Sguardi

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Nel villaggio la creatura cercò aiuto,bussò alle porte trascinando con sé il corpo della donna senza vita, e non appena aprivano le porte, c'era chi lo scacciava con urla,e chi gli lanciava oggetti come tazze, libri, argenteria e qualsiasi altra cosa trovassero sotto mano, e la creatura non poteva fare altro che scappare,fuggendo di vicolo in vicolo, da stradina a stradina, e presto si ritrovò inseguito da vari contadini con fiaccole e forconi; corse più veloce che poté, spaccando casse e spintonando i carretti. Il respiro gli mancava e le forze lo stavano abbandonando, riuscì a correre fin fuori la città, dove cadde su una pila di sassi e rotolò fino a valle; La creatura scoppiò in lacrime e si strinse in posizione fetale,ma si rese presto conto che non poteva lasciarsi andare,così iniziò a scavare una buca, poggió dolcemente il corpo della donna all'interno di essa e la ricoprì con la terra, poi afferrò un grosso masso nei paraggi e lo posizionó poco davanti la tomba, spargendo nei dintorni fiori e semi che c'erano in giro, abbassò il capo lasciando scorrere un paio di lacrime per la donna. Dopo un po' si spostò attraversando la boscaglia per proseguire,gli alberi erano fitti e tutto sembrava scuro, facendo quasi paura, sibili e fruscii sovrastavano il bosco, le molteplici l radici si contorcevano e legavano fra loro e le piante sparse davano un'idea di soffocante, tutto intorno sembrava così vasto, e fiori di vari colori dipingevano ogni angolo della foresta, e occasionalmente, sul suo cammino, la creatura trovava piccoli animali come lepri, papere, porcospini e volpi, tutti lo osservavano e sembravano impauriti, ma la creatura gentilmente passava cercando di non spaventarli, camminò per vari metri lasciandosi alle spalle il piccolo villaggio e la povera donna, eppure, la natura che lo distraeva gli sembrava così bella, così tranquilla... si sentì sovrastato dalla pace, tanto che si distese a terra per riposare, socchiuse gli occhi e cadde in silenzio, la foresta si ammutolì,ed un tremendo eco incomprensibile ne sovrasto l'essere; delle lunghe ombre nere avvolsero gli alberi le creature fuggivano spaventate mentre la creatura dormiva e sonicchiava, mentre dalle ombre affioró una sagoma, una donna dalla pelle bianca pallida, gli occhi tanto vuoti che sembravano fatti di vetro le labbra che sembravano così rigide e fredde; portava una veste nera e logora che le copriva il corpo,aveva sulla schiena una struttura ossea che formava delle bellissime ali adornate da un velo blu notte con varie sfumature azzurre e grigie, ricolmo di milioni di costellazioni celesti, mentre teneva in mano uno scettro argentato con diademi blu; poggió i suoi piedi nudi a terra e osservò la creatura, lasciò soffiare un soffice vento sul viso della creatura e con un forte eco ed una voce fredda disse: <<Svegliati.>> La creatura sobbalzó dalla paura, la voce fu così forte e il freddo così tremendo che lo svegliarono,alzò le braccia coprendosi il volto,la donna rise ed accarezzó le braccia della creatura dicendo

<<Non avere paura, non voglio farti male>>

La creatura sgranò gli occhi e osservò la donna davanti a lui

<<Sono qui per darti un dono>>

Poco dopo gli lasciò un bacio sulla parte più alta della testa della creatura, il viso si crepò e formò una bocca, la creatura poteva esprimersi a parole

<<Ora puoi parlare...ed avrai bisogno di un nome...e il tuo nome è IO.>>

La creatura perplessa rispose:

<<perchè IO?Poi tu chi sei?...perchè mi hai fatto questo..non capisco>>

La donna si alzò, e guardò la creatura

<<Sono la morte, e ti ho regalato il dono della parola, in modo che tu,IO, possa trovare te stesso, e magari trovare anche l'affetto, perchè qui in terra non ci sono solo creature cattive e c'è chi sarà disposto ad amarti, e a darti una mano..ma questa è la prima e ultima volta che ci vedremo, non posso trasgredire alle leggi. Sappi però sarò vicino a te, anche se non potrai vedermi. Non temere.>>

E la donna scomparve, lasciando solo una scia di fiori azzurri, la creatura si girò per cercarla

<< E-eh? la morte? dove sei?...non capisco! io non capisco!>> IO rinunciò a gridare al vuoto, si sollevò e aprì un varco nella boscaglia proseguendo il suo viaggio, stavolta con un dono, e tante domande che gli ronzavano in testa, non capiva cosa la donna gli stesse dicendo, non ancora almeno, ed era determinato a capire, perciò camminò a passo svelto mentre avanti a lui il sole lentamente sorgereva, lasciando che il nuovo giorno irradiasse la strada

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⏰ Last updated: Jan 23, 2018 ⏰

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