facevano risaltare il verde dei miei occhi, misi un filo di blush e infine un gloss trasparente.

Uscii dal bagno e vidi Violet con un paio di scarpe con un tacco vertiginoso in mano.

"Verrò alla tua stupida festa, ma quelle mi rifiuto categoricamente di metterle, non soffrirò per una serata di cui secondo me non vale nemmeno la pena."

Aprii il mio armadio e presi un paio di stivaletti con un tacco di massimo 5 cm e mi sedetti sul letto.

"Marcus passerà a prenderci fra poco."

Mandai un messaggio a mia madre avvertendola che stava andando tutto bene e poco dopo qualcuno bussò alla porta.

Andai ad aprire io poiché Violet stava finendo di truccarsi.

Una giornata piovosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora