Non giudicate il libro dalla copertina, io non lo faccio. Un bravo lettore non lo fa. Con ciò vorrei invitarvi a non giudicare il resto di questo libro dal prologo. Ringrazio in anticipo tutti coloro che hanno speso del tempo per leggere la mia storia. Premetto che non sono una scrittrice ma sono semplicemente affascinata dalle parole e da ciò che riescono a suscitare. Buona lettura.
Ps. Ho lasciato il link di un video in copertina. È la melodia malinconica che mi ha aiutato a sviluppare il prologo. Mi farebbe piacere se leggeste queste righe con questa meravigliosa composizione di sottofondo. ♥Il vento soffiava forte quella notte, il cielo era livido, ricoperto da nuvole grigie e la luna era quasi scomparsa tra di esse.
Era tutto così bizzarro: degli enormi e colorati gusci di ferro erano appostati ai lati della strada e delle luci brillavano all'interno delle abitazioni. La donna assunse subito un atteggiamento guardingo. Anche gli umani conoscevano la magia? Il villaggio, o regno, era illuminato da una soffusa luce lunare che sfocava i contorni degli oggetti circostanti, conferendogli un bagliore argenteo del tutto innaturale.
Bizzarro, esatto. Il disturbante silenzio che alleggiava nell'aria faceva a pugni con il caos di pensieri nella sua testa. Il dolce ricordo del padre che descriveva il mondo umano come un grandissimo impero futuristico riaffiorò nella sua mente, non avrebbe mai potuto immaginare che lo avrebbe osservato con i suoi stessi occhi. Né che sarebbe stata l'ultima cosa che lei avrebbe fatto. Trattenne il respiro, soffocando un urlo con la mano. Stava perdendo troppo sangue ma non doveva, non poteva mollare adesso. Stava morendo, mancava poco e lei lo sapeva bene; al solo pensiero aumentò la stretta sul corpicino che teneva in braccio.
La neonata era avvolta in una morbida coperta di lana color crema, ricamata appositamente per lei; era così bella e pura che la donna temé di non riuscire a fare quello per cui era stata costretta ad oltrepassare il varco.
Scosse la testa, stordita, sopraffatta da ciò che era accaduto e che stava accadendo in così poco tempo.
L'amore della sua vita era morto per mano del suo stesso fratello ed il suo mondo era stato ribaltato nel giro di qualche ora. Tutto per sete di potere, nulla di più.
Una sete crudele che aveva frantumato ogni cosa senza un valido motivo.
Un uragano di emozioni le infuriava dentro mentre attraversava il sentiero che l'avrebbe condotta precisamente a destinazione. Asciugò il viso segnato dal pianto con la manica del vestito leggero quando finalmente riuscì a vederla.
Era perfetta. La casa, come tutto il vicinato, era illuminata da luci poste lungo tutta la strada principale. Nel portico c'era uno strano oggetto metallico su cui erano appesi diversi maglioni scuri, qualche gonna floreale e due paia di calze verdi e grigie; Il giardino era cosparso di fiori colorati, al centro si trovava una minuscola cuccia in legno lucido, probabilmente comprata da poco.
Tutto intorno aveva un buonissimo odore di normalità. Guardò la piccola, addormentata tra le sue braccia, e sorrise. Aveva diritto ad una vita felice, spensierata, priva di pericoli e per garantirle ciò non restava altra scelta. Si avvicinò tacitamente alla villetta fino a raggiungere il portone principale, le decorazioni dorate gli davano un'aria quasi regale.
Con le guance umide di lacrime strinse la bambina forte a sé per un tempo che sembrava infinito, la fasciò per bene nel suo trapuntino e la adagiò delicatamente. «Comille naa tanya tel'raa» le sussurrò dandole un bacio sulla tempia. «Mia piccola Ninive.» Rimase ad osservarla in silenzio, con gli occhi colmi di amore, mentre la piccina apriva pigramente gli occhioni chiari e sbadigliava.
Bussò freneticamente alla porta finché una luce all'interno non si accese, poi la donna si lasciò cadere indietro e raggiunse la pace, diventando tutt'uno con la notte.
Spazio autrice: Non capirete molto da questo capitolo, ne sono consapevole, ma vi prometto che presto saprete molto di più. Spero vivamente di riuscire ad aggiornare una/due volte a settimana. L'ultima cosa che la donna sussurra alla piccola Ninive significa letteralmente "hai il cuore di un leone", non vi dico altro. u.u Premetto che non sono una scrittrice, né un'esperta, questo è il mio primo libro e qualsiasi commento e/o critica costruttiva sarà più che gradito e mi aiuterà a migliorare. Ah, e lasciate una stellina, conta molto per me. :3
La storia verrà scritta giorno per girno, quindi aspettatevi di tutto muhahah. Un grossissimo abbraccio e tanti baci. :D
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La Regina degli Elfi (Wattys 2018)
FantasyNinive, aspirante artista diciassettenne, conduce una vita normale: vive a Woodville, nell'Oregon, ha un'amica del cuore, una famiglia affettuosa e ottimi voti a scuola. Quello che, però, gli altri ignorano è che Nive è perseguitata da un enorme sen...