Un nuovo inizio

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Orami ho perso il conto di quando ho iniziato a drogarmi.
La mia droga non era l' MDMA,ne cocaina , o qualsiasi altra sostanza stupefacente; mi drogavo di adrenalina e quella era la più difficile dipendenza da cui smettere.
Con gli anni avevo capito che al contrario di come la gente pensa l' adrenalina é insita in ogni cosa devi solo essere bravo a coglierla e lo ero diventata. Le bugie erano il mio pane quotidiano e vivevo mille vite ogni volta che ne avevo voglia,
bastava solo mettere in moto la mia fantasia e di colpo diventavo  ciò che volevo essere, ciò che gli altri volevano che fossi.
Ieri ero Matilde, oggi Genevieve, domani probabilmente sarò qualcun altro.
Nessuna della donna  che ero negli anni  sarebbe ritornata.
A volte delle circostanze  mi portavano a esserlo ad impersonare loro ma solo per brevi,piccoli istanti poi facevo in modo di farle sparire,di sparire.

Avevo raggiunto da una settimana Livingstone, cittadina del Montana con circa 8000 abitanti, non faceva per me, lì ero solo di passaggio, per una volta sarei
stata per una settimana intera Lidià, la turista poco curiosa.
Anche in quella circostanza, dove nessuno stava inseguendomi, facendomi pressioni avevo scelto l' adrenalina, piuttosto che essere me stessa raccontavo ancora un altra bugia.

Un tempo,non so quando avevo chiesto aiuto ad un terapeuta, in Canada, avevo trovato un posto a Vancouver,mi piaceva quella città e forse fu questo a spingermi a chiedere aiuto.
Ricordo che nel esatto momento in cui lui mi chiese il mio nome ci fu un attimo di esitazione, non mi era mai capitato ero sempre pronta, ma spinta ancora una volta dalla mia droga mentii e dissi di essere Manda non problemi di autostima:
"sono cresciuta con mia sorella ma lei era più bella,più intelligente più tutto e mi sono portata questo fino ad oggi"
"la mamma mi diceva che ero grassa, ma non era colpa mia perché avevo le ossa grandi.."
Tornai in quello studio per altre 3 volte,poi nemmeno li dove avevo creduto di poter essere me ci riuscii e andai via.

Quella mattina era passata in una concessionaria, presumibilmente l' unica, avevo preso una vecchio pick-up per girare nella cittadina liberamente, mi ero fermata già Bob's Outdoor  e avevo preso qualche shirt con due paia di jeans, semplici e pratici e li avevo anche indossati. Il mio aspetto era ok nulla di eccezionale, quello con cui avrei dovuto fare i conti prima o poi era la mia faccia: occhi verdi con chiazze marroni, sguardo ipnotico per alcuni, banali per me.
I capelli rispetto all ultima tappa erano più scuri e più lunghi avevano un aspetto sano, rinvigorito proprio al contrario di me.
Risalì  in macchina e decisi di fermarmi in una qualsiasi tavola calda potesse offrirmi un sano pasto da mettere sotto i denti. Google mi segnalava Jerry's.
Mi fermai senza pretese.

< Salve signorina> mi disse un signore sulla sessantina
<Cosa posso portarle?>
Non diedi nemmeno un occhiata al menù sapevo quello che avevo intenzione di mangiare.
<Salve, un franch toast con chips,birra alla spina media, grazie!>
Lanciai un mezzo sorriso tirato al grazie
<Straniera?>
Corrucciai la fonte è senza giri di parole dissi  <Si>
<Oh che piacevole sorpresa, da dove viene?>
"Da dove viene? Cosa la porta qui? Quanto rimane? Come ti chiami?quanti anni? hai cosa fai nella vita?"
Tutte domande che già mi erano state fatta innumerevoli volte tutte con risposte diverse.
Chi sarei stata ora?!
< Sono  Lidià e vengo dal Canada> poi un trillo di qualche campanello mi salvó dal resto del interrogatorio.
<Arriva subito il tuo ordine Cara>.

Mangiai in un silenzio religioso, mi accorsi che non c'era molta gente eppure era un orario di punta,forse avevo solo scelto il luogo  meno in!
Mi alzai per andare a saldare il conto quando per la fretta, che per abitudine avevo,mi scontrai con un ragazzo.
<Cazzo sta attenta!>
<Oooook> gridai e indietreggiai
<Joe attento a come parli è una turista, le fai scappare tutte> intervenne il signore che mi aveva servita
<non importa> risposi <oggi  siete fortunati non scappo>.
Lasciai un paio di banconote sul tavolo e andai via.
Ritornai nella camera di motel che avevo trovato il giorno prima, era pulito e questo era sufficiente.
Non c'era nulla che potessi fare per ingannare il tempo, così L indomani mi concessi una giornata alla spa, Stay Golden Sun spa, un altro grazie a Google per il suggerimento.
Feci un trattamento esfoliante al viso e rilassante al corpo.
Conobbi Lizzy e mi intrattenni con lei <Lidià sei così simpatica, perché stasera non raggiungi me e i miei amici al BOb's?>
Mi aveva appena detto che ero simpatica?! Avevo si e no risposto a tutte le domande che mi aveva fatto, ero stata gentile sì, simpatica no.
<Ti ringrazio ma rimango ancora altri pochi giorni e Prima che inizi a lavorare vorrei concedermi un altro po di riposo>
<Dai Lidià sarà divertente non è come pensi sarà tranquillo un paio di birre e siamo fuori, cosa vuoi che faccia?>
E lì colsi L opportunità, il richiamo:mi stava chiedendo implicitamente di essere ciò che lei poteva desiderare,un amica, di sicuro.
<ok mi hai convinta> sorrisi
<siii! Ma poi che lavoro fai? Perché hai bisogno di riposo?>
<Sono una esort! Shhhh> lanciai la notizia a mezza voce e lei  con i suoi occhi scuri mi guardò scioccata.
<Lizzy stavo solo scherzando,in realtà sono una scrittrice e dovrò scrivere un libro in uscita per il prossimo anno quindi sarà sicuramente super impegnativo per me>
< oddio no! Ci avevo creduto. Sai in fondo stavo per chiederti dei consigli...
Hai visto, sei moltooo simpatica L avevo detto. Ma il tuo vero lavoro mi piace di più>.
Vero lavoro...
Escort lo ero stata per una sera ma non faceva per me, scrittrice mai,
sarei stata eccellente anche stavolta.
<Sei famosa allora?>
Un tempo si , ma io ero L anonimato, avevo faticato tanto per ritornare ad essere donne semplici.
Avevo iniziato con lusso e sfarzo ma questo non mi garantiva L impopolarità di cui avevo bisogno.
< Non sono famosa, scrivo recensioni sui miei viaggi>
Questa andava bene.
<Bello! Immagino tu sia una di quelle fashion travel di oggi con profili Instagram pienissimi di follower, sai ti invidio un po'>
<Sei fuori strada, non ho social attivi, e si è bello, ma detto tra noi anche un po' stancante, vorrei almeno per una volta poter tornare a casa mia>
Forse quella era la prima cosa vera che dicevo ma L ora dopo di sicuro avrei scoperto di no.
Alcune volte mi capitava di dire  o fare cose che pensavo potessero essere me, poi invece scoprivo erano solo il frutto del personaggio che mi ero creato.
<Lizzy vado a prepararmi per la serata, riprendiamo stasera>
<Certo ora ti scrivo L indirizzo e mi raccomando non metteee niente di sexy da farmi sentire meno>
Sorrisi e ritornai in motel.
Quella sera Lidià la scrittrice non poteva fallire ,non L avevo mai fatto,
Avevo bisogno di preparazione e concentrazione poi sarei entrata in scena.

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⏰ Last updated: Jan 17, 2018 ⏰

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