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Sakura sorseggiò un bicchierino di sakè, inumidendosi le labbra. Stava carezzando la schiena di un Kakashi esausto, assonnato e con due occhi stanchi.
La ragazza era altrettanto spossata, era tornata il giorno prima da una lunga missione ed era subito tornata in ospedale, non vedeva l'ora di poter distendere le gambe sotto il calore del kotatsu e parlare un po' con Kakashi.
Ormai era da un anno che convivevano, e da tre che stavano assieme. Alla fine della guerra, quando il mondo aveva cominciato a riprendersi, Kakashi una volta la aveva invitata a mangiare qualcosa insieme. Avevano continuato con queste cene intime, a volte prendendo a portar via e mangiando nello studio dell'Hokage, mentre lei lo aiutava con i documenti. E poi Sakura lo aveva baciato e tutto era cominciato da lì.
Non era stato facilissimo inizialmente, soprattutto a causa di Sasuke, che per Kakashi restava la più grande incognita. Ma Sakura dopo qualche frecciatina gelosa e commenti leggermente mirati, aveva ceduto e gli aveva rivelato che Sasuke fosse innamorato di Naruto e i due stessero assieme. Kakashi malgrado tutto, aveva avuto bisogno di qualche giorno per riprendersi dalla notizia, che effettivamente era piuttosto ovvia.
-Sapevo che essere Hokage sarebbe stata dura, ma non trovo più un momento per leggere Icha Icha paradise.
Sakura lo guardò con sufficienza – dovrei risentirmi?
Quello ridacchiò, alzando il viso, abbassandosi la maschera e baciandola – stavo scherzando.
Lei poggiò la fronte contro la sua – sei stanco? – domandò cauta – vuoi andare a dormire?
Avvertì le sue dita sfiorarle il fianco e stringerlo – non così stanco – mormorò, scendendo a baciarle il collo.
-SAKURA-CHANNNN!
Kakashi si arrestò, un'ombra di profondo fastidio attraversò la sua espressione, poi sfoderò nuovamente il suo sorriso amichevole – di nuovo Naruto.
Sakura era altrettanto seccata, ma come ogni altra volta, non poteva non preoccuparsi quando sentiva quell'idiota alla sua porta.
-Vedo che cosa vuole, lo mando a casa e continuiamo.
Kakashi fece un cenno d'assenso, sapendo benissimo che non sarebbe andata così.
La ragazza aprì la porta, trovandosi un dobe imbronciato e con uno zigomo ammaccato. La sera fuori era fredda e Sakura rabbrividì.
-Sakura-chan, non è che potresti ospitarmi stanotte? Sasuke mi ha di nuovo cacciato di casa.
-Che cos'hai combinato stavolta?
-Io? Niente! Stavamo per fare sesso, e mi sono reso conto di non avere i preservativi, e lo sai com'è Sasuke, rompe sempre un sacco su queste cose. E allora ho evocato un rospo perché me li andasse a comprare, e Sasuke che era lì nudo si è incazzato come una iena e mi ha sbattuto fuori.
Sakura si passò una mano sul viso – Kiba? – provò ad azzardare.
-Kiba è con Hinata – tacque, e abbassò il viso – scusami, non fa niente se sei impegnata, mi dispiace per il disturbo. Me ne andrò da Ichiraku, solo, fino alla chiusura, poi dormirò fuori – disse, mettendo quell'espressione da cucciolo abbandonato a cui Sakura non sapeva resistere.
-Va bene, puoi dormire da noi. Ma che non diventi un'abitudine.
Naruto sfoderò un sorriso a trentadue denti – grazie Sakura-chan! C'è anche Kakashi-sensei? Non stavate mica facendo le porcellate – commentò divertito, entrando.
Kakashi si era spostato sull'ingresso ed era poggiato contro il muro. Rivolse per un attimo un'occhiata omicida al suo ex-allievo, poi sospirò – il ninja più imprevedibile bussa alla nostra porta anche stanotte. Cos'hai combinato stavolta?
Naruto andò a sedersi nel kotatsu, rabbrividendo di piacere per quel calore – non ho fatto nulla sensei, davvero. Sasuke è isterico.
-Questo un po' è vero.
-Naruto si fermerà qui stanotte – esordì Sakura, guardandolo con espressione dispiaciuta.
Il suo fidanzato le lanciò uno sguardo leggermente imbronciato, che poco si addiceva all'Hokage, poi stabilì di andare a dormire.*
Kakashi si stava strofinando gli occhi – d'accordo, contatterò io il Raikage – annuì stanco.
Era esausto e non vedeva l'ora di tornare a casa.
In quel momento la porta dell'ufficio si aprì, lasciando entrare Sakura. Indossava sopra il suo abito rosso un camice aperto, i capelli erano tirati indietro da una fascetta ed era più radiosa del solito, ma forse lo pensava semplicemente perché non riuscivano ad avere un momento per loro due da quasi due settimane. Il rombo verde sopra i suoi occhi poi le dava quel tocco di classe che Kakashi adorava.
-Sakura – la salutò, sorridendo anch'egli a vederla.
Yamato si congedò, salutando con affetto la giovane dottoressa. Ormai Sakura era una donna a tutti gli effetti, ed era diventata splendida, non da un punto di vista meramente fisico, ma proprio per quell'aura di tranquillità e sicurezza che la avvolgeva.
-Scusa se sono passata all'improvviso. Oggi a che ora pensi che finirai? – domandò, con un che di nervoso nello sguardo.
Kakashi rifletté – non dovrei finire tardi – e le prese le dita, sfiorandole appena – mi aspetti a casa? – domandò suadente.
-A dire il vero è proprio di questo che volevo parlarti – iniziò, accennando un sorriso tirato – le altre mi hanno invitato a una cena fuori, e credo faremo tardi. Ecco, so che è da un po' che non riusciamo a stare noi due da soli.
-A fare l'amore, intendi.
Poté almeno godersi la vista di quegli zigomi che diventavano rossi – uhm, esatto. Io posso declinare, mi rendo conto che – lui la interruppe, passandosi una mano fra i capelli.
-Non ti preoccupare, ne approfitterò per fare del lavoro extra, così domani tornerò un pochino prima.
-Domani ho il turno di notte – rispose, grattandosi la nuca.
Kakashi sospirò – dopodomani?
Annuì e si sporse a baciarlo sulla cicatrice. Era un gesto che le piaceva fare, non sapeva bene il motivo, ma le sembrava sempre che quella cicatrice avesse bisogno di essere sfiorata da un bacio.
Lo sguardo di lui si era addolcito – divertiti stasera.
-Se Naruto e Sasuke non mi rovineranno anche l'uscita con le amiche, lo farò.
-Tu li vizi troppo, Sakura. Sono due uomini adulti, devono smetterla di aggrapparsi alla tua gonna ogni volta che litigano o hanno un problema. Non sono capaci di comunicare come tutti gli altri esseri umani?
Le venne da ridere. Sasuke e Naruto non riuscivano quasi mai a risolvere una lite senza rivolgersi a lei. La usavano come tramite, proprio come bimbi dell'asilo, e a lei toccava l'ingrato compito ogni volta di andare dall'infuriato di turno a placarlo, e a riferirgli le parole dell'altro.
Davvero ha detto questo?
Finiva sempre così e i due facevano pace. Naruto le veniva a chiedere aiuto più spudoratamente, Sasuke invece era più sottile e subdolo, aspettava che fosse lei a chiedergli che cosa non andasse.
-Mi piace essergli utile. Ne hanno passate tante, non c'è da sorprendersi che siano così baka da non riuscire neppure a risolvere un litigio senza una terza persona.
L'Hokage era sinceramente grato che Naruto e Sasuke fossero diventati una coppia, eliminando i due più grandi rischi per la sua relazione, ed era anche felice per loro, ma non gli sarebbe dispiaciuto essere anteposto per una volta a quei due. Ma il legame che univa Sakura a quei due era un aspetto di lei che amava, quindi avrebbe sopportato.
Sakura gli sfiorò uno zigomo – ti prometto che mi farò perdonare dopodomani – gli sussurrò.
-Ci conto, Sakura.
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Immature
Fanfiction"A causa degli impegni, Sakura e Kakashi non hanno mai un attimo di tempo per loro e, come se non bastasse, gli ex compagni di team della ragazza si mettono sempre in mezzo alla coppia con i loro drammi. Kakashi è al limite della sopportazione". Kak...