il mondo l'ho creato io,ogni sua creatura e nata dal mio grembo e si nutre dal mio seno,sono madre di ogni cosa eppure mi sento cosi vuota, cos'è questo dolore?perchè piango...?i figli miei trovano conforto nel calore fra di loro, quel forte sentimento che unisce i miei figli l'amore, che li porta a unirsi e generare altra vita, li chiamano ''figli'' quando ne nasce uno è festa, forse voglio questo voglio avere una creatura che non e generata dal mio immenso potere, ma dal mio amore...forse è questo si lo è. Fu cosi pressa da quella forte sensazione che ormai viveva in lei da anni,anche se non e scaturito subito il pensiero o meglio il desiderio più profondo, in un occasione in qui guardava alle pendici dei regni degli uomini incuriosita dalle macchine e il frastuono delle grandi città di pietra, ma tutto d'un tratto notò una scena che la scosse degli uomini che portavano in barelle una povera donna affetta chi sa da quale malattia la Dea sentiva da lontano il cuore della donna che man' mano diminuiva sempre di più..stava morendo, la Dea accorse dinanzi la donna che riusci a vederla in fin di vita e con quel poco di voce che gli era rimasto disse Donna: << vi prego somma Dea... salvate la vita a mio figlio se io devo morire lo accetto ma salvate mio figlio! io so che lei può >> La Dea si senti pervasa dalle lacrime,grandi gocce si posarono sulle sue guance, rimasse affianco alla donna fin' la casa del medico della città, che cerco in tutti i modi di salvare la donna ma lei morì poco prima che suo figlio vedesse la luce,la Dea senti in corpo suo tutto il dolore della donna poi,guardo il viso dell bimbo che disperato piangeva cercando la sua mamma il medico e gli uomini che avevano accorso abbassarono i loro copricapi e in segno di lutto e rispetto chiusero gli occhi per la donna ormai defunta, Dinanzi quella scena la Dea si resse conto di quale bellezza aveva visto ma anche del dolore che può essere vedere qualcuno morire dinanzi i suoi occhi, ben che sapesse che sua sorella manovrasse la morte è sapeva che senza morte non ve' vita,torno a casa triste e non si smosse dalla sua mente il volto e le parole di quella donna,fu in quel momento che desiderava provare amore avere un figlio. La Dea divorata dalla sua ossessione scese in terra,posò dolcemente le sue carni al suolo, si appollaio completamente al grano maturo dei vasti campi su quelle collinette, che viste da lontano sembravano oro mosse dal vento, le spighe di grano odoravano di quel dolce odore che tutti i contadini ricordano dono del duro lavoro e della fatica impiegata per quel meraviglioso risultato.Rimase a osservarlo per un po, dopo di che la Dea si alzo si mosse fra quelle grandi spighe che ne affascinarono gli occhi, si mosse delicatamente come il vento che passava sul campo era soave e luminosa quanto il sole i suoi lunghi capelli quasi si mischiavano con il paesaggio una visione cosi angelica da togliere il fiato ,si allontano da quel meraviglioso panorama e scese più a vale verso il regno che possedeva quei grandi campi,a vale non c'era molto poche piante qui è li, qualche albero, e pochi segni di lavoro umano come; attrezzi utensili, qualche bestia legate a dei palli conficcati nella terra,e in fine notò un grosso macigno, si avvicino alla grande pietra e la toccò dolcemente, quasi accarezzandola come fosse viva, batte con forza sulla pietra con le sue mani sfregiandole più volte, tinse con il suo sangue la pietra e l'erba che era attorno a essa, gridava dal dolore e lasciava cadere sulla pietra le sue lacrime, che iniziavano a scavarvi dentro un viso e un corpo, mentre il sangue diede vita alla roccia ma non bastava.Raccolse uno dei pezzi di pietra che si erano staccati durante l'erodersi della pietra,pian piano apri un varco sul petto da qui estrasse le membra che le appartenevano per donarle alla creatura che stava creando,dal dolore non riusciva quasi più nemmeno a gridare mosse a fatica le mani per chiudere il petto della creatura,per poi cadere a terra priva di sensi.Il sangue si mescolo con le lacrime , l'aria e la terra, con tutto il creato la terra tremò e la Dea morì,la creatura si alzo, era viva!Respirava.Sentiva tutte le sensazioni pervaderlo:la vista , l'olfatto,l'udito,il tatto, tutto in un istante , vide la donna a terra morente,dolcemente si avvicino e le presse la mano sentendo il calore man mano svanire , la creatura parlò L'antico:<< Signora! signora vi prego resista! datemi tempo, cercherò aiuto!>> non vi fu risposta,ma ciò nonostante la presse in spalla e si alzo in piedi e corse via con la donna in braccio, sentiva muoversi dentro di lui angoscia e dolore, era nato per essere una creatura priva di odio piena solo di un amore che forse era troppo per lui.Fatto sta che cercò qualcuno per aiutare la donna, corse per molto tempo finché non trovò un piccolo villaggio.
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L'antico
FantasyTra le foreste più antiche e inesplorate,le terre degli uomini,occupate da grandi città che si muovo sulla terra e in cielo, i grandi castelli sotto e sopra il mare, le razze che vivono in un clima i guerra-pace fra loro, tutto è silenzioso su quest...