Sam Pov.'s
Aprì gli occhi al suono di quella maledetta macchina rovina sonno squillante,ovvero la sveglia.
-Che due maledette palle!-dissi nel vago tentativo di riaddormentarmi,in quanto non un cavolo di voglia di andare a scuola.
Ovviamente,però, la voce stridula di mia madre mi richiama dal piano di sotto per dire che la colazione era in tavola.
Sbuffando,mi alzai svogliatamente dal letto,scendendo le scale e diretta in cucina dove mi aspettavano del latte caldo con dei biscotti,tipo le gocciole.
Guardai mia sorella minore Sasha che,come al solito,mi fa le linguacce. Ridacchio al suo comportamento così poco insolito,ricordandomi che ero anch'io così da piccola.
Finita la colazione,sparecchiai,andai in bagno. Incominciai a prepararmi scegliendo di mettermi dei jeans azzurri strappati al ginocchio con risvolti no (quello è immancabile) e una maglietta a maniche corte nera.
Misi le mie vans sempre nere,presi lo zaino,il telefono,le cuffiette.
Montai in sella alla mia adoratissima bici,ovvero la mia thunder e via,verso quella surrogato di prigione chiamata scuola.
Amavo il vento che mi accarezzava i miei ricci capelli castani scuro,mi faceva provare libertà e tranquillità.
Dal lato sinistro della strada intravisi una esile figura maschile,rivelandosi il mio migliore amico,William Denbrough,chiamato da tutti Bill,chiamato da me Billy.
-C-ciao S-s-sammy!-.
-Ehilà Billy!-risposi.
Billy soffriva di balbuzia,per questo lo prendono sempre in giro e chiamato da Bowers,il bullo della scuola,perdente.Come me. Come tutti noi perdenti ovvero:Richard Tozier,chiamato Richie o pervertito per vie delle sue battutine pervertite e squallide,preso in giro in quanto nerd dei videogiochi;Edward Kaspbrack,chiamato Eddie o germofobico,preso in giro per la paura ossessiva per i germi e infine Stanley Uris,chiamato Stan o ebreo.
Comunque,dopo esserci salutati,pedalammo insieme verso la nostra meta.
Arrivati,salutammo anche gli altri e aspettamo che le porte si aprissero, vist l'anticipo.
Chiaccherammo del più e del meno fino a ricordarmi di una cosa:ma è l'ultimo giorno di scuola!!.
-Yuppyy,è l'ultimo giorno di scuola!-esultai.
-Finalmente,credevamo che non ci saresti mai arrivata-disse con sarcasmo Richie.
-Ah.Ah.Molto.Divertente.-
-Non sono io quello caduto dalle nuvole-disse poi ridacchiando e io in risposta gli feci la linguaccia.
Intanto le porte si aprirono:ultimo giorno di inferno.🎈🎈🎈🎈🎈🎈🎈🎈🎈🎈
Angolo autrice,
Zalve care disperate che leggono questa storia... No dai sto scherzando,spero vi piaccia questo capitolo e... Niente,aggiornerò al più presto lo prometto✌.
Baci la vostra Ann.
🎈
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The losers'club-bill denbrough
Teen FictionLa descrizione al momento non è disponibile