Capitolo 22

2.5K 96 3
                                    


Capitolo 22: Aiuto inaspettato

Harry aprì gli occhi solo dopo mezza notte, Draco era ancora sveglio e stava scrivendo una lettera, così gli chiese con un filo di voce: «Draco, cosa fai?» cercò di mettersi seduto, ma il dolore lo lasciò senza fiato e restò disteso tra le coperte. Draco si voltò a guardarlo sorridendo mestamente: «Scrivo una lettera a Sirius, lo sto informando che sei entrato nel torneo Tremaghi e che quella persona ha fatto la sua mossa... anche se è tutto molto criptato, non vorrei che venisse intercettata da quella persona, almeno non lo devi fare tu più tardi» Harry sorrise e gli disse dolcemente: «Grazie Draco, sei un Angelo...» il ragazzo arrossì imbarazzato e gli si avvicinò porgendogli le pozioni che Severus aveva portato dicendogli: «Bevile subito. Avrei dovuto svegliarti, ma non ne ho avuto la forza...» il ragazzo dagli occhi di giada sorrise nuovamente: «Grazie Draco...» prendendolo per il polso lo fece avvicinare un po' di più gli diede un bacio delicato per poi dirgli: «Appena finisci vieni a letto...» il ragazzo biondo sorrise divertito: «Certo chiudo la lettera e vengo» in un attimo Draco chiuse la lettera e si mise sotto le coperte accoccolandosi vicino a lui, pochi minuti entrambi si addormentarono. Quando si svegliarono, erano le dieci passate, ma essendo domenica mattina se lo potevano permettere, Harry nonostante le pozioni prese era ancora un po' provato, ma cercava di non darlo a vedere, anche se si muoveva più lentamente del solito per evitare che delle fitte di dolore lo prendessero alla sprovvista. Scesi in sala comune ebbero una piccola sorpresa, infatti, nella sala erano presenti alcuni Grifondoro che parlavano con Pansy e Blaise. Harry chiese: «Che succede?» la sua voce stanca li fece voltare tutti verso di loro. Hermione disse: «Harry, ho parlato con loro e se possiamo, vogliamo esserti d'aiuto per il torneo, gli ho detto che ti hanno buttato dentro ad esso e sono tutti d'accordo con me...» un lieve sorriso comparve sul suo volto e poi disse: «Grazie Hermione...» Fred sorridendo disse: «Harry... io, George e Lee cercheremmo di capire cosa succederà nella prima prova, e ti daremmo una mano per passare alla fase successiva» Harry osservò attentamente Fred, ma poi gli sorrise tranquillamente: «Grazie ... è un'ottima idea, non credo che gli altri giocheranno pulito Fleur Delacour me l'ha fatto capire ieri notte...» George disse allora: «Allora giocheremmo sporco anche noi» Harry si accomodò su un divanetto poco distante sospirando rilassato mentre degli spasmi involontari gli percorrevano i muscoli del corpo, si aveva esagerato sul serio la notte precedente, doveva controllarsi o la prossima volta non se la sarebbe cavata con così poco.

Quel giorno per riprendersi decise di restare in dormitorio in modo da potersi riposare tranquillamente, solo verso ora di pranzo iniziò a sentire fame, aveva notato che nemmeno Draco aveva toccato cibo e la cosa lo preoccupava così gli chiese: «Draco, non hai fatto colazione sicuro di stare bene?» il ragazzo biondo mestamente disse: «Dovrei chiederlo io a te, non ti sei ancora ripreso dallo scoppio di magia della sera scorsa. L'ho notato fai fatica a muoverti, vado a chiedere a Severus dell'altra pozione ricostituente» fece per alzarsi, ma Harry lo prese per il braccio e lo tirò sopra di sé dicendogli: «Draco, calmati. È vero ho esagerato ero incazzato nero, ma sono stanco. Prima mio zio tenta di uccidermi quando sono un neonato, non contento ci ha riprovato quando ha tentato di prendere la pietra filosofale e poi ci ha riprovato l'ennesima volta nella camera dei segreti e quest'anno lo rivedrò alla fine del torneo perché questo è il suo piano, vuole tornare in forza e gli serve il mio sangue, ma non lo otterrà perché ho intenzione di usare il sangue di un animale, ma sono ancora indeciso su quale...» quella rivelazione sorprese Draco che posò la testa sulla sua spalla tremando chiamandolo debolmente: «Harry...» il ragazzo dagli occhi di giada gli disse ancora: «Andrà tutto bene in fin dei conti sono un Fallen Archangel non mi può fare del male. Sono immortale, solo io decido quando è giunto il momento di cambiare involucro corporeo e mi scelgo un nuovo corpo, dove rinascere. Questa volta ho fatto la scelta giusta e ho trovato anche la parte mancante della mia anima...» posò una mano sulla schiena del ragazzo e iniziò a muoverla disegnando dei piccoli cerchi che riuscirono a calmarlo. Poco dopo gli chiese: «Stai meglio adesso?» Draco miagolò soddisfatto prima di rispondere: «Nh... un po'...» in quel momento Severus varcò la soglia portando con sé altre due fialette di pozione ricostituente. Si sorprese a vedere i Grifondoro nella tana delle serpi, ma non disse niente: «Buon giorno Harry» il ragazzo rispose giovialmente: «Buon giorno Professore...» sorrise all'uomo, intanto Draco si era disteso appoggiando la testa sulle sue gambe, non voleva pesare troppo sopra di lui e chiese: «Buon giorno Sev'. Hai portato altra pozione per Harry?» il pozionista sorrise e rispose: «Certo Draco, non vorremmo che il nostro Lucifero soffra ancora per il dolore che sente su tutto il corpo» un sorriso comparve sul volto dei due, nessuno dei Grifondoro aveva mai visto il sorriso sul volto del professore di Pozioni e la cosa li sorprese non poco. Alcuni minuti dopo Harry chiamò Dobby: «Dobby!» l'elfo comparve subito nella stanza con un flebile pop dicendo con un inchino: «Harry Potter, signore, cosa può fare Dobby per te?» il ragazzo sorrise e rispose: «Dobby, ci porteresti qualcosa da mangiare qua? Abbiamo bisogno di un po' di tranquillità per parlare» l'elfo rispose felice: «Dobby torna subito Harry Potter, signore» l'elfo sparì e tornò solo mezz'ora dopo con tanti vassoi di cibo quanti riuscisse a portarne. Harry disse allora: «Grazie Dobby...» poi si rivolse a Draco: «Draco potresti andare in camera e prendere nel mio baule una scatola grigia con fiocco rosso?» incuriosito il ragazzo chiese: «A cosa ti serve?» Harry rispose: «Vedrai...» poi si rivolse all'elfo: «Dobby puoi aspettare un attimo qui vero?» l'elfo rispose: «Certamente Harry Potter, signore...» Draco sparì al piano di sopra e tornò con la scatola pochi minuti dopo dicendo: «Eccomi qua...» si mise seduto di nuovo vicino a Harry e si prese un bacio che il ragazzo non gli negò. Il ragazzo biondo chiese ancora: «Cosa ci devi fare con la scatola?» Harry prese la scatola dalle mani di Draco e se la mise sulle gambe dicendo: «Mi sono fatto arrivare delle cose, credo che... Dobby, avvicinati e alza il coperchio della scatola...» sorrise all'elfo che rispose: «Harry Potter, signore, io...» Harry disse allora: «Tranquillo Dobby, credo che ti divertirai moltissimo» l'elfo gli si avvicinò e aprì il coperchio trovandoci dentro diversi gomitoli di lana e cotone colorati con tantissimi altri oggettini da attaccare hai vestiti. L'elfo disse sorpreso: «Harry Potter signore, Dobby è sorpreso, Dobby non se lo aspettava...» il ragazzo dagli occhi di giada rispose: «Ho visto i vestiti che ti sei creato e ho pensato che ti saresti divertito moltissimo» l'elfo tenendo la scatola in mano disse: «Grazie, Harry Potter signore...» detto questo l'elfo sparì con un profondo inchino. Harry ridacchiò divertito per poi dire: «Dovevo ringraziarlo per avermi avvisato al secondo anno del tiro mancino dello zietto...»

Il pomeriggio passò tranquillamente non si era aspettato che Hermione, Fred, George, Lee, Neville, Colin e Dennis venissero accettati dai Serpeverde, ma si era sbagliato. In quelle ore che rimasero in sala comune i Grifondoro, si presero il compito di scoprire cosa fosse la prima prova, cercare in biblioteca qualche incantesimo di livello superiore che aiutasse Harry, ma soprattutto durante le lezioni e fuori di tenere sotto controllo il sostituto di Moody.    

Il nuovo LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora